Economia di mercato/ Lazzarato

Maurizio Lazzarato – La fabbrica dell’uomo indebitato. Saggio sulla condizione neoliberista – Derive Approdi (2012)

Attraverso il debito pubblico a indebitarsi e’ l’intera societa’, cosa che non impedisce, ma esaspera, «le disuguaglianze», che sarebbe venuto il momento di chiamare «differenze di classe».
Le illusioni economiche e politiche di questi ultimi quarant’anni cadono l’una dopo l’altra, rendendo le politiche neoliberiste ancora piu’ brutali.
La new economy, la societa’ dell’informazione, la societa’ della conoscenza sono tutte solubili nell’economia del debito.
Nelle democrazie che hanno trionfato sul comunismo pochissime persone (qualche funzionario dell’Fmi, dell’Europa e della Banca centrale europea, insieme a qualche politico) decidono per tutti secondo gli interessi di una minoranza.
La grandissima maggioranza degli europei viene tre volte deprivata dall’economia del debito: deprivata del gia’ debole potere politico concesso dalla democrazia rappresentativa; deprivata di una quota sempre maggiore della ricchezza che le lotte trascorse avevano strappato all’accumulazione capitalistica; ma soprattutto, deprivata del futuro, ovvero del tempo, come decisione, scelta, come possibile.

Info:
https://www.deriveapprodi.com/prodotto/la-fabbrica-delluomo-indebitato/
https://www.doppiozero.com/materiali/contemporanea/maurizio-lazzarato-la-fabbrica-dell%E2%80%99uomo-indebitato

https://www.alfabeta2.it/2011/12/05/la-fabbrica-dell%E2%80%99uomo-indebitato/
http://www.sifp.it/recensioni/m.-lazzarato-il-governo-dell2019uomo-indebitato.

Economia di mercato/Lazzarato

Maurizio Lazzarato – La fabbrica dell’uomo indebitato. Saggio sulla condizione neoliberista – Derive Approdi (2012)

Come funziona questa politica?
«Hai un salario basso, non c’e’ problema! Indebitati per comprare una casa, il suo valore aumentera’ e diventera’ la garanzia per altri prestiti».
Ma non appena aumentano i tassi di interesse, questo meccanismo di «distribuzione» dei redditi -attraverso il debito e la finanza – crolla.
La logica del debito/credito e’ una logica politica di governo delle classi sociali all’interno della globalizzazione. La gestione dei subprime lo esprime in modo paradigmatico.
L’esplosione del mercato immobiliare e del credito facile sono stati due modi per tranquillizzare i lavoratori e la classi-media e per farli aderire al programma a lungo termine del «regime liberista».
Quando ci si potevano permettere, a credito, una casa, una macchina, vacanze a Parigi, si era obbligati a credere nel successo dello globalizzazione.
Adesso, cominciano a rendersi conto che era una strategia di Wall Street per sottrargli fino all’ultimo dollaro del patrimonio. Ma ormai non sanno piu’ dove sbattere la testa, perche’ la casa era la loro ultima riserva patrimoniale in caso di necessita’.

Info:
https://www.deriveapprodi.com/prodotto/la-fabbrica-delluomo-indebitato/
https://www.doppiozero.com/materiali/contemporanea/maurizio-lazzarato-la-fabbrica-dell%E2%80%99uomo-indebitato

https://www.alfabeta2.it/2011/12/05/la-fabbrica-dell%E2%80%99uomo-indebitato/
http://www.sifp.it/recensioni/m.-lazzarato-il-governo-dell2019uomo-indebitato.

Stato/Lazzarato

Maurizio Lazzarato – La fabbrica dell’uomo indebitato. Saggio sulla condizione neoliberista – Derive Approdi (2012)

