[In Europa] se si esamina la differenza tra i fondi pubblici ricevuti (per esempio come fondi regionali d’investimento) e i contributi versati sul bilancio dell’Unione europea, si osserva che paesi come la Polonia, l’Ungheria, la Repubblica Ceca o la Slovacchia hanno ricevuto, tra il 2010 e il 2018, trasferimenti pubblici netti compresi tra il 2 e il 4% del loro PIL.
Il problema e’ che i flussi privati in uscita sotto forma di profitti, dividendi e altri redditi da proprieta’, sono stati due volte piu’ elevati nel corso del medesimo periodo: tra il 4 e l’8% del loro PIL.
A Est del continente si fa notare non senza ragione che gli investitori occidentali (tedeschi e francesi in particolare) si sono serviti dei nuovi Stati membri come di un margine di manovra a buon mercato in virtu’ del quale hanno realizzato immensi profitti, condannando i paesi stessi a una subalternita’ economica permanente.
Dal canto loro, Germania e Francia preferiscono tacere sui flussi privati in uscita: li si preferisce vedere come la naturale controparte degli investimenti realizzati, e si privilegia il fatto di guardare unicamente i flussi pubblici in entrata
Info:
http://www.lanavediteseo.eu/item/una-breve-storia-delluguaglianza/
https://www.criticaletteraria.org/2021/11/thomas-piketty-una-breve-storia-dell-uguaglianza.html
https://www.doppiozero.com/materiali/thomas-piketty-la-storia-maestra-di-uguaglianza
https://www.repubblica.it/cultura/2021/11/17/news/l_anticipazione_cosi_il_clima_cambiera_la_nostra_vita-326752782/