Una delle maniere principali con cui si puo’ «arraffare ricchezza» rimane comunque la corruzione.
Nei paesi meno sviluppati, la corruzione puo’ assumere la forma di una busta di carta gonfia di banconote. Ma la corruzione «all’americana» e’ diventata molto piu’ sofisticata, e passa attraverso l’approvazione di leggi che garantiscono per esempio commissioni esagerate alle compagnie che vendono beni o servizi ai governi (per i settori della difesa militare e della sanita’) o rimborsi inferiori al dovuto per l’uso di risorse naturali che di diritto appartengono alla comunita’ (da parte delle industrie petrolifere e minerarie, o anche del legname che cresce sul suolo pubblico) […]
La globalizzazione danneggia i cittadini americani anche in altri modi, sottraendo cioe’ entrate fiscali al paese […]
La globalizzazione ha dato modo alle grandi compagnie di mettere i paesi l’uno contro l’altro, persuadendo i governi che, se non avessero ridotto le aliquote societarie, loro si sarebbero spostate all’estero […]
Dopo aver ottenuto la possibilita’ di pagare meno tasse in un paese, si rivolgono agli altri, dichiarando che, se non abbasseranno le loro, sposteranno le attivita’.
Non sorprende che le grandi compagnie siano entusiaste di questa gara al ribasso.
L’idea che l’America dovesse ridurre le aliquote societarie per competere con gli altri paesi nasce dai repubblicani, che nel 2017 le tagliarono dal 35 al 21 per cento, come era gia’ stato fatto quando, nel 2001 e nel 2003, furono abbassate le tasse sui redditi da capitale e sui dividendi.
Info:
https://www.lacittafutura.it/economia-e-lavoro/capitalismo-progressista-un-ossimoro
https://www.italypost.it/popolo-potere-profitti-joseph-stiglitz/
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/06/15/neoliberismo-stiglitz-per-superarlo-serve-un-capitalismo-progressista-che-recida-legami-tra-potere-economico-e-politica/5257897/