Finanziarizzazione/Stiglitz

Joseph E, Stiglitz – La grande frattura. La disuguaglianza e i modi per sconfiggerla – Einaudi (2016)

La disuguaglianza che affligge la nostra societa’ – i livelli estremi che ha raggiunto, le forme in cui si manifesta – non e’ inevitabile; non e’ il risultato di leggi inesorabili dell’economia o della fisica; e’ una questione di scelte le quali, a loro volta, dipendono dalla politica.
Abbiamo pagato questa disuguaglianza a caro prezzo, soprattutto nel decennio scorso, con la crisi e le sue conseguenze. Ma e’ un prezzo che continueremo a pagare in futuro – e sara’ sempre piu’ alto – se non riusciremo a modificare le politiche che ci hanno portati fin qui. […]
Tra gli eventi scatenanti che hanno portato a una maggiore disuguaglianza possiamo citare l’inizio della deregulation del settore finanziario e la sempre minore progressivita’ del sistema fiscale.
La deregulation ha portato all’eccessiva finanziarizzazione dell’economia.

Info:
https://www.anobii.com/books/La_grande_frattura/9788806226855/01612546eb4c023d52
https://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2015-05-30/la-disuguaglianza-divide-mondo-103340.shtml?uuid=ABnHMRpD
https://palomarblog.wordpress.com/2016/03/06/stiglitz-la-grande-frattura/

Finanziarizzazione/Mazzucato

Mariana Mazzucato – Il valore di tutto – Laterza (2018)

La crisi finanziaria globale, che e’ iniziata nel 2008 e continuera’ ad avere ripercussioni in tutto il mondo ancora per anni, ha scatenato una miriade di critiche del moderno sistema capitalistico: e’ troppo “speculativo”; ricompensa i “cercatori di rendite” anziché i “creatori di ricchezza”; e ha consentito la rapida crescita della finanza, permettendo che gli scambi speculativi di attivita’ finanziarie fossero retribuiti piu’ degli investimenti che portano a nuove attivita’ reali e alla creazione di posti di lavoro.
I dibattiti su una crescita non sostenibile sono diventati piu’ forti, con preoccupazioni non solo sul tasso di crescita ma anche sulla sua direzione.
Una riforma seria di questo sistema “disfunzionale” include una varieta’ di rimedi, come rendere il settore finanziario piu’ concentrato su investimenti a lungo termine; cambiare la struttura di governo delle imprese in modo che esse siano meno attente al prezzo delle azioni e ai risultati trimestrali; tassare piu’ pesantemente veloci operazioni speculative; limitare gli eccessi nelle retribuzioni degli alti dirigenti.

Info:
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858127841
https://www.anobii.com/books/Il_valore_di_tutto/9788858127841/01dd6d24ba48fe41d4
https://www.pandorarivista.it/articoli/valore-di-tutto-mariana-mazzucato/

Finanziarizzazione/Chang

Ha-Joon Chang – Economia. Istruzioni per l’uso – il Saggiatore (2016)

Negli ultimi vent’anni, la proliferazione di strumenti finanziari di vario tipo, in grado di generare alti profitti in poco tempo, ha reso gli azionisti ancora piu’ impazienti. Per esempio, in Gran Bretagna la durata media della detenzione di azioni, gia’ passata dai cinque anni della meta’ degli anni sessanta ai due degli ottanta, e’ crollata a circa 7,5 mesi alla fine del 2007 […]
La conseguenza e’ stata la nascita di «alleanze scellerate» tra i manager professionisti e la crescente schiera di azionisti con visione di breve termine, uniti dallo slogan «massimizzare il valore per gli azionisti»
Il patto prevedeva salari astronomici ai dirigenti in cambio, appunto, di profitti massimi nel breve termine, anche a spese della qualita’ del prodotto e del benessere dei dipendenti, e la distribuzione agli azionisti della maggiore percentuale possibile di tali utili, sotto forma di dividendi e operazioni di buy-back (riacquisto delle proprie azioni da parte della societa’ per sostenerne il prezzo) […]
In genere queste pratiche lasciano all’azienda poche risorse per investire in attrezzature, ricerca e sviluppo e formazione, riducendone la produttivita’ di lungo termine e quindi la competitivita’.

Info:
http://giustiziaintergenerazionale.it/tag/ha-joon-chang/
http://temi.repubblica.it/micromega-online/critica-dell%E2%80%99espertocrazia-economica/?printpage=undefined

Finanziarizzazione/Arrighi

Giovanni Arrighi – Il lungo XX secolo. Denaro, potere e le origini del nostro tempo – il Saggiatore (2014)

L’espansione finanziaria non e’ che la modalita’ con cui l’accumulazione capitalistica si trasforma quando l’aumento della produzione di beni non e’ piu’ sufficiente a sostenere i profitti dei paesi al centro del sistema mondiale.
L’espansione finanziaria porta inevitabilmente alla crisi perche’ non puo’ sostenere un processo di accumulazione duraturo; le lezioni della storia insegnano che con la crisi finanziaria crolla l’intera organizzazione economica e politica di un particolare ciclo di sviluppo del capitalismo.

