Populismo/Dahrendorf

Ralf Dahrendorf, Antonio Polito – Dopo la democrazia – Laterza (2014)

Il principio piu’ difficile da applicare oltre il livello degli Stati-Nazione e’ il ruolo protagonista dei popoli, la loro sovranita’, la possibilita’ di esprimere la propria opinione e il proprio volere. Si possono trovare modi per garantire il cambiamento senza violenza; si possono trovare mezzi per stabilire un efficace sistema di controlli.
Ma non troveremo modi per far sentire la voce del popolo. […] La verita’ e’ che oggi noi non sappiamo come in futuro il popolo potra’ esprimere la sua volonta’ e in che modo potra’ determinare la decisione politica […]
Una delle perdite maggiori […] e’ proprio il dibattito democratico, la discussione informata e ponderata sulle grandi questioni. Questa funzione, nella democrazia tradizionale, la svolgevano i Parlamenti. Piu’ i Parlamenti si indeboliscono e perdono questo ruolo, meno opportunita’ ci sono per un dibattito democratico, piu’ poteri impropri vengono assunti dai nuovi intermediari.
Il populismo sollecita deliberatamente questo processo, proprio al fine di scavalcare il dibattito e cercare cosi’ di guadagnare consensi sfruttando presunti o reali sentimenti popolari, piu’ o meno profondi. Questa e’ sempre stata la base di ogni politica antidemocratica: usare il popolo contro i diritti del popolo, usare il popolo per scipparlo del suo diritto all’autogoverno.

Info:
http://tempofertile.blogspot.com/2015/09/ralf-dahrendorf-dopo-la-democrazia.html
https://www.anobii.com/books/Dopo_la_democrazia/9788842064411/018aba80648e9ca2f5

Populismo/Boeri

Tito Boeri – Populismo e stato sociale – Laterza (2017)

[Il populismo] considera la societa’ come composta da due gruppi omogenei, da due blocchi monolitici, tra di loro contrapposti: da una parte il popolo, dall’altra l’elite corrotta (declinata al singolare).
Il pregio di questa definizione e’ che mette in luce come il peggior nemico del populismo sia “tutto cio’ che sta nel mezzo” i cosiddetti corpi intermedi della societa’ civile: dall’associazionismo ai partiti, dalle rappresentanze di interessi (a partire dai sindacati) alle istituzioni di garanzia, dalle autorita’ indipendenti di controllo ai dirigenti indipendenti di amministrazioni pubbliche.
La democrazia dei populisti e’ la democrazia diretta che assegna un potere assoluto alla maggioranza, trasformandosi paradossalmente nella dittatura della maggioranza.

Info:
https://www.ilfoglio.it/economia/2017/07/04/news/populismo-e-stato-sociale-142828/
https://www.anobii.com/books/Populismo_e_stato_sociale/9788858129647/01147533c377354a4d
https://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2017-05-30/perche-populismo-minaccia-anche-stato-sociale-195141.shtml?uuid=AEz9euVB

Populismo/Mounk

Yascha Mounk – Popolo vs. Democrazia. Dalla cittadinanza alla dittatura elettorale – Feltrinelli (2018)

Via via che la crescita si e’ fermata, la disuguaglianza e’ cresciuta e l’ansia e’ aumentata, un’ampia fetta della popolazione ha smesso di concentrarsi sul valore dell’autorealizzazione.
Al contrario, oggi gli elettori rivolgono di nuovo la loro attenzione agli strati inferiori della piramide dei bisogni di Maslow. Preoccupati della propria sussistenza, i bianchi sono piu’ risentiti nei confronti di immigrati e minoranze etniche che rivendicano le risorse collettive.
E minacciati da forze che sembrano incontrollabili, quali la globalizzazione e il terrorismo, stanno tornando a posizioni meno tolleranti verso le minoranze etniche e religiose.

