Societa’/De Benoist

I demoni del bene. Dal nuovo ordine morale all’ideologia del genere – Alain de Benoist – Controcorrente (2015)

Il problema e’ che oggi, nel clima compassionevole alimentato nell’impero del Bene, tutti vogliono essere vittime, termine che partecipa anch’esso della stessa confusione mistificatrice, dello stesso garbuglio interclassista (e’ piu’ alla moda essere una «vittima» che essere un proletario o un lavoratore sfruttato dal proprio datore di lavoro) […] Vittima diventa il vero eroe del nostro tempo.
Lo statuto di vittima e’ d’altronde eminentemente redditizio. Essere vittima, essere stato una vittima, essere parente o discendente di vittime da’ diritto prima al riconoscimento e alla considerazione, poi alla compensazione o alla riparazione.
A questo riguardo, il divieto, punito penalmente, di ogni giudizio di valore sfavorevole agli ebrei, ha visibilmente destato invidie in coloro che, aspirando a uno statuto di «prediletti della sventura» vorrebbero beneficiare di una sorta di immunita’ permanente di fronte alle critiche.
Il posto accordato alle vittime nel sistema giudiziario tende ugualmente a trasformare il processo penale in vendetta. Non si tratta piu’ di giudicare un atto, un crimine o un delitto, tenuto conto delle circostanze attenuanti o aggravanti che lo hanno caratterizzato, ma di rendere giustizia al dolore delle vittime, le quali beninteso trovano sempre che le pene pronunciate non sono all’altezza delle sofferenze patite.
L’atto di giustizia, di conseguenza, non mira piu’ tanto a punire un colpevole, quanto a rafforzare lo statuto morale della vittima […]
Lo strumento privilegiato della spirale vittimistica e’ il «dovere di memoria». La memoria si inserisce su uno sfondo di oblio, perche’ si puo’ ricordare solo selezionando cio’ che non deve essere dimenticato (un tale dovere non avrebbe alcun senso se ci si ricordasse di tutto). La memoria e’ dunque eminentemente selettiva. Rientrando nell’ambito del ricordo o della testimonianza, e sussidiariamente dell’intento strumentalizzante, essa e’ anche eminentemente soggettiva e in cio’ contraddice la storia che esige, al contrario, l’approccio oggettivo.

Info:
https://www.ilfoglio.it/articoli/2014/01/22/news/i-banali-demoni-del-bene-51782/
https://www.barbadillo.it/38725-libri-i-demoni-del-bene-di-de-benoist-critica-al-pensiero-unico-e-al-gender/

https://ilmangiacarte.wordpress.com/2021/05/20/demoni-del-bene/
https://ilpensierostorico.com/de-benoist-demoni-del-bene/