Info:
https://www.anobii.com/books/Il_lungo_XX_secolo/9788842819035/01360d7a251c1223be
https://www.pandorarivista.it/articoli/egemonia-storia-capitalismo-recensione-a-il-lungo-xx-secolo-di-giovanni-arrighi/
http://tempofertile.blogspot.com/2015/03/giovanni-arrighi-il-lungo-xx-secolo.html

Finanziarizzazione/Mazzucato

Mariana Mazzucato – Il valore di tutto – Laterza (2018)

Sembra che alle banche commerciali sia stata a tutti gli effetti concessa una licenza per stampare moneta, grazie alla loro abilita’ di creare denaro nel processo di prestito, e di prestarlo a tassi di interesse più elevati di quelli che pagano per prenderlo a prestito.
Ma il prestito rimane una fonte rischiosa di profitto, se quelli a cui si presta non restituiscono il denaro. E poiche’ le banche possono dare in prestito solo se le famiglie o le imprese desiderano prendere a prestito, e’ una fonte di profitto estremamente prociclica, che sale e scende assieme al livello delle attivita’ d’investimento.
Percio’, sin dal principio, i banchieri commerciali hanno cercato di fare di piu’ con il denaro che creavano – e con gli ulteriori fondi che ricevono dai depositanti – oltre a prestarlo ad eventuali mutuatari. Hanno adocchiato il redditizio mondo dei mercati finanziari – la compravendita di azioni e obbligazioni, per conto dei clienti e per proprio conto – come una fonte ulteriore di profitto.

Info:
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858127841
https://www.anobii.com/books/Il_valore_di_tutto/9788858127841/01dd6d24ba48fe41d4
https://www.pandorarivista.it/articoli/valore-di-tutto-mariana-mazzucato/

Finanziarizzazione/Harvey

David Harvey – Breve storia del neoliberismo – il Saggiatore (2007)

L’orientamento delle grandi aziende divenne sempre piu’ finanziario, anche quando, come nel settore automobilistico, erano impegnate nella produzione.
Dal 1980 circa non e’ stato infrequente che le societa’ registrassero perdite nella produzione che venivano compensate da profitti provenienti da operazioni finanziarie (di ogni tipo, da operazioni di credito e assicurative a speculazioni in valuta volatile e mercati di futures).
Le fusioni tra settori diversi accorparono produzione, attivita’ commerciali, proprieta’ immobiliari e interessi finanziari, creando nuovi sistemi per produrre conglomerati diversificati.

Info:
https://www.anobii.com/books/Breve_storia_del_neoliberismo/9788842813767/018355f59cc01714a4
https://www.sinistrainrete.info/neoliberismo/12763-jason-hickel-breve-storia-del-neoliberismo-con-alcuni-antidoti.html

Finanziarizzazione/Mazzucato

Mariana Mazzucato – Il valore di tutto – Laterza (2018)

Il prezzo e’ diventato l’indicatore del valore: se una merce e’ comprata e venduta sul mercato, deve avere un valore.
Cosi’, invece di una teoria del valore che determina il prezzo, abbiamo una teoria del prezzo che determina il valore […] L’idea che il prezzo determini il valore e che i mercati siano i più bravi a determinare i prezzi ha ogni specie di nefaste conseguenze.
Per riassumere, ve ne sono quattro principali.
Primo, questa teoria incoraggia coloro che estraggono valore nella finanza e in altri settori dell’economia […]
Nell’attuale modo di pensare, il trading finanziario, i prestiti rapaci, le bolle dei prezzi immobiliari aggiungono tutti valore per definizione, perche’ il prezzo determina il valore: se c’e’ un affare da concludere, c’e’ valore […]
Il pensiero che il valore e’ eguale al prezzo incoraggia le societa’ a mettere al primo posto i mercati finanziari e gli azionisti, e dare il minimo possibile agli altri portatori di interessi.
Si ignora cosi’ la realta’ della creazione di valore – come processo collettivo […]
Secondo, il convenzionale discorso svaluta e impaurisce gli effettivi e i potenziali creatori di valore che sono fuori dal settore privato. Non e’ facile sentirsi bene quando ti viene costantemente detto che sei spazzatura e/o parte del problema. Questa e’ spesso la situazione per la gente che lavora nel settore pubblico, siano infermiere, impiegati o insegnanti […]
Terzo, questo racconto del mercato confonde i politici.
In generale, i politici di tutte gli schieramenti vogliono aiutare le loro comunita’ e il loro paese, e pensano che il modo di farlo e’ di avere maggior fiducia nei meccanismi del mercato, riducendo la politica solo a una questione di rabberciamenti marginali.
La cosa importante e’ di essere considerato progressista, ma anche “business-friendly”, favorevole all’impresa […] Non avendo una chiara visione del processo collettivo della creazione di valore, il settore pubblico viene cosi’ “catturato” – incantato da storie sulla creazione di ricchezza che hanno portato a politiche fiscali regressive che aumentano l’ineguaglianza […]
Quarto e ultimo punto, la confusione tra profitti e rendite e’ evidente nei modi in cui misuriamo la crescita stessa: il PIL. Infatti, e’ qui che il confine della produzione viene a perseguitarci di nuovo: se qualsiasi cosa che ha un prezzo e’ valore, allora la contabilita’ nazionale, per il modo in cui e’ calcolata, non sara’ capace di distinguere la creazione di valore dalla estrazione di valore e dunque politiche che hanno per obiettivo la prima possono semplicemente portare alla seconda. Questo e’ vero non solo per l’ambiente, dove porre rimedio all’inquinamento aumentera’ certamente il PIL (per il pagamento dei servizi di pulizia), mentre un ambiente piu’ pulito non lo farebbe necessariamente (in realta’, se porta a produrre meno cose, potrebbe diminuire il PIL), ma anche, come abbiamo visto, per il mondo della finanza.

