Green New Deal/Mancuso

Fitopolis, la città vivente – Stefano Mancuso – Laterza (2023)

In una manciata di anni, se paragonati alla vita della Terra, la specie umana e’ diventata una forza tellurica in grado di mutarne la storia.
L’avanzata della nostra specie e le sue attivita’ negli ultimi 10.000 anni hanno cambiato il metabolismo energetico del pianeta con una forza paragonabile soltanto alla colonizzazione della Terra da parte delle piante.
Gli esiti di questa rivoluzione sono al momento del tutto al di fuori delle nostre possibilita’ di previsione. La verita’ e’ che, sebbene anche il solo banale buon senso suggerisca di evitare eccessivi danni ai nostri ecosistemi, non sappiamo cosa fare per limitare il nostro impatto sul pianeta senza rallentare la crescita economica; e il fatto che sembriamo incapaci di porre un freno anche al piu’ insignificante dei consumi non pare il viatico migliore per un futuro felice.
In ogni modo, nulla si potra’ ottenere senza innovazione non solo tecnologica, ma soprattutto sociale. Abbiamo bisogno di innovare immaginando forme di governo globali che siano in grado di ridurre al minimo il consumo dei beni comuni prima che ci si avvicini a soglie critiche, le quali una volta varcate non potranno piu’ essere recuperate o lo potranno soltanto a costo di grandi sacrifici.
Escogitare un modo per realizzare tutto questo sia nella sfera sociale sia in quella tecnologica e’ la sfida del nostro futuro. Quali che siano le soluzioni che immagineremo, di una cosa possiamo essere certi: perche’ esse funzionino, dovranno avere un impatto fondamentale sul modo in cui operano le nostre citta’. Sono le citta’, infatti, il luogo della nostra aggressione all’ambiente, nonostante occupino soltanto una esigua porzione della superficie terrestre […]
Se vogliamo avere un’idea strettamente quantitativa dell’impatto delle citta’, le descrizioni non bastano piu’ e dobbiamo rivolgerci ai numeri. E i dati ci dicono che oltre il 70% del consumo mondiale di energia e il 75% del consumo di risorse naturali sono a carico delle citta’. Cosi’ come lo e’ l’emissione di circa il 75% della CO2 e la produzione del 70% di rifiuti.
Uno studio del 20211 sulle emissioni di gas serra da parte di 167 citta’ distribuite su tutto il pianeta ha dimostrato che 25 megalopoli da sole sono responsabili per la produzione del 52% delle emissioni di gas serra. Le citta’ asiatiche emettono la maggior parte dei gas a effetto serra e la maggior parte delle citta’ dei paesi sviluppati produce emissioni di gas serra pro capite significativamente piu’ elevate rispetto a quelle dei paesi in via di sviluppo.
L’energia consumata dagli edifici di qualunque tipo (residenziali, istituzionali, commerciali o industriali) contribuisce con una produzione di gas serra tra il 60% e l’80% alle emissioni totali nelle citta’ nordamericane ed europee, mentre in un terzo delle citta’ oltre il 30% delle emissioni totali deriva dal trasporto su strada.

Info:
https://www.laterza.it/wp-content/uploads/recensioni/mancuso_corsera.pdf
https://www.laterza.it/wp-content/uploads/recensioni/Robinson_mancuso_19nov23.pdf

https://www.laterza.it/wp-content/uploads/recensioni/mancuso_avvenire.pdf
https://www.pandorarivista.it/articoli/fitopolis-la-citta-vivente-di-stefano-mancuso/
https://maremosso.lafeltrinelli.it/recensioni/fitopolis-la-citta-vivente-stefano-mancuso-libro

Economia di mercato/Rodhes

Carl Rodhes – Capitalismo Woke. Come la moralita’ aziendale minaccia la democrazia – Fazi (2023)