E’ lo Stato che ha deliberatamente trasferito il proprio diritto assoluto di creazione monetaria al settore «privato».
In realta’, contrariamente a quanto sostiene la grande maggioranza degli economisti, degli esperti e dei giornalisti, non esiste concorrenza e conflitto tra la politica finanziaria e la politica monetaria dello Stato, ma una nuova alleanza neoliberista che raggruppa le banche, gli investitori istituzionali, le imprese private, i governi, interi settori dell’amministrazione, ma anche i media e i rappresentanti del mondo accademico.
Alleanza che, in forma sistematica, non smette di attaccare la logica del Welfare e le sue spese sociali.
Se esiste, appunto, un conflitto, esso si colloca tra due concezioni dello Stato e della politica monetaria e sociale dello Stato, ma e’ da tempo che il blocco neoliberista ha vinto e conserva una posizione egemonica all’interno dell’economia, delle amministrazioni, dello Stato, dei partiti politici, delle imprese e dei media.
Questo nuovo blocco di potere non sarebbe mai riuscito a emergere senza l’intervento dei poteri pubblici (senza l’intervento dei governi, tanto di destra che di sinistra, […] degli Stati e della banche centrali).

Info:
https://www.deriveapprodi.com/prodotto/la-fabbrica-delluomo-indebitato/
https://www.doppiozero.com/materiali/contemporanea/maurizio-lazzarato-la-fabbrica-dell%E2%80%99uomo-indebitato

https://www.alfabeta2.it/2011/12/05/la-fabbrica-dell%E2%80%99uomo-indebitato/
http://www.sifp.it/recensioni/m.-lazzarato-il-governo-dell2019uomo-indebitato.

Societa’/Lazzarato

Maurizio Lazzarato – La fabbrica dell’uomo indebitato. Saggio sulla condizione neoliberista – Derive Approdi (2012)

L’economia «reale» e la «speculazione» finanziaria sono indivisibili.
Mentre l’economia «reale» impoverisce i governati in quanto «salariati» (blocco dei salari, precarieta’ ecc.) e in quanto detentori di diritti sociali (riduzione dei sostegni al reddito, diminuzione dei servizi pubblici, dei sussidi di disoccupazione, delle borse di studio per gli studenti, ecc.), la finanza promette di arricchirli con il credito e l’azionariato.
Nessun aumento di salari diretti e indiretti (pensioni), ma crediti al consumo e spinta alla rendita finanziaria (fondi pensione, assicurazioni private); nessun diritto all’alloggio, ma prestiti immobiliari; nessun diritto alla scolarizzazione, ma prestiti per pagare gli studi; nessuna garanzia sociale contro i rischi (disoccupazione, sanità, pensione), ma investimenti nelle assicurazioni individuali.
Il dipendente e l’utente della previdenza sociale devono rispettivamente guadagnare e spendere il meno possibile per ridurre il costo del lavoro e il costo della previdenza sociale, mentre i consumatori devono spendere il piu’ possibile per smaltire la produzione.
Ma, nel capitalismo contemporaneo, il dipendente, l’utente e il consumatore finale coincidono.

Info:
https://www.deriveapprodi.com/prodotto/la-fabbrica-delluomo-indebitato/
https://www.doppiozero.com/materiali/contemporanea/maurizio-lazzarato-la-fabbrica-dell%E2%80%99uomo-indebitato

https://www.alfabeta2.it/2011/12/05/la-fabbrica-dell%E2%80%99uomo-indebitato/
http://www.sifp.it/recensioni/m.-lazzarato-il-governo-dell2019uomo-indebitato.

Economia di mercato/Lazzarato

Maurizio Lazzarato – La fabbrica dell’uomo indebitato. Saggio sulla condizione neoliberista – Derive Approdi (2012)

Con i subprime, i capitalisti hanno creduto alla loro stessa ideologia: trasformare chiunque in «proprietario», ivi inclusi i «piu’ poveri della working class e della classe media».
«Tutti proprietari!», annunciava il programma elettorale di Sarkozy, mentre lo slogan originale di Bush parlava di «societa’ dei proprietari».
Cio’ che viene ratificato, al contrario, e’ la riconversione della maggioranza della popolazione in debitori e di una minoranza in redditieri.
Il fallimento dell’individualismo proprietario porta in primo piano l’economia del debito e il risvolto meno felice della relazione creditore-debitore, quella del rimborso. L’economia del debito ha obiettivi fortemente politici: la neutralizzazione dei comportamenti collettivi (garanzie sociale, solidarieta’, cooperazione, diritti per tutti) e della memoria storica delle lotte, delle azioni, delle organizzazioni collettive dei «salariati» e dei «proprietari».
La crescita trainata dal credito (finanza) pensa in questo modo di esorcizzare il conflitto.
Confrontarsi a soggettivita’ che considerano i sussidi, le pensioni, la formazione ecc. come diritti collettivi garantiti dalle lotte non e’ la stessa cosa che governare «debitori», piccoli proprietari, piccoli azionisti. La crisi dei subprime non e’ quindi unicamente una crisi finanziaria: segna anche il fallimento del programma politico dell’individualismo proprietario e patrimoniale.

