Ci si sarebbe potuti aspettare che gli europei, scontenti della politica della propria nazione, avrebbero atteso dall’Unione Europea una guida e una leadership, ma la rabbia contro la propria classe politica si e’ trasformata in opposizione al progetto paneuropeo dei loro leader nazionali.
Ma perche’ tanti europei sono arrabbiati o quantomeno delusi?
Non sono mai stati cosi’ ricchi. Non hanno mai vissuto un periodo cosi’ lungo di prosperita’ e di pace. Nell’attuale, difficile clima economico l’Unione Europea, pur se irrilevante o marginale, non ha comunque causato la recessione globale del 2008, la delocalizzazione dell’occupazione manifatturiera in Cina o altrove (al contrario, ha cercato di arginarla), la crescente potenza della finanza o delle banche, l’inuguaglianza.
Eppure il progetto europeo non e’ riuscito a conquistare i cuori e le menti di molti.
Per diventare centrale nella vita politica, in effetti, l’Unione Europea avrebbe bisogno di maggiori poteri, che non potra’ mai avere senza il sostegno degli europei, che non glielo daranno prima che l’Unione abbia conquistato i loro cuori e le loro menti: ecco il palese circolo vizioso in cui si trova l’Unione Europea […]
La persistenza del provincialismo e del nazionalismo di bassa lega e’ una delle cause del fallimento del progetto europeo. L’euroscetticismo e i partiti euroscettici sono aumentati notevolmente negli ultimi vent’anni. Anche in Italia, un paese tradizionalmente euro-entusiasta, ora nelle mani di partiti euroscettici (Movimento 5 Stelle e Lega).
Se nel 2004 il 50% degli europei credeva nell’UE, nel 2016 la cifra e’ scesa al 32% (avvicinandosi alla triste percentuale di chi ha fiducia nel proprio governo nazionale, che si aggira attorno al 31-32%).
Info:
https://www.ilpost.it/2019/03/05/sintomi-di-crisi-donald-sassoon-circolo-dei-lettori/
https://left.it/2019/08/30/donald-sassoon-quei-sintomi-morbosi-che-salvini-alimenta/