Info:
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858127841
https://www.anobii.com/books/Il_valore_di_tutto/9788858127841/01dd6d24ba48fe41d4
https://www.pandorarivista.it/articoli/valore-di-tutto-mariana-mazzucato/

Finanziarizzazione/Mazzucato

Mariama Mazzucato – Il valore di tutto – Laterza (2018)

Mentre Samuel Palmisano (presidente di IBM dal 2000 al 2011, e amministratore delegato dal 2002 al 2011) affermo’ che l’obiettivo principale di IBM era di raddoppiare gli utili nei successivi cinque anni, mezzo secolo prima, nel 1968, Tom Watson Jr (presidente di IBM dal 1952 al 1971) aveva affermato che le tre priorità di IBM erano 1) la considerazione per i singoli impiegati; 2) l’impegno al servizio della clientela; 3) raggiungere l’eccellenza.
Anche se si tratta di aneddoti, le due dichiarazioni da parte di due diversi amministratori delegati di IBM in due tempi differenti dimostrano come le priorita’ siano cambiate.

Info:
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858127841
https://www.anobii.com/books/Il_valore_di_tutto/9788858127841/01dd6d24ba48fe41d4
https://www.pandorarivista.it/articoli/valore-di-tutto-mariana-mazzucato/

Finanziarizzazione/Arrighi

Giovanni Arrighi – Il lungo XX secolo. Denaro, potere e le origini del nostro tempo – il Saggiatore (2014)

L’espansione finanziaria non e’ che la modalita’ con cui l’accumulazione capitalistica si trasforma quando l’aumento della produzione di beni non e’ piu’ sufficiente a sostenere i profitti dei paesi al centro del sistema mondiale.
L’espansione finanziaria porta inevitabilmente alla crisi perche’ non puo’ sostenere un processo di accumulazione duraturo; le lezioni della storia insegnano che con la crisi finanziaria crolla l’intera organizzazione economica e politica di un particolare ciclo di sviluppo del capitalismo.

Info:
https://www.anobii.com/books/Il_lungo_XX_secolo/9788842819035/01360d7a251c1223be
https://www.pandorarivista.it/articoli/egemonia-storia-capitalismo-recensione-a-il-lungo-xx-secolo-di-giovanni-arrighi/
http://tempofertile.blogspot.com/2015/03/giovanni-arrighi-il-lungo-xx-secolo.html

Finanziarizzazione/Crouch

Colin Crouch – Il potere dei giganti – Laterza (2014)

Uno dei principali problemi di qualsiasi iniziativa economica e’ l’incertezza: il rischio che un imprevisto mandi all’aria il business plan.
Ma a questo problema il mercato ha trovato una soluzione: per molte forme di incertezza e’ possibile stimare la probabilita’ che si verifichi il peggio. Una volta trasformata in rischio calcolabile, l’incertezza puo’ essere misurata in termini monetari. In tal modo e’ possibile determinare il valore del rischio che si corre.
E’ questo il principio di fondo delle assicurazioni.
I rischi, cosi’ ridefiniti, possono essere acquistati e venduti. […]
Le banche costruirono pacchetti di rischi estremamente diversificati, miscelando (in proporzioni non specificate) prestiti a rischio zero con mutui privi di garanzie adeguate: gli acquirenti di questi pacchetti non erano molto interessati al loro contenuto, ma solo alle filiere di opinioni basate su altre filiere di opinioni che, procedendo a ritroso all’infinito,  determinavano i  prezzi sui mercati secondari.
In questo sistema, il guadagno dipende dalla velocita’ delle transazioni. Ogni volta che si vende un rischio a un prezzo anche solo leggermente superiore a quello di acquisto, si ricava un profitto; se con lo stesso metodo si acquista un altro rischio rivendendolo altrettanto alla svelta, si guadagna altro denaro.

Info:
http://tempofertile.blogspot.com/2013/09/colin-crouch-il-potere-dei-giganti.html
https://tramedoro.eu/?p=2447
https:/www.pandorarivista.it/articoli/disuguaglianze-intervista-colin-crouch/