Nei paesi industrialmente sviluppati, la causa della poverta’ non risiede nell’insufficienza della produzione ma nella modalita’ produttiva e nella natura dei prodotti.
L’eliminazione della poverta’ non richiede la produzione di un maggior volume di beni ma semplicemente che si produca altro ed in altro modo.
La persistenza della poverta’ nei paesi industrialmente sviluppati non puo’ essere attribuita alle stesse cause che comportano l’esistenza della poverta’ nei paesi cosiddetti poveri. Mentre quest’ultima puo’ essere eventualmente attribuita ad uno stato materiale di penuria che potrebbe essere eliminato dallo sviluppo (in certe condizioni) delle forze produttive, la persistenza della poverta’ nei paesi ricchi deve essere ascritta ad un sistema sociale che produce contemporaneamente un surplus di ricchezza e penuria: la poverta’ e’ prodotta e riprodotta man mano che cresce il livello dei consumi.
Per meglio comprendere il meccanismo di questa riproduzione, e’ utile distinguere tre cause della poverta’ […]
1. L’accaparramento […] e’ la causa piu’ comune della poverta’: i ricchi accaparrano a loro esclusivo vantaggio risorse che sarebbero altrimenti disponibili in quantita’ sufficienti. […]
2. Accesso esclusivo […] Si parla di accesso esclusivo quando una minoranza privilegiata si arroga il diritto di godere di risorse naturali che, a causa sia della loro scarsita’ che delle loro caratteristiche, non potrebbero essere ripartite tra tutti ne’ divenire accessibili nello stesso periodo di tempo […] L’accesso esclusivo non crea la scarsita’: quest’ultima infatti la precede. La limitazione non si oppone all’equa distribuzione: essa preserva qualcosa che, se egualmente ripartito, semplicemente scomparirebbe […]
3. Consumo distintivo. Si definiscono distintivi i consumi di beni e servizi il cui valore d’uso e’ dubbio ma che, per prezzo e rarita’, esprimono il privilegio chi puo’ goderne. I consumi distintivi non implicano necessariamente un accaparramento, ma i due fenomeni possono coesistere […] Predisporre il lancio di un nuovo oggetto – inizialmente raro e costoso soltanto in ragione della sua novita’ – affinche’, a prescindere dalla sua effettiva superiorita’, il ricco possa trovare nel suo possesso l’occasione di affermarsi in quanto ricco e di ristabilire la poverta’ del povero. E’ quello che Ivan Illich ha chiamato “modernizzazione della povertà […]
Non sara’ dunque possibile eliminare la poverta’ nei paesi industrializzati attraverso un aumento della produzione. Occorre al contrario ri-calibrare la produzione secondo i seguenti criteri: – i beni prodotti socialmente devono essere accessibili a tutti; – la loro produzione non deve dissipare risorse abbondanti in natura; – essi devono essere concepiti in modo tale che la loro diffusione generalizzata non ne distrugga il valore d’uso a causa delle controproduttivita’ che potrebbe provocare.
Info:
https://www.orthotes.com/wp-content/uploads/2020/03/gorz-avallone-manitesto-29-09-2015.pdf
https://www.orthotes.com/wp-content/uploads/2020/03/gorz-fadini-iride17-11-2016.pdf
https://www.orthotes.com/wp-content/uploads/2020/03/gorz-musolino-commonware-12-10-2015.pdf
https://www.rivistadiscienzesociali.it/andre-gorz-ecologia-e-liberta-recensione-di-giovanni-coppolino-bille/
https://materialismostorico.blogspot.com/2015/09/ripubblicato-ecologia-e-liberta-di.html
https://ilmanifesto.it/dentro-i-limiti-naturali-del-profitto