Geoeconomia/Parsi

Titanic. Naufragio o cambio di rotta per l’ordine liberale – Vittorio Emanuele Parsi – il Mulino (2022)

L’ordine internazionale liberale, come il Titanic, non era e non e’ un vascello inaffondabile ed e’ stato dirottato dall’imperizia di chi ne e’ al comando […] verso una rotta diversa e molto piu’ pericolosa di quella progettata, sulla quale si staglia inquietante un iceberg che presenta quattro facce, tutte diversamente minacciose, nessuna delle quali puo’ essere sottovalutata:
a) la prima e’ rappresentata da un fenomeno consueto e ricorrente in politica internazionale, ovvero una nuova distribuzione della potenza nel sistema associata alla divergenza delle rispettive politiche, che modifica le relazioni tra USA, Russia e Cina, mentre sullo sfondo si stagliano la fragilita’ e la debolezza dell’Europa;
b) la seconda e’ offerta [dalla] polverizzazione e privatizzazione della minaccia, che consente a gruppi terroristici piu’ o meno organizzati e ramificati di mettere in campo capacita’ distruttive considerevoli e altamente destabilizzanti […] che rischia letteralmente di travolgerci;
c) la terza e’ invece qualcosa del tutto inedito e consiste nella contestazione dello stesso ordine internazionale liberale, nei suoi principi e nelle sue istituzioni, da parte della superpotenza che ne e’ stata e ne resta la maggiore beneficiaria, cioe’ gli Stati Uniti […]
d) la quarta, infine, e’ la deriva delle democrazie occidentali che sembrano incapaci di mantenere la propria rotta, strette tra i mentori di un populismo identitario e sovranista e i cantori dell’oligarchia apolide e tecnocratica: due visioni opposte, che mitizzano o negano il ruolo del popolo, mentre quest’ultimo sembra ormai essere semplicemente scomparso dall’orizzonte politico, economico e culturale delle democrazie liberali evolute.

Info:
https://www.pandorarivista.it/articoli/titanic-naufragio-ordine-liberale-parsi/
https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/05/14/titanic-il-sistema-liberale-di-fronte-a-una-scelta-combattere-le-disuguaglianze-o-fallire-il-nuovo-libro-di-vittorio-emanuele-parsi/6590356/
https://www.idiavoli.com/it/article/titanic-naufragio-occidente-ordine-liberale
https://www.marxismo-oggi.it/recensioni/libri/253-stato-mercato-e-democrazia-note-a-margine-di-titanic-il-naufragio-dell-ordine-liberale
https://www.letture.org/titanic-il-naufragio-dell-ordine-liberale-vittorio-emanuele-parsi
https://www.arcipelagomilano.org/archives/51270

Europa/Balibar

Etienne Balibar – Crisi e fine dell’Europa? – Bollati Boringhieri (2016)

Come si puo’ governare, in modo civile (per non dire civilizzato), lo stato di eccezione permanente in cui le frontiere che abbiamo ereditato dal passato, o aggiunto noi stessi, vengono continuamente fortificate e militarizzate, ma sono destinate a cedere?
Bisogna ripetere quello che e’ in gioco nei fatti: degli uomini «di troppo» e il loro «diritto di avere dei diritti», che e’ imprescrittibile, e non va a detrimento di coloro che i diritti li hanno gia’, ma si pone accanto a loro e tra di loro.
Nessuno puo’ sostenere che una governance del genere sia facile, ma quel che e’ certo e’ che non puo’ basarsi su discriminazioni ormai obsolete (migranti e rifugiati) o su equiparazioni criminali (rifugiati e terroristi) che alimentano i fantasmi razzisti, incoraggiano la violenza e disorganizzano le politiche di sorveglianza di cui gli Stati hanno bisogno per proteggere veramente i loro cittadini […]
Parte della soluzione e’ a portata di mano.
Il minimo sarebbe: 1) la dichiarazione ufficiale, da parte della Commissione europea, di uno «stato di emergenza umanitaria» su tutto il territorio di sua competenza, e 2) l’impegno vincolante, da parte dei Paesi membri dell’Unione europea, a trattare i rifugiati con dignita’ ed equita’ nella misura delle loro capacita’, oggettivamente calcolabili.
E’ indubbio che le conseguenze di questo minimo sarebbero potenzialmente considerevoli: rivalutazione dei poteri dell’istanza comunitaria, istituzione di norme umanitarie con pari forza di quelle di bilancio o commerciali, mobilitazione di risorse per una politica di assistenza e di integrazione (di cui si dovrebbe controllare democraticamente l’impiego), programmi educativi concertati contro il razzismo.

Info:
https://www.lindiceonline.com/osservatorio/economia-e-politica/balibar-crisi-europa-ordoliberale/
https://www.illibraio.it/libri/etienne-balibar-crisi-e-fine-delleuropa-9788833928449/
https://left.it/2019/04/13/balibar-leuropa-va-rifondata-aprendo-i-confini/