Populismo/Calenda

Carlo Calenda – Orizzonti selvaggi. Capire la paura e ritrovare il coraggio – Feltrinelli (2018)

Il meccanismo del voto identitario, bollato superficialmente come voto di protesta, che prevale in larga parte dell’Occidente, ha un’altra conseguenza: tende a ignorare i risultati concreti conseguiti dai governi.
Un governo che ottiene risultati ma appare sconnesso dalle paure dei cittadini e’ destinato a perdere.
Viceversa un governo manifestamente incapace composto da persone in cui i cittadini si identificano ha comunque una forte capacita’ di mantenimento del consenso.
Il meccanismo psicologico e’ evidente: se ho scelto una persona che in qualche modo mi somiglia, e’ piu’ difficile ammetterne l’insuccesso e piu’ semplice ritenerlo vittima di oscuri complotti delle elite o di condizioni di contesto proibitive.

Info:
https://formiche.net/2018/11/orizzonti-selvaggi-recensione-al-libro-carlo-calenda/
https://www.anobii.com/books/Orizzonti_selvaggi/9788807173509/01492fb65e34e746eb

Populismo/Boeri

Tito Boeri – Populismo e stato sociale – Laterza (2017)

[Il populismo] considera la societa’ come composta da due gruppi omogenei, da due blocchi monolitici, tra di loro contrapposti: da una parte il popolo, dall’altra l’elite corrotta (declinata al singolare).
Il pregio di questa definizione e’ che mette in luce come il peggior nemico del populismo sia “tutto cio’ che sta nel mezzo” i cosiddetti corpi intermedi della societa’ civile: dall’associazionismo ai partiti, dalle rappresentanze di interessi (a partire dai sindacati) alle istituzioni di garanzia, dalle autorita’ indipendenti di controllo ai dirigenti indipendenti di amministrazioni pubbliche.
La democrazia dei populisti e’ la democrazia diretta che assegna un potere assoluto alla maggioranza, trasformandosi paradossalmente nella dittatura della maggioranza.

Info:
https://www.ilfoglio.it/economia/2017/07/04/news/populismo-e-stato-sociale-142828/
https://www.anobii.com/books/Populismo_e_stato_sociale/9788858129647/01147533c377354a4d
https://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2017-05-30/perche-populismo-minaccia-anche-stato-sociale-195141.shtml?uuid=AEz9euVB

Populismo/Feltri

Stefano Feltri – Populismo sovrano – Einaudi (2018)

Quello che davvero accomuna tutti i populisti e’ «una visione moralistica della politica, un modo di percepire il mondo olistico che oppone un popolo moralmente puro e completamente unificato – ma, direi, fondamentalmente immaginario – a elite ritenute corrotte o in qualche altro modo moralmente inferiori» […]
L’anti-elitismo e’ presente in tante tradizioni culturali, ma la velleita’ di parlare a nome del popolo nella sua totalita’, senza riconoscervi differenze di classe, di sesso, di religione, cultura e neppure di appartenenza territoriale e’ propria soltanto di questi movimenti populisti.
Se Occupy Wall Street rivendicava di essere il movimento del «99 per cento» contro l’1 per cento dei super ricchi, i populisti […] trasmettono come messaggio implicito «noi siamo il cento per cento», parliamo a nome di tutti.

Info:
https://www.corriere.it/cultura/18_aprile_12/stefano-feltri-populismo-sovrano-einaudi-bf94cf06-3e62-11e8-aea7-b22f62e05f02.shtml
https://www.letture.org/populismo-sovrano-stefano-feltri/
https://www.lavoce.info/archives/52126/cosa-unisce-populismi-destra-sinistra/

Populismo/Müller

Jean-Werner Müller – Cos’e’ il populismo – Universita’ Bocconi (2017)

