Capitalismo/Bauman

Zigmunt Bauman – Retrotopia – Laterza (2017)

Siamo stati istruiti e addestrati a considerare i negozi come farmacie traboccanti di medicamenti per curare o almeno alleviare ogni malattia e afflizione della nostra vita individuale e collettiva. I negozi e lo shopping acquisiscono pertanto una vera e piena dimensione escatologica.
I supermercati […] sono diventati le nostre cattedrali; e di conseguenza, mi sia consentito di aggiungere, la lista della spesa e’ diventata il nostro breviario, le processioni nei centri commerciali i nostri pellegrinaggi.
Nulla ci emoziona e ci riempie di entusiasmo come acquistare per impulso e scartare oggetti che non ci piacciono piu’ per sostituirli con altri, piu’ invitanti. La pienezza della gioia del consumo equivale alla pienezza della vita. Compro, ergo sono. Comprare o non comprare, questo e’ il problema.
Per i consumatori senza accesso al mercato, i veri poveri di oggi, il non poter acquistare e’ lo stigma odioso e doloroso di una vita incompiuta, la conferma della propria nullita’ e incapacita’.
Non semplicemente l’assenza di ogni piacere, bensi’ l’assenza della dignita’ umana, l’impossibilita’ di dare un senso alla propria vita e, da ultimo, la privazione stessa di umanita’, autostima e rispetto per gli altri.

Info:
https://www.lindiceonline.com/focus/storia/zygmunt-bauman-retrotopia/
http://www.spazioterzomondo.com/2018/04/recensione-zygmunt-bauman-retrotopia-laterza/
https://www.anobii.com/books/Retrotopia/9788858127346/01451cd8783f930df2
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858127346

Capitalismo/Gila

Paolo Gila – Capitalesimo. Il ritorno del feudalesimo nell’economia mondiale – Bollati Boringhieri (2013)

E’ doveroso osservare che, mentre la finanza internazionale e’ cresciuta a dismisura, l’assistenza ai poveri e agli anziani e’ in ritirata.
Lo spazio vuoto viene lasciato a nuovi interpreti dell’aiuto sociale: enti, istituzioni volontarie, filantropi.
E’ il cosiddetto terzo settore, quello del no-profit, ad occuparsi dell’indigenza. È stato definito il mondo della sussidiarieta’: laddove lo stato non arriva piu’ con le proprie forze, ecco che puo’ giungere in soccorso il pompiere volontario, la guardia ecologica, l’assistente di anziani o la bambinaia negli asili nido. Un mondo nuovo, appena regolamentato, ma in forte ascesa. […]
E cosi’ cio’ che fino a qualche anno fa era un diritto per i cittadini (e quindi un dovere per l’amministrazione) oggi si presenta come un’opportunita’ aleatoria, una missione che puo’ o potrebbe essere demandata a istituzioni esterne, dove il pubblico incontra il privato senza per questo pesare sulle casse dello stato.

Info:
http://www.spazioterzomondo.com/2013/04/recensione-paolo-gila-capitalesimo-bollati-boringhieri/
https://www.sololibri.net/Capitalesimo-Paolo-Gila.html

Capitalismo/Srniceck

Nick Srniceck – Inventare il futuro – Produzioni Nero (2018)

Quello che ha differenziato la sinistra dalla destra e’ stato il suo esplicito desiderio di futuro, concepito come un miglioramento della situazione presente in termini materiali, sociali e politici, a differenza della destra le cui forze politiche (con poche notevoli eccezioni) sono sempre state caratterizzate dalla difesa della tradizione e dalla loro natura essenzialmente reazionaria.
Questa situazione si e’ capovolta con l’ascesa del neoliberismo e di figure politiche – come per esempio Margaret Thatcher – molto brave nell’utilizzare efficacemente proprio la retorica della modernizzazione e di conseguenza del futuro. Impadronendosi di questi termini, e piegandoli alla costruzione di un nuovo senso comune egemonico, il neoliberismo ha coniato una visione del futuro che da allora domina la sfera pubblica: il risultato e’ che sollevare la questione del futuro all’interno della sinistra viene oggi considerato sconveniente.[…] Il disagio che la sinistra radicale prova nei confronti della modernita’ tecnologica, assieme all’incapacita’ socialdemocratica di immaginare un mondo alternativo, ha fatto si’ che il tema del futuro sia stato oggi completamente ceduto alla destra.
Quella che una volta era una delle principali qualita’ della sinistra – la capacita’ di suggerire un futuro migliore in grado di scaldare gli animi e scuotere le coscienze – si e’ oggi deteriorata.