L’AD di nuova generazione deve essere un difensore degli stakeholder e non solo degli azionisti.
Cioe’, oggi gli amministratori delegati devono scendere in campo non solo per gli azionisti, ma anche per i dipendenti, i clienti, i partner, la comunita’, l’ambiente, le scuole e per tutti. Per tutto quello che e’ una componente fondamentale del loro ecosistema.
Cio’ che emerge […] e’ l’idea che gli amministratori delegati, in quanto membri ricchi e potenti della societa’, abbiano sia il diritto che la responsabilita’ morale di rappresentare i loro diversi stakeholder nelle questioni politiche.
Questi dirigenti si pongono nella posizione autocontraddittoria di essere dei rappresentanti democratici non eletti, la cui autorita’ politica e’ giustificata esclusivamente dal loro potere economico.
Tutto questo denota l’evoluzione contemporanea di cosa significhi essere a capo di un’azienda.
La narrazione che viene fatta e’ che gli amministratori delegati stanno emergendo per offrire quella leadership pubblica forte di cui, nell’incertezza dell’epoca attuale, si sente notevolmente la mancanza.
Ovviamente il rischio e’ che, anziche’ cercare di risolvere i fallimenti della democrazia, l’attivismo degli AD rifletta una tendenza che conduce all’instaurazione di una nuova plutocrazia aziendale.

Info:
https://www.micromega.net/capitalismo-woke/
https://maremosso.lafeltrinelli.it/interviste/capitalismo-woke-libro-carl-rhodes
https://www.centromachiavelli.com/2023/12/23/capitalismo-woke-recensione
https://www.lafionda.org/2023/11/24/capitalismo-woke/
https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/12/26/capitalismo-woke-guardiamoci-bene-dalle-cause-che-trasformano-la-moralita-in-profitto/7391473/
https://www.corriere.it/economia/opinioni/23_febbraio_27/risveglio-capitalismo-filosofia-woke-che-addormenta-utili-521a9a10-b698-11ed-9695-a3af2d07bb2a.shtml
https://www.corriere.it/economia/opinioni/23_febbraio_27/risveglio-capitalismo-filosofia-woke-che-addormenta-utili-521a9a10-b698-11ed-9695-a3af2d07bb2a.shtml

Green New Deal/Shafik

Minouche Shafik – Quello che ci unisce. Un nuovo contratto sociale per il XXI secolo – Mondadori (2021)

Allo stato attuale, in tutto il mondo gli Stati erogano sovvenzioni che incoraggiano attivamente lo sfruttamento dell’ambiente per l’agricoltura, l’uso dell’acqua, la pesca e i combustibili fossili, sovvenzioni che ammontano a 4000-6000 miliardi di dollari l’anno […]
L’attuale spesa pubblica e privata per la conservazione dell’ambiente si aggira sui 91 miliardi di dollari, meno dello 0,02 per cento di quanto viene speso in sovvenzioni per danneggiarlo.
Se aumentassimo 50 volte la spesa per la conservazione, resterebbe comunque a disposizione il 99 per cento dei risparmi realizzabili abolendo le sovvenzioni e potremmo destinarlo ad altri usi […]
Per valutare le cose correttamente, bisogna anche tenere conto di tutti i servizi forniti dalla natura. Consideriamo il contributo delle balene. Sono animali fantastici e chiaramente svolgono un ruolo importante nell’ecosistema marino, ma catturano anche un’enorme quantità di anidride carbonica. Esaminando la questione sotto questo profilo, il Fondo monetario internazionale stima che ogni balena vivente fornisca servizi ecosistemici per un valore di 2 milioni di dollari (e l’attivita’ di un elefante nella foresta vale 1,76 milioni di dollari). Il ripristino della popolazione globale di questi cetacei permetterebbe di assorbire lo stesso quantitativo di anidride carbonica catturato da 2 miliardi di alberi.
La natura e’ la migliore tecnologia di assorbimento di CO2 al mondo e, se includeremo nei nostri calcoli i servizi che fornisce, effettueremo investimenti migliori

Info:
https://www.avvenire.it/economiacivile/pagine/shafik-diseguaglianze-e-parita-di-genere
https://www.libreriavolare.it/recensioni-libri/saggistica/quello-che-ci-unisce-e-il-mercato-non-basta/