Capitalismo/Pilling

David Pilling – L’illusione della crescita. Perche’ le nazioni possono essere ricche senza rinunciare alla felicita’ – il Saggiatore (2019)

Secondo l’Ocse, la disuguaglianza e’aumentata per tre motivi principali.
Sono cresciuti i salari di quelle persone che erano gia’  ben pagate, in particolare banchieri, professionisti e dirigenti d’azienda; ci sono meno opportunita’ occupazionali per le persone con minor livello di istruzione, che sono state espulse in gran numero dal mercato del lavoro; e sono aumentate le famiglie monoparentali.
E’ diminuita la poverta’ fra gli anziani, ma fra i giovani adulti, specialmente quelli con figli, e’ salita drasticamente.
La graduale ripresa dopo la crisi finanziaria ha fatto poco o nulla per intaccare la disuguaglianza.
In genere, quando le economie si riprendono, la disuguaglianza diminuisce a mano a mano che le persone trovano lavoro, ma questa volta il fenomeno e’ stato compensato da una risalita dei prezzi delle attivita’, che avvantaggia in primo luogo quelli che gia’ se la passano meglio.

Info:
https://www.pericopidieconomia.info/2020/08/27/economia-di-mercato-pilling/
https://www.pericopidieconomia.info/2020/09/27/economia-di-mercato-pilling-2/
https://www.pericopidieconomia.info/2020/10/26/lavpro-pilling/

Economia di mercato/Pilling

David Pilling – L’illusione della crescita.Perche’ le nazioni possono essere ricche senza rinunciare alla felicita’ – il Saggiatore (2019)

Se il Pil fosse una persona, sarebbe indifferente, addirittura cieco, alla morale.
Misura qualsiasi tipo di produzione, buona o cattiva. Gli piace l’inquinamento, specie se poi bisogna spendere soldi per bonificare tutto. Gli piace la criminalita’, perche’ va matto per nutriti corpi di polizia e finestre rotte da riparare. Gli piace l’uragano Katrina e non disdegna le guerre. Gli piace misurare l’escalation verso un confitto armato a suon di armi da fuoco, aerei e testate, e dopo gli piace calcolare tutti gli sforzi per ricostruire le citta’ distrutte partendo dalle rovine fumanti.
Il Pil e’ bravo a contare, ma quando si tratta di giudicare la qualita’ lascia molto a desiderare […]
Il Pil e’ mercenario. Non si degna di conteggiare le transazioni laddove non avvengono passaggi di denaro […]
La crescita e’ figlia dell’era industriale e il Pil e’ stato concepito soprattutto per misurare la produzione fisica […]
L’Ufficio per le statistiche nazionali del regno unito […] afferma che il Pil e’ «il valore dei beni e dei servizi prodotti nel corso di un determinato periodo».
E’ una definizione che lo fa sembrare incredibilmente semplice, tanto da spingere a domandarsi perche’ ci siano volute centinaia di anni per inventarlo.
Delle tre piccole parole che compongono la sigla Pil, partiamo dall’ultima, «lordo», che significa semplicemente un numero a cui non è stato sottratto nulla. Kuznets aveva preso in considerazione anche il prodotto nazionale netto, che avrebbe rimosso varie cose, come l’usura dei macchinari utilizzati per produrre beni finiti.
Procedendo a ritroso, passiamo a «interno», che significa prodotto in patria, a differenza del prodotto nazionale lordo, che comprende tutto ciò che viene prodotto dalle aziende di un paese, sia in patria sia all’estero; nell’era delle multinazionali, questa distinzione e’ importante.
Infine c’e’ «prodotto», che significa tutto cio’ che viene prodotto, dai beni ai servizi.

Info:
https://www.ilsaggiatore.com/libro/lillusione-della-crescita/
https://www.linkiesta.it/it/article/2019/03/16/ecco-perche-il-pil-e-stupido-e-obsoleto-lo-ha-capito-pure-la-cina/41437/
https://www.che-fare.com/illusione-crescita-felicita-pilling/

Economia di mercato/Pilling

David Pilling – L’illusione della crescita.Perche’ le nazioni possono essere ricche senza rinunciare alla felicita’ – il Saggiatore (2019)

Ci sono tre ricette per il Pil […]
A causa del vertiginoso assortimento di dati e ipotesi che caratterizza ciascun metodo, spesso risultano abbastanza diverse […]
Le tre ricette sono conosciute come metodo della spesa, metodo del reddito e metodo della produzione. Misurano cio’ che viene speso, guadagnato e prodotto. Un’economia dovrebbe produrre solo cio’ che viene acquistato (tenuto conto di importazioni ed esportazioni) e le persone possono spendere solo cio’ che guadagnano […] Il metodo della produzione e’ la somma di tutto cio’ che viene prodotto da fabbriche e agricoltori, parrucchieri e pasticcerie […]
La formula del metodo della produzione e’ ingannevolmente semplice: il valore di tutti i beni e servizi prodotti in un dato periodo meno il valore dei beni intermedi.
Poi viene il metodo della spesa, che calcola quella che a volte gli economisti chiamano «domanda aggregata». Comprende tutto ciò che viene «speso», dalle famiglie, dalle imprese o dallo Stato. Dato che stiamo calcolando il prodotto interno, dobbiamo aggiungere le esportazioni, perche’ sono state prodotte in patria, e sottrarre le importazioni, perche’ sono state prodotte all’estero. La formula di questa ricetta e’: la spesa per i consumi piu’ la spesa e gli investimenti del settore pubblico piu’ gli investimenti delle imprese piu’ le esportazioni meno le importazioni […]
L’ultima ricetta e’ quella del metodo del reddito,
che misura tutto il reddito guadagnato in un’economia, principalmente sotto forma di salari, profitti, dividendi, affitti e tasse. Quando si tratta di misurare la nostra economia, siamo ciò che guadagniamo.

Info:
https://www.ilsaggiatore.com/libro/lillusione-della-crescita/
https://www.linkiesta.it/it/article/2019/03/16/ecco-perche-il-pil-e-stupido-e-obsoleto-lo-ha-capito-pure-la-cina/41437/
https://www.che-fare.com/illusione-crescita-felicita-pilling/