Economia di mercato/Chomsky

Noam Chomsky – Così va il mondo – Piemme (2017)

Le principali conseguenze della globalizzazione sono due.
La prima e’ l’estensione ai paesi industriali del modello del Terzo Mondo, con societa’ fortemente squilibrate: una parte della popolazione gode di enormi ricchezze e privilegi, un’altra sprofonda nella miseria e nella disperazione, con un numero crescente di individui considerati inutili e superflui.
La divisione e’ accentuata dalle politiche dettate dall’Occidente. Viene imposto un sistema di “libero mercato” neoliberale che indirizza le risorse verso i ricchi e gli investitori stranieri, facendo passare l’idea che per una sorta di magia qualche goccia si diffondera’ verso il basso.
Dopo l’arrivo del Messia, presumibilmente […]
La seconda conseguenza, altrettanto importante, riguarda le strutture di governo.
Nel corso della storia hanno sempre avuto la tendenza a raccogliersi intorno ad altre forme di potere, che in epoca moderna sono state principalmente di tipo economico.
Quando si creano economie nazionali ben presto si hanno anche stati nazionali. Oggi abbiamo un’economia internazionale e ci stiamo muovendo verso uno stato, ovvero un esecutivo, internazionale.
Per usare le parole della stampa finanziaria, stiamo creando “una nuova era imperiale” con un “governo di fatto mondiale” dotato di istituzioni proprie, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e la Banca Mondiale, di strutture commerciali come il NAFTA (North American Free Trade Agreement, Accordo nordamericano per il libero scambio) e il GATT (General Agreement on Tariffs and Trade, Accordo generale sulle tariffe e il commercio), di riunioni esecutive come i G7 durante le quali i sette paesi industrializzati piu’ ricchi – USA, Canada, Giappone, Germania, Gran Bretagna, Francia e Italia – si incontrano per discutere le politiche economiche, e dell’apparato burocratico dell’Unione Europea.
Come e’ facile immaginare, questa complessa struttura impegnata nell’attivita’ decisionale risponde fondamentalmente alle grandi societa’ multinazionali, alle banche internazionali e cosi’ via, sferrando un colpo decisivo alla democrazia. Le decisioni vengono prese a livello esecutivo, creando un cosiddetto “vuoto democratico”, rendendo cioe’ i parlamenti e la popolazione meno influenti.

Info:
https://www.lapoesiaelospirito.it/2017/09/15/noam-chomsky-cosi-va-il-mondo/
https://www.ibs.it/cosi-va-mondo-libro-vari/e/9788856626674

Europa/Gila

Paolo Gila – Capitalesimo. Il ritorno del feudalesimo nell’economia mondiale – Bollati Boringhieri (2013)

Come nel passato feudale – dove gli incarichi, i titoli e i ruoli venivano assegnati a livello locale dal governante ai sottoposti attraverso il criterio della cooptazione e l’investitura era la forma rituale che suggellava e fortificava questo sistema – nell’epoca contemporanea avviene la stessa procedura, ma su scala mondiale e con sfumature piu’ sottili.
L’era del Capitalesimo punta sullo sviluppo di una serie di istituzioni sovranazionali (Nazioni Unite, Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale, ecc.) in relazione con la forza delle aree economiche e monetarie (Nafta, Unione Europea, ma anche Opec, ecc.) sotto la guida tecnica di realtà come la Federal Reserve, la Banca Centrale Europea, e con l’aiuto di associazioni internazionali non-governative, per affermare un cambiamento dei rapporti di forza, dove gli stati, le comunita’ locali, i club territoriali e professionali vengono stemperati e indeboliti.

Info:
http://www.spazioterzomondo.com/2013/04/recensione-paolo-gila-capitalesimo-bollati-boringhieri/
https://www.sololibri.net/Capitalesimo-Paolo-Gila.html