Info:
https://www.deriveapprodi.com/prodotto/la-fabbrica-delluomo-indebitato/
https://www.doppiozero.com/materiali/contemporanea/maurizio-lazzarato-la-fabbrica-dell%E2%80%99uomo-indebitato

https://www.alfabeta2.it/2011/12/05/la-fabbrica-dell%E2%80%99uomo-indebitato/
http://www.sifp.it/recensioni/m.-lazzarato-il-governo-dell2019uomo-indebitato.

Economia di mercato/Lazzarato

Maurizio Lazzarato – La fabbrica dell’uomo indebitato. Saggio sulla condizione neoliberista – Derive Approdi (2012)

Una delle svolte del neoliberismo e’ costituita da cio’ che alcuni economisti hanno definito come il «colpo del 1979», che, rendendo possibile la costituzione di enormi deficit pubblici, ha spalancato la porta all’economia del debito e costituito il punto di partenza di un rovesciamento dei rapporti di forza tra creditori e debitori.
Nel 1979, per iniziativa di Volker (all’epoca presidente della banca Federal Reserve e consigliere economico del primo staff Obama), i tassi nominali (gli interessi da pagare per rimborsare il debito) sono piu’ che raddoppiati, passando dal 9% al 20%, mentre nel periodo precedente erano stati in media negativi.
«Questi tassi elevati hanno creato di sana pianta degli indebitamenti comulativi degli Stati (debito pubblico) o dei paesi (debito estero). Le classi agiate costruiscono cosi’ un dispositivo di polarizzazione estrema dalle proporzioni gigantesche tra creditori e debitori», che va a tutto vantaggio dei creditori.
L’impossibilita’ di mediare il debito sociale (cioe’ il debito dello Stato sociale) attraverso dispositivi monetari (ricorso del Tesoro alla Banca centrale) costringe allo sviluppo dei mercati finanziari, sviluppo che e’ ancora una volta organizzato, sollecitato e imposto, passo dopo passo, dallo Stato – in Francia lo si e’ fatto, per lo piu’, sotto i governi socialisti.
E’ dunque attraverso la gestione dei debiti degli Stati, creati da quanto accaduto del 1979, che i mercati finanziari si sono strutturati e organizzati. Gli Stati non si sono limitati a liberalizzare i mercati finanziari, ma hanno accompagnato l’organizzazione e la strutturazione del loro funzionamento

Info:
https://www.deriveapprodi.com/prodotto/la-fabbrica-delluomo-indebitato/
https://www.doppiozero.com/materiali/contemporanea/maurizio-lazzarato-la-fabbrica-dell%E2%80%99uomo-indebitato

https://www.alfabeta2.it/2011/12/05/la-fabbrica-dell%E2%80%99uomo-indebitato/
http://www.sifp.it/recensioni/m.-lazzarato-il-governo-dell2019uomo-indebitato
.

Lavoro/Lazzarato

Maurizio Lazzarato – La fabbrica dell’uomo indebitato. Saggio sulla condizione neoliberista – Derive Approdi (2012)

Il credito implica una «valutazione morale» del debitore da parte del creditore, cioe’ una misura «soggettiva» del valore.
Il punto e’ che cio’ che viene valutato non sono soltanto le competenze e le abilita’ del lavoratore, ma anche l’azione del povero nella societa’ (le «virtu’», le «attivita’», la «reputazione» sociali), cioe’ il suo stile di vita, il suo comportamento sociale, i suoi valori, la sua stessa esistenza.
E’ tramite il debito che il capitale puo’ appropriarsi delle forze sociali ed esistenziali del povero, e non solo delle sue capacita’ fìsiche e intellettuali esercitate dentro il lavoro.
Si pensi a tutta l’infamia che c’e’ nello stimare un uomo in denaro, come accade nel rapporto di credito. […]
Il credito e’ il giudizio economico sulla moralita’ di un uomo. Nel credito, al posto del metallo o della carta, l’uomo stesso e’ diventato l’intermediario dello scambio, non pero’ in quanto uomo, ma in quanto esistenza di un capitale e dei suoi interessi […] è l’uomo stesso che viene mutato in denaro, ovvero e’ il denaro che si e’ incorporato in lui.
L’individualita’ umana, la morale umana e’ diventata essa stessa sia un articolo di commercio, sia un materiale in cui esiste il denaro.
Non piu’ moneta e carta, ma la mia propria esistenza personale, la mia carne ed il mio sangue, la mia virtù ed il mio valore sociali sono la materia, il corpo dello spirito del denaro