Info:
https://www.anobii.com/books/Inventare_il_futuro/9788880560098/01b82e055beaceae9c
http://www.exasilofilangieri.it/presentazione-del-libro-inventare-futuro-un-mondo-senza-lavoro-n-srnicek-williams/

Capitalismo/Mishra

Pankaj Mishra – L’eta’ della rabbia – Mondadori (2018)

Il mondo non ha mai visto un accumulo di ricchezze piu’ grande, né una cosi’ diffusa fuoruscita dalla deprivazione materiale.
I frutti della creativita’ umana – dagli smartphone alla ricostruzione con le cellule staminali – continuano a crescere. Ma questi standard del progresso, ampi e abituali, nascondono quanto e’ squilibrata la distribuzione delle opportunita’: per esempio, tra il 1988 e il 2011 quasi meta’ dell’incremento del reddito mondiale e’ finita nelle tasche del decimo piu’ ricco dell’umanita’ e, anche nei paesi ricchi, continua a crescere il divario delle aspettative di vita a seconda della classe sociale.
In un mondo economicamente stagnante, che a tutti offre un sogno di autonomia individuale ma nessun sogno realizzabile di cambiamento politico, il richiamo del nichilismo attivo non puo’ che crescere.

Info:
http://www.repubblica.it/cultura/2017/09/12/news/intervista_pankaj_mishra_accettura-175293505/
https://www.anobii.com/books/L%27et%C3%A0_della_rabbia/9788804685944/0181573f7e7c72fcc7

Capitalismo/Stiglitz

Joseph E. Stiglitz – La grande frattura. La disuguaglianza e i modi per sconfiggerla – Einaudi (2016)

Ci sono quattro importanti ragioni per cui la disuguaglianza sta soffocando la ripresa.
La piu’ immediata e’ che il ceto medio e’ troppo debole per sostenere i consumi che storicamente hanno guidato la nostra crescita economica […]
In secondo luogo, a causa dell’erosione del ceto medio a partire dagli anni Settanta – un fenomeno interrotto soltanto brevemente nel corso degli anni Novanta –, le persone che ne fanno parte non riescono piu’ a investire nel loro futuro, studiando e facendo studiare i loro figli e avviando imprese o migliorando quelle esistenti.
Terzo, la debolezza del ceto medio limita il gettito fiscale, specie  perché coloro che sono piu’ in alto sono abilissimi quando si tratta di eludere il pagamento delle imposte e ottenere sgravi fiscali dal governo […]
Quarto, la disuguaglianza va di pari passo con piu’ frequenti e piu’ gravi cicli economici di crescita e recessione, il che rende la nostra economia piu’ volatile e vulnerabile.

Info:
https://www.anobii.com/books/La_grande_frattura/9788806226855/01612546eb4c023d52
https://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2015-05-30/la-disuguaglianza-divide-mondo-103340.shtml?uuid=ABnHMRpD
https://palomarblog.wordpress.com/2016/03/06/stiglitz-la-grande-frattura/

Capitalismo/Castronovo

Valerio Castronovo – Le rivoluzioni del capitalismo – Laterza (2007)

Stando alle previsioni della Banca Mondiale, dovremmo assistere, nello spazio di una generazione, all’ascesa dell’Asia in vetta alla classifica in termini di prodotto interno lordo a parita’ di potere d’acquisto, con la Cina al vertice (dinnanzi agli Stati Uniti), il Giappone e altri cinque paesi asiatici nel gruppo di testa (India, Indonesia, Corea del Sud, Thailandia e Taiwan).
E ciò segnerebbe una svolta epocale […] Ma quel che farà pendere il piatto della bilancia a favore dell’Estremo Oriente sara’ senz’altro l’ascesa della Cina.

Info:
https://www.anobii.com/books/Le_rivoluzioni_del_capitalismo/9788842047797/01e9a8dbdfb75d1edf

Economia di mercato/Khanna

Parag Khanna – La rinascita delle citta’ stato. Come governare il mondo al tempo della devolution – Fazi (2017)

E’ di moda parlare del prossimo “collasso del capitalismo” di fronte alle crescenti diseguaglianze e al degrado ambientale. L’idea potrebbe avere un senso, se non fosse che ogni singolo paese del mondo e’ diventato capitalista.
La verita’ e’ che il dibattito non e’ tanto a monte – se dobbiamo avere o meno un’economia di mercato – quanto a valle, all’interno del capitalismo, e riguarda quale modello debba essere considerato superiore, se quello completamente privato, o quello cooperativo, quello statale o, infine, qualche ibrido fra questi.
Tutti i paesi oggi competono nello stesso mercato globale, nel quale cercano il proprio vantaggio comparato attraverso le politiche industriali (sussidi e protezione pubblica per le aziende “di interesse nazionale”), la manipolazione della valuta per facilitare l’export o il rafforzamento del ruolo delle agenzie di credito all’esportazione […] per conquistare posizioni all’estero.

