La rivoluzione industriale fu uno spartiacque nella storia dell’umanita’.
Tre forze, la tecnologia, l’organizzazione economica e la scienza (esattamente in questa sequenza), ognuna con radici separate e autonome, si collegarono, all’inizio in modo discreto, per poi formare, non piu’ di cent’anni fa, un vortice sociale, il quale continua ancora ad avvolgere con un impeto irresistibile milioni e milioni di persone.
Prima vi furono i macchinari; poi segui’ il processo teso alla deliberata organizzazione dei mercati; la scienza – circa un secolo dopo, ma con un effetto esplosivo – si uni’ per ultima.
Tutte queste forze guadagnarono a quel punto velocita’: la tecnologia e la scienza formarono un’alleanza, l’organizzazione economica sfrutto’ le proprie opportunita’, elevando il principio dell’efficienza della produzione – tanto attraverso il mercato, quanto attraverso la pianificazione – a livelli vertiginosi.
La cultura occidentale e’ cio’ che la scienza, la tecnologia e l’organizzazione economica, rafforzandosi l’una con l’altra, senza freni e senza limiti, stanno facendo della vita umana.
Subordinare tali forze (la scienza e la tecnologia, cosi’ come l’organizzazione economica) alla volonta’ di un progresso che sia umano e alla realizzazione di una personalita’ che sia libera, costituisce ormai una necessita’ per la sopravvivenza.
Spetta all’Occidente disciplinare le proprie creature.
Info:
https://www.ilsaggiatore.com/libro/per-un-nuovo-occidente/
https://pierluigifagan.wordpress.com/2013/06/21/per-un-nuovo-occidente-recensione-di-pier-luigi-fagan/