Nick Srniceck, Alex Williams – Inventare il futuro. Per un mondo senza lavoro – Produzioni Nero (2018)
Un reddito base serio e responsabile dovra’ quindi articolarsi in almeno tre fattori: deve fornire una quantita’ sufficiente di reddito per permettere la sopravvivenza; deve essere universale ossia disponibile a tutti e senza discriminazioni; e deve essere supplementare al welfare, non rimpiazzarlo[…]
[Il] vero significato del reddito base e’ da trovarsi in quattro ingredienti chiave e tra loro correlati.
Il primo punto da enfatizzare e’ che il reddito base universale e’ una richiesta di trasformazione politica, non solo economica. […] [Esso] risiede nel modo in cui inverte l’asimmetria di potere che esiste tra lavoro e Capitale […] fornendo al proletariato un mezzo di sussistenza senza che questo implichi la dipendenza da un’occupazione retribuita: i lavoratori, in altre parole, avrebbero l’opzione di scegliere se accettare o meno un impiego […] Il reddito base universale dissolve insomma gli aspetti coercitivi del lavoro salariato, riduce la mercificazione del lavoro, ed e’ in questo modo che trasforma la relazione politica tra lavoro e Capitale […]
La seconda caratteristica del reddito base universale e’ che puo’ trasformare precarieta’ e disoccupazione da condizioni di insicurezza a stati di flessibilita’ volontaria. Viene spesso dimenticato che la prima spinta a un lavoro piu’ flessibile arrivo’ dai lavoratori stessi, che in questo modo speravano di demolire l’opprimente rigidita’ del tradizionale lavoro di stampo fordista […]
Com’e’ noto, il Capitale e’ riuscito a impadronirsi del desiderio di una maggiore flessibilita’ dei lavoratori per trasformarlo in una nuova forma di sfruttamento: oggi il lavoro flessibile equivale non a liberta’, ma a precarieta’ e insicurezza.
Ecco, il reddito base universale risponde esattamente alla generalizzata condizione di precarieta’ per trasformarla da stato di sofferenza in occasione di liberta’ […]
La terza caratteristica del reddito base e’ che questo obbliga a ripensare il valore attribuito a diversi tipi di lavoro. Liberi dall’accettazione supina di qualsiasi impiego venga loro sottoposto, i lavoratori potranno semplicemente rifiutare le occupazioni che pagano troppo poco, che richiedano troppo lavoro, che offrono pochi sussidi, o che sono umilianti o degradanti […] Il risultato sarebbe che lavori pericolosi, noiosi o poco attraenti sarebbero molto ben pagati, mentre quelli piu’ gratificanti, tonificanti e allettanti sarebbero pagati meno. In altre parole, la misura del valore del lavoro sarebbe la sua natura, e non semplicemente la sua capacita’ di produrre profitto […]
Infine il reddito di base e’, fondamentalmente, una proposta femminista. Un reddito reddito base universale ignorerebbe completamente la divisione del lavoro per linee di genere e si lascerebbe cosi’ alle spalle molti dei pregiudizi che infestano il welfare tradizionale.
Info:
https://www.anobii.com/books/Inventare_il_futuro/9788880560098/01b82e055beaceae9c
http://www.exasilofilangieri.it/presentazione-del-libro-inventare-futuro-un-mondo-senza-lavoro-n-srnicek-williams/