Info:
https://www.ilfoglio.it/una-fogliata-di-libri/2017/12/15/news/recensione-la-rinascita-delle-citta-stato-parag-khanna-una-fogliata-di-libri-169078/
https://eastwest.eu/it/cultura/parag-khanna-intervista-governo-stato-democrazia

Capitalismo/Gila

Paolo Gila – Capitalesimo. Il ritorno del feudalesimo nell’economia mondiale – Bollati Boringhieri (2013)

Questo istituto giuridico e’ piu’ diffuso di quanto non si possa immaginare e viene utilizzato da tutti coloro che vogliono assicurare per se’ e per i propri familiari passaggi di ricchezza senza dover rendere conto a sistemi fiscali nazionali, nella piu’ completa riservatezza.
E’ insieme una formula giuridica moderna e antica. E’ l’arma piu’ potente che il Capitalesimo possa adottare e promuovere all’interno del suo modello, internazionale, tecnologico e finanziario, perche’ consente di poter fruire di una ricchezza senza esserne proprietario, ma godendone tutti i possibili benefici. E senza dovervi pagare sopra ingenti quote di tasse e balzelli in caso di successione.
L’istituto del trust, come e’ immaginabile, viene utilizzato dai grandi proprietari, dai titolari di ricchezze e dai nobili, per tramandare il loro intero patrimonio. Dal Medio Evo i re con le loro corti, i baroni, i conti, i marchesi e dai tempi più recenti i nuovi ricchi, i parvenus del mondo tecnologico e finanziario, trasferiscono ai figli e alle generazioni successive il loro immenso patrimonio con questa semplice tecnica giuridica.
Più che mai attuale, per garantire sopravvivenza ai feudi e ai privilegi che essi consentono. Alla faccia della democrazia e dei suoi orpelli illuministici quali la liberta, la fratellanza e, soprattutto, l’uguaglianza.

Info:
http://www.spazioterzomondo.com/2013/04/recensione-paolo-gila-capitalesimo-bollati-boringhieri/
https://www.sololibri.net/Capitalesimo-Paolo-Gila.html

Capitalismo/Stiglitz

Joseph E. Stiglitz – Invertire la rotta. Disuguaglianza e crescita economica – Laterza (2018)

Ci sono quattro aree in particolare che potrebbero incidere significativamente sull’alto livello di disuguaglianza [dei redditi] oggi esistente.
La prima area e’ quella dei compensi dei dirigenti: sono diventati eccessivi (specialmente negli Stati Uniti) e i meccanismi di remunerazione basati sulle stock options sono difficili da giustificare […]
La seconda area e’ la macroeconomia: sono necessarie politiche capaci di mantenere la stabilita’ economica e la piena occupazione. Un alto tasso di disoccupazione colpisce maggiormente gli strati bassi e medi della distribuzione del reddito. Oggi i lavoratori sono penalizzati da tre fattori: l’alto tasso di disoccupazione, i salari deboli e i tagli ai servizi pubblici, dovuti al fatto che quando l’economia va male scendono anche le entrate dello Stato […] E non c’e’ bisogno di aumentare il debito pubblico in rapporto al Pil: progetti infrastrutturali implementati con intelligenza si ripagherebbero da soli, considerando che l’aumento del reddito (e quindi gli introiti fiscali) compenserebbe ampiamente l’aumento della spesa pubblica […]
La terza area e’ l’istruzione: per combattere la disuguaglianza servono investimenti pubblici in questo campo. Il livello e la qualita’ dell’istruzione sono un fattore determinante per il reddito di un lavoratore […]
La quarta area e’ la tassazione: questi investimenti pubblici tanto necessari potrebbero essere finanziati attraverso una tassazione equa e completa dei redditi da capitale, che contribuirebbe a contrastare ulteriormente l’aumento della disuguaglianza riducendo il rendimento netto sul capitale ed evitando che quei capitalisti che risparmiano buona parte del loro reddito accumulino ricchezza a un ritmo superiore alla crescita dell’economia globale, con conseguente aumento delle disparita’ di ricchezza.

Info:
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858130735
https://www.pandorarivista.it/articoli/stiglitz-invertire-la-rotta/
https://www.laciviltacattolica.it/recensione/invertire-la-rotta-disuguaglianza-e-crescita-economica/

 

Capitalismo/Jacobs

Michael Jacobs, Mariana Mazzucato – Ripensare il capitalismo – Laterza (2017)

I cambiamenti climatici rappresentano una sfida per il capitalismo, sia per le loro conseguenze che per le loro cause. Per mantenere il riscaldamento globale entro i livelli di sicurezza, le emissioni nette dovranno scendere a zero entro la fine di questo secolo.
Considerando la centralita’ del carbonio nelle nostre economie, questo processo si potra’ compiere solo attraverso una trasformazione strutturale profonda: la decarbonizzazione dei sistemi di produzione, distribuzione e consumo.

Info:
https://www.pandorarivista.it/articoli/ripensare-capitalismo-mazzucato-jacobs/
https://www.sinistrainrete.info/neoliberismo/12017-lorenzo-cattani-note-su-ripensare-il-capitalismo-di-m-mazzucato-e-m-jacobs.html
https://www.anobii.com/books/Ripensare_il_capitalismo/9788858127445/0151bee1e81a684e52
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858127445