Info:
https://www.deriveapprodi.com/prodotto/la-fabbrica-delluomo-indebitato/
https://www.doppiozero.com/materiali/contemporanea/maurizio-lazzarato-la-fabbrica-dell%E2%80%99uomo-indebitato

https://www.alfabeta2.it/2011/12/05/la-fabbrica-dell%E2%80%99uomo-indebitato/
http://www.sifp.it/recensioni/m.-lazzarato-il-governo-dell2019uomo-indebitato.

Economia di mercato/Lazzarato

Maurizio Lazzarato – La fabbrica dell’uomo indebitato. Saggio sulla condizione neoliberista – Derive Approdi (2012)

Il consumo, che nei paesi industrializzati costituisce la quota maggior del Pil (negli Stati Uniti raggiunge il 70%), e’ un’altra importantissima fonte di «rendita» per i creditori.
Negli Stati Uniti, le spese piu’ importanti di una famiglia (l’acquisto di una casa, l’acquisto e la manutenzione di una macchina e le spese per gli studi) si fanno a credito. Ma il consumo dipende dal debito anche per l’acquisto di beni correnti, per lo piu’ pagati con carta di credito.
Negli Stati Uniti e nel Regno Unito, l’indice di indebitamento delle famiglie rispetto al loro reddito disponibile e’ rispettivamente del 120% e del 140%.
La crisi dei subprime ha dimostrato che all’interno delle grandi masse di crediti cartolarizzati (i debiti trasformati in titoli negoziabili in borsa), accanto al settore immobiliare, ai crediti auto e ai prestiti studenteschi, troviamo le carte di credito.
Attraverso il consumo, senza saperlo intratteniamo un rapporto quotidiano con l’economia del debito.
Portiamo con noi la relazione creditore-debitore, in tasca e nel portafogli, inscritta nel microchip della nostra carta di credito.
Quel piccolo «quadrato» di plastica nasconde due operazioni che hanno l’aria insignificante, ma le cui implicazioni sono di grande rilievo: l’apertura automatica di una relazione di credito che instaura un debito permanente.
La carta di credito e’ il modo piu’ semplice per trasformare il suo possessore in debitore permanente

Info:
https://www.deriveapprodi.com/prodotto/la-fabbrica-delluomo-indebitato/
https://www.doppiozero.com/materiali/contemporanea/maurizio-lazzarato-la-fabbrica-dell%E2%80%99uomo-indebitato

https://www.alfabeta2.it/2011/12/05/la-fabbrica-dell%E2%80%99uomo-indebitato/
http://www.sifp.it/recensioni/m.-lazzarato-il-governo-dell2019uomo-indebitato.

Lavoro/Lazzarato

Maurizio Lazzarato – La fabbrica dell’uomo indebitato. Saggio sulla condizione neoliberista – Derive Approdi (2012)

