Europa/Balibar

Etienne Balibar – Crisi e fine dell’Europa? – Bollati Boringhieri (2016)

Come si puo’ governare, in modo civile (per non dire civilizzato), lo stato di eccezione permanente in cui le frontiere che abbiamo ereditato dal passato, o aggiunto noi stessi, vengono continuamente fortificate e militarizzate, ma sono destinate a cedere?
Bisogna ripetere quello che e’ in gioco nei fatti: degli uomini «di troppo» e il loro «diritto di avere dei diritti», che e’ imprescrittibile, e non va a detrimento di coloro che i diritti li hanno gia’, ma si pone accanto a loro e tra di loro.
Nessuno puo’ sostenere che una governance del genere sia facile, ma quel che e’ certo e’ che non puo’ basarsi su discriminazioni ormai obsolete (migranti e rifugiati) o su equiparazioni criminali (rifugiati e terroristi) che alimentano i fantasmi razzisti, incoraggiano la violenza e disorganizzano le politiche di sorveglianza di cui gli Stati hanno bisogno per proteggere veramente i loro cittadini […]
Parte della soluzione e’ a portata di mano.
Il minimo sarebbe: 1) la dichiarazione ufficiale, da parte della Commissione europea, di uno «stato di emergenza umanitaria» su tutto il territorio di sua competenza, e 2) l’impegno vincolante, da parte dei Paesi membri dell’Unione europea, a trattare i rifugiati con dignita’ ed equita’ nella misura delle loro capacita’, oggettivamente calcolabili.
E’ indubbio che le conseguenze di questo minimo sarebbero potenzialmente considerevoli: rivalutazione dei poteri dell’istanza comunitaria, istituzione di norme umanitarie con pari forza di quelle di bilancio o commerciali, mobilitazione di risorse per una politica di assistenza e di integrazione (di cui si dovrebbe controllare democraticamente l’impiego), programmi educativi concertati contro il razzismo.

Info:
https://www.lindiceonline.com/osservatorio/economia-e-politica/balibar-crisi-europa-ordoliberale/
https://www.illibraio.it/libri/etienne-balibar-crisi-e-fine-delleuropa-9788833928449/
https://left.it/2019/04/13/balibar-leuropa-va-rifondata-aprendo-i-confini/

Populismo/Crouch

Colin Crouch – Postdemocrazia – Laterza (2009)

L’estrema destra parla dei problemi della globalizzazione, o mondializzazione, ma poi li scarica sulle persone degli immigrati, loro stessi le principali vittime della globalizzazione anziche’ la causa dei problemi che essa crea.
Il malcontento va reindirizzato sulle vere cause dei problemi: le grandi aziende e l’esclusiva ricerca del profitto che distruggono le comunita’ e creano instabilita’ ovunque nel mondo […]
Se la gente e’ incoraggiata a crearsi un’identita’ in base all’opposizione a certi gruppi razziali o agli impiegati statali, e se e’ spinta a considerare le proprie frustrazioni e insoddisfazioni come provocate innanzitutto da costoro, la politica si concentrera’ su tali obiettivi e ignorera’ altre questioni.

Info:
https://www.pandorarivista.it/articoli/postdemocrazia/
https://www.anobii.com/books/Postdemocrazia/9788842076728/01fad7210efb1e685f
https://ilmanifesto.it/il-paradosso-democratico-di-colin-crouch/
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788842076728