Info:
https://www.linkiesta.it/it/article/2018/05/12/yascha-mounk-il-populismo-fa-paura-ma-nel-lungo-periodo-la-democrazia-/38075/

Populismo/Müller

Jan-Werner Müller – Cos’e’ il populismo ? – Universita’ Bocconi (2017)

Dovrebbero essere chiare le principali differenze tra democrazia e populismo: la prima consente a una maggioranza di autorizzare dei rappresentanti le cui azioni potrebbero risultare piu’ o meno conformi alle sue attese o ai suoi desideri; il secondo pretende che non si possa mettere in discussione alcuna azione del governo populista, perche’ «il popolo» ha cosi’ voluto.
La prima presuppone che maggioranze mutevoli abbiano giudizi fallibili, contestabili; il secondo immagina un’entita’ omogenea esterna a tutte le istituzioni la cui identita’ e le cui idee possono essere pienamente rappresentate […]
La prima presuppone che le decisioni prese nel rispetto di tutte le procedure democratiche non sono «morali» in un senso tale per cui ogni opposizione debba invece essere considerata «immorale »; il secondo postula una decisione propriamente morale persino in circostanze di profondo disaccordo sulla moralita’ (e sulla politica).
L’ultimo e piu’ importante punto, e’ che per la democrazia «il popolo» puo’ apparire solo in un modo istituzionalizzato e, in particolare, una maggioranza (e persino una «maggioranza schiacciante », espressione cara a Vladimir Putin) in parlamento non e’ «il popolo» e non puo’ parlare in suo nome; il populismo presuppone esattamente il contrario.

Info:
https://giornatedilettura.wordpress.com/2018/04/12/che-cose-il-populismo-la-risposta-di-jan-werner-muller-recensione-di-vittorio-panicara/
https://www.anobii.com/books/Cos%27%C3%A8_il_populismo/9788883502620/016bf048de71cc1e17

Populismo/Feltri

Stefano Feltri – Populismo sovrano – Einaudi (2018)

Oggi […] i capi di Stato e di governo, soprattutto in Europa ma non solo, non osano piu’ ammettere la necessita’ di cooperare con i Paesi vicini e lontani per raggiungere obiettivi fuori dalla portata di qualunque governo nazionale, ad esempio gestire l’immigrazione, competere nella globalizzazione, contenere l’espansione economica, culturale e militare dei grandi rivali strategici dell’Occidente, come la Russia e la Cina. Questi governanti, vittima dell’egemonia culturale del «populismo sovrano », preferiscono promettere ai propri elettori soluzioni nazionali a problemi globali: muri, fili spinati, distribuzione di risorse recuperate tagliando i contributi alle istituzioni internazionali, tariffe, protezionismo e svalutazione della moneta.

Info:
https://www.corriere.it/cultura/18_aprile_12/stefano-feltri-populismo-sovrano-einaudi-bf94cf06-3e62-11e8-aea7-b22f62e05f02.shtml
https://www.letture.org/populismo-sovrano-stefano-feltri/
https://www.lavoce.info/archives/52126/cosa-unisce-populismi-destra-sinistra/

Populismo/Müller

Jan-Werner Müller – Cos’e’ il populismo – Universita’ Bocconi (2017)

Un’amministrazione populista presenta tre caratteristiche: il tentativo di appropriarsi dell’apparato statale, la corruzione e il «clientelismo di massa» (scambiando benefici materiali o favori burocratici per ottenere il sostegno politico di cittadini che diventano «clienti» dei populisti) e gli sforzi sistematici per reprimere la società civile.
Naturalmente, anche molti dittatori si comportano in modo analogo. La differenza e’ che i populisti giustificano la propria condotta sostenendo di essere gli unici a rappresentare il popolo; questo consente loro di ammettere tali pratiche piuttosto apertamente e spiega inoltre il motivo per cui raramente le rivelazioni di corruzione sembrano danneggiare i leader populisti (si pensi a Erdoğan in Turchia o al populista di estrema destra Jörg Haider in Austria). I loro seguaci pensano «lo stanno facendo per noi», l’unico popolo autentico.

Populismo/Crouch

Colin Crouch – Postdemocrazia – Laterza (2009)

L’estrema destra parla dei problemi della globalizzazione, o mondializzazione, ma poi li scarica sulle persone degli immigrati, loro stessi le principali vittime della globalizzazione anziche’ la causa dei problemi che essa crea.
Il malcontento va reindirizzato sulle vere cause dei problemi: le grandi aziende e l’esclusiva ricerca del profitto che distruggono le comunita’ e creano instabilita’ ovunque nel mondo […]
Se la gente e’ incoraggiata a crearsi un’identita’ in base all’opposizione a certi gruppi razziali o agli impiegati statali, e se e’ spinta a considerare le proprie frustrazioni e insoddisfazioni come provocate innanzitutto da costoro, la politica si concentrera’ su tali obiettivi e ignorera’ altre questioni.