1. Il populismo non e’ né la parte autentica della moderna politica democratica né una specie di patologia causata da cittadini irrazionali.
E’ l’ombra permanente della politica rappresentativa.
Esiste sempre la possibilita’ che un soggetto parli in nome del «popolo vero» per contestare le elite potenti. Nell’antica Atene il populismo non esisteva; forse la demagogia, ma non il populismo, che e’ invece presente unicamente nei sistemi rappresentativi.
I populisti non si oppongono al principio della rappresentanza politica; insistono soltanto di essere gli unici rappresentanti legittimi.
2. Non tutti coloro che criticano le elite sono populisti. Oltre a essere antielitari, i populisti sono antipluralisti. Sostengono di essere gli unici a poter rappresentare il popolo. Tutti gli altri candidati politici sono essenzialmente illegittimi, e chi non sostiene i populisti non fa veramente parte del popolo. Quando sono all’opposizione, i populisti insisteranno inevitabilmente nel bollare le elite come immorali, mentre il popolo e’ un’entita’ morale e omogenea che non puo’ sbagliare.
3. Spesso puo’ sembrare che i populisti pretendano di rappresentare il bene comune come desiderato dal popolo. A un piu’ attento esame, si scopre che cioì che importa ai populisti non e’ tanto il prodotto di un reale processo di formazione della volonta’ o di un bene comune comprensibile a chiunque provvisto di buonsenso, quanto piuttosto una rappresentazione simbolica del «popolo vero» da cui e’ poi dedotta la politica corretta. Cio’ rende la posizione politica di un populista immune alla contestazione empirica.
I populisti possono sempre opporre il «popolo vero» o la «maggioranza silenziosa» ai rappresentanti eletti e al risultato ufficiale di un voto.
4. Anche se spesso i populisti pretendono referendum, questi non sono destinati ad avviare processi aperti di formazione democratica della volonta’ tra i cittadini. I populisti vogliono semplicemente essere confermati in quella che hanno gia’ stabilito come la volonta’ del popolo vero.
Il populismo non apre la strada a una maggiore partecipazione alla politica.
5. I populisti possono governare, ed e’ probabile che lo facciano in linea con la loro adesione di fondo all’idea di essere gli unici rappresentanti del popolo.
Concretamente, si impegneranno nelle pratiche volte a occupare lo Stato, al clientelismo di massa e alla corruzione, oltre che alla soppressione di qualunque cosa che assomigli a una societa’ civile critica.
Queste azioni trovano un’esplicita giustificazione morale nell’immaginario politico populista, dunque possono essere dichiarate apertamente. I populisti possono anche scrivere costituzioni, che saranno di parte o «esclusive», destinate a mantenerli al potere al fine di perpetuare una presunta volonta’ popolare originale e autentica. Con ogni probabilita’, prima o poi essi sono destinati a provocare un serio conflitto costituzionale.
6. I populisti dovrebbero essere criticati per quello che sono, ossia un pericolo reale per la democrazia (e non solo per il «liberalismo»).
Ma cio’ non significa che non li si debba coinvolgere nel dibattito politico. Parlare con i populisti non equivale a esprimersi come loro. E’ possibile prendere seriamente in considerazione i problemi che essi evidenziano senza accettare il loro modo di dipingerli.

Info:
https://giornatedilettura.wordpress.com/2018/04/12/che-cose-il-populismo-la-risposta-di-jan-werner-muller-recensione-di-vittorio-panicara/
https://www.anobii.com/books/Cos%27%C3%A8_il_populismo/9788883502620/016bf048de71cc1e17

Populismo/Müller

Jean-Werner Müller – Cos’e’ il populismo? – Universita’ Bocconi (2017)

I populisti sono sempre stati anche i fedeli portavoce del popolo vero e hanno elaborato i termini del contratto.
Tuttavia, il punto e’ che il mandato imperativo non e’ stato affatto conferito dal popolo; le sue istruzioni apparentemente dettagliate si basano su un’interpretazione dei politici populisti […] Facendo finta che una tale volonta’ esista si indebolisce la responsabilita’ democratica.
I populisti possono sempre tornare a rivolgersi al popolo e dire: «Abbiamo realizzato esattamente quanto volevate, ci avete autorizzato; se qualcosa va storto, non e’ colpa nostra».
Al contrario, un libero mandato, a differenza di quello imperativo, fa gravare sui rappresentanti l’onere di giustificare il modo in cui hanno fatto uso del loro giudizio politico, non appena si ripresenta il momento delle elezioni – ovvero, il momento di rispondere del proprio operato […]
In breve, il problema non è mai la capacità imperfetta del populista di rappresentare la volonta’ del popolo; piuttosto, sono sempre le istituzioni che in qualche modo producono i risultati sbagliati. Insomma, anche se queste sembrano veramente democratiche, deve esserci qualcosa dietro le quinte che consente alle elite corrotte di continuare a tradire il popolo.
Le teorie della cospirazione non sono percio’ una aggiunta curiosa alla retorica populista; sono radicate e sfociano proprio dalla logica del populismo stesso.

Info:
https://giornatedilettura.wordpress.com/2018/04/12/che-cose-il-populismo-la-risposta-di-jan-werner-muller-recensione-di-vittorio-panicara/
https://www.anobii.com/books/Cos%27%C3%A8_il_populismo/9788883502620/016bf048de71cc1e17