La relazione creditore-debitore si sovrappone alle relazioni capitale-lavoro, Stato sociale-utente, impresa-consumatore e le attraversa trasformando gli utenti, i lavoratori e i consumatori in «debitori».
Il debito secerne una «morale» propria, insieme diversa e complementare a quella del «lavoro».
La coppia «sforzo-ricompensa» dell’ideologia del lavoro viene rivestita dalla morale della promessa (di onorare il proprio debito) e dell’errore (di averlo contratto).
Come ricorda Nietzsche, il concetto di «Schuld» (errore, colpa), concetto fondamentale della morale, risale al concetto materiale di «Schulden» (debiti). La «morale» del debito induce una moralizzazione tanto del disoccupato, dell’«assistito», dell’utente dello Stato sociale quanto di intere popolazioni.
La campagna stampa tedesca contro i parassiti e i nullafacenti greci testimonia la violenza della colpevolizzazione intrinseca all’economia del debito.
I media, i politici, gli economisti, quando parlano del debito, hanno un solo messaggio da trasmettere: «siete colpevoli» […]
La relazione creditore-debitore riguarda la popolazione attuale nel suo complesso, ma anche quella futura. Gli economisti ci dicono che ogni neonato francese nasce gia’ con 22.000 euro di debito. Non e’ piu’ il peccato originale che ci e’ trasmesso alla nascita, ma il debito delle generazioni precedenti.
L’«uomo indebitato» e’ sottoposto a un rapporto di potere creditore-debitore che l’accompagna nell’arco di tutta la sua vita, dalla nascita alla morte.
Se una volta eravamo indebitati con la comunita’, gli dei, gli antenati, ormai e’ con il «dio» Capitale

Info:
https://www.deriveapprodi.com/prodotto/la-fabbrica-delluomo-indebitato/
https://www.doppiozero.com/materiali/contemporanea/maurizio-lazzarato-la-fabbrica-dell%E2%80%99uomo-indebitato

https://www.alfabeta2.it/2011/12/05/la-fabbrica-dell%E2%80%99uomo-indebitato/
http://www.sifp.it/recensioni/m.-lazzarato-il-governo-dell2019uomo-indebitato.

Economia di mercato/Lazzarato

Maurizio Lazzarato – La fabbrica dell’uomo indebitato. Saggio sulla condizione neoliberista – Derive Approdi (2012)

Da quando e’ scoppiata, la «crisi dei debiti sovrani» fornisce uno spettacolo esilarante del proprio funzionamento.
Le regole economiche di «razionalita’» che i «mercati», le agenzie di rating e gli esperti impongono agli Stati per uscire dalla crisi del debito pubblico sono le stesse che hanno prodotto le crisi del debito privato (d’altra parte all’origine della prima).
Le banche, i fondi pensione e gli investitori istituzionali esigono dagli Stati il riordino dei bilanci pubblici, quando ancora detengono miliardi di titoli spazzatura, che sono il risultato di una politica di sostituzione di salari e reddito con un sistema di credito.
Le agenzie di rating, dopo aver dato un giudizio di triplice A a titoli che oggi non valgono piu’ niente […] hanno la pretesa, contro qualunque buon senso, di detenere il giusto giudizio e la buona misura economica.
Gli esperti (professori di economia, consulenti, banchieri, funzionari di Stato ecc.) – la cui cecita’ sui disastri che la presunta autoregolazione dei mercati e della concorrenza ha prodotto sulla societa’ e sul pianeta, e’ direttamente proporzionale alla loro servitu’ intellettuale – sono stati catapultati dentro governi «tecnici», che ricordano irresistibilmente i «comitati d’affari della borghesia»
Piu’ che di «governi tecnici» si tratta di «tecniche di governo» autoritarie e repressive che segnano una rottura persino con il «liberalismo» classico.
Ma al colmo del ridicolo stanno probabilmente i media.
L’«informazione» dei telegiornali e i talk-show ci spiegano che «la crisi e’ colpa vostra, perche’ andate troppo presto in pensione, perche’ spendete troppo in cure mediche, perche’ non lavorate cosi’ a lungo e cosi’ bene come si dovrebbe, perche’ non siete abbastanza flessibili, perche’ consumate troppo. Insomma, avete la colpa di vivere ben al di sopra dei vostri mezzi».
La pubblicita’, invece, che viene regolarmente a chiudere il becco ai discorsi colpevolizzanti di economisti, esperti, giornalisti e uomini politici, afferma esattamente il contrario: «Siete del tutto
innocenti, non avete alcuna responsabilita’! Nessun
errore e nessuna colpa macchia la vostra anima. Tutti, senza eccezione, meritate i paradisi della nostra merce.
E’ un vostro dovere consumare in modo compulsivo»

Info:
https://www.deriveapprodi.com/prodotto/la-fabbrica-delluomo-indebitato/
https://www.doppiozero.com/materiali/contemporanea/maurizio-lazzarato-la-fabbrica-dell%E2%80%99uomo-indebitato
https://www.perunaltracitta.org/2015/06/06/la-fabbrica-delluomo-indebitato/