Info:
https://www.pandorarivista.it/articoli/postdemocrazia/
https://www.anobii.com/books/Postdemocrazia/9788842076728/01fad7210efb1e685f
https://ilmanifesto.it/il-paradosso-democratico-di-colin-crouch/
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788842076728

Populismo/Mounk

Yascha Mounk – Popolo vs. Democrazia – Feltrinelli (2018)

Nel bene e nel male (ma piu’ probabilmente nel male), il nazionalismo sembra destinato a rimanere nel Ventunesimo secolo cio’ che era nel Diciannovesimo e nel Ventesimo: la forza politica piu’ potente del suo tempo […]
Il nazionalismo e’ come un animale mezzo selvatico, mezzo addomesticato. Finche’ rimane sotto il nostro controllo, puo’ essere estremamente utile, e arricchire le nostre vite. Tuttavia, c’e’ sempre il rischio che si liberi dai limiti che gli poniamo. E quando succede, puo’ essere letale.
Per quanto mi riguarda, sono ancora abbastanza idealista da essere affascinato dalla visione di un mondo oltre il nazionalismo, un mondo in cui le persone non hanno bisogno di soffermarsi sulle differenze etniche o culturali e possono definirsi per l’appartenenza comune alla razza umana. Ma sono anche abbastanza pessimista da riconoscere che la bestia del nazionalismo e’ ancora viva e vegeta.
Naturalmente possiamo ignorarla, o sperare che se ne vada da sola. Ma se la abbandoniamo, non c’e’ dubbio che altri prenderanno il nostro posto, pungolando e aizzando la bestia per tirare fuori il suo lato piu’ feroce.
Malgrado i fondati timori sul nazionalismo, non abbiamo altra scelta che addomesticarlo il meglio possibile.

Info:
https://www.linkiesta.it/it/article/2018/05/12/yascha-mounk-il-populismo-fa-paura-ma-nel-lungo-periodo-la-democrazia-/38075/

Populismo/Feltri

Stefano Feltri – Populismo sovrano – Einaudi (2018)

Quello che davvero accomuna tutti i populisti e’ «una visione moralistica della politica, un modo di percepire il mondo olistico che oppone un popolo moralmente puro e completamente unificato – ma, direi, fondamentalmente immaginario – a elite ritenute corrotte o in qualche altro modo moralmente inferiori» […]
L’anti-elitismo e’ presente in tante tradizioni culturali, ma la velleita’ di parlare a nome del popolo nella sua totalita’, senza riconoscervi differenze di classe, di sesso, di religione, cultura e neppure di appartenenza territoriale e’ propria soltanto di questi movimenti populisti.
Se Occupy Wall Street rivendicava di essere il movimento del «99 per cento» contro l’1 per cento dei super ricchi, i populisti […] trasmettono come messaggio implicito «noi siamo il cento per cento», parliamo a nome di tutti.

Info:
https://www.corriere.it/cultura/18_aprile_12/stefano-feltri-populismo-sovrano-einaudi-bf94cf06-3e62-11e8-aea7-b22f62e05f02.shtml
https://www.letture.org/populismo-sovrano-stefano-feltri/
https://www.lavoce.info/archives/52126/cosa-unisce-populismi-destra-sinistra/

Populismo/Feltri

Stefano Feltri – Populismo sovrano – Einaudi (2018)

C’e’ un sovranismo di destra e uno di sinistra, uno che avanza la richiesta di sovranita’ a partire dalle questioni identitarie, l’altro dalle questioni sociali.
Il sovranismo di destra si oppone al cosmopolitismo, alle promesse tradite di una societa’ multiculturale che non riconosce piu’ le barriere della nazione e quindi espone i cittadini a pericoli esterni sempre piu’ minacciosi; il sovranismo di sinistra chiede di recuperare il controllo di quelle risorse – cioe’ la spesa pubblica – necessarie a garantire le protezioni socialdemocratiche costruite nel Novecento e l’autonomia normativa per proteggere le fasce di popolazione piu’ esposte alla competizione internazionale.
Se e’ diverso il punto di partenza ideologico e valoriale, il percorso per raggiungere l’obiettivo e’ il medesimo: riportare il potere decisionale a livello nazionale, riconquistare una sovranita’ perduta.

Info:
https://www.corriere.it/cultura/18_aprile_12/stefano-feltri-populismo-sovrano-einaudi-bf94cf06-3e62-11e8-aea7-b22f62e05f02.shtml
https://www.letture.org/populismo-sovrano-stefano-feltri/
https://www.lavoce.info/archives/52126/cosa-unisce-populismi-destra-sinistra/