Capitalismo/Crary

Jonathan Crary – 24/7 Il capitalismo all’assalto del sonno – Rizzoli (2012)

Del tutto inutile ed essenzialmente passivo, con tutte le incalcolabili perdite che comporta nei tempi di produzione, di circolazione e di consumo, il sonno e’ destinato a entrare in netto contrasto con le esigenze di un universo 24 /7. L’enorme quantita’ di tempo che trascorriamo dormendo, affrancati da quella paludosa congerie di bisogni artefatti, rappresenta uno dei grandi atti di oltraggiosa resistenza degli esseri umani alla voracita’ del capitalismo contemporaneo.
Il sonno interrompe risolutamente il furto di tempo che il sistema capitalistico compie ai nostri danni. La maggior parte delle necessita’ apparentemente fondamentali della vita umana – dalla fame alla sete all’impulso sessuale, al bisogno, piu’ recente, di amicizia – sono state riproposte in versioni mercificate o finanziarizzate.
Il sonno pone il problema di un bisogno umano che si puo’ soddisfare solo in un certo intervallo di tempo e non puo’ quindi essere asservito e aggiogato a una macchina per fare profitti, offrendosi cosi’ come un’incongrua eccezione, una vera e propria area di crisi nell’ambito della attuale globalizzazione […] Il sonno rappresenta l’affermazione irrazionale e scandalosa che possono esserci dei limiti alla compatibilita’ degli esseri umani con le forze apparentemente irresistibili della modernizzazione.

Info:
https://www.doppiozero.com/rubriche/3/201510/jonathan-crary-247
http://www.leparoleelecose.it/?p=21278
http://www.donatosperoni.it/2012/01/27/2030-la-tempesta-perfetta-una-proposta-new-global/

Economia di mercato/Reich

Robert B. Reich – Come salvare il capitalismo – Fazi (2015)

Il grande capitale non vuole che si sollevi la cortina fumogena del “libero mercato” perche’ cio’ ne metterebbe a nudo l’influenza sulle regole del gioco capitalista e rivelerebbe le potenziali alleanze che potrebbero controbilanciare questo potere.
Chi detiene le leve economiche e politiche della societa’ preferirebbe che il 90 per cento piu’ basso della popolazione continuasse a occuparsi di battaglie tendenziose sulle dimensioni del governo (o che si infervorasse per questioni di natura non economica come il matrimonio tra membri dello stesso sesso, l’aborto, le armi, la razza, la religione) anziche’ fare fronte comune sui temi economici.
E’ percio’ necessario dissipare questa cortina fumogena.

Info:
https://www.artapartofculture.net/2015/09/24/come-salvare-il-capitalismo-robert-reich-racconta-le-difficili-dinamiche-delleconomia/
https://www.criticaletteraria.org/2015/12/reich-come-salvare-il-capitalismo-fazi.html

Capitalismo/Zizek

Slavoi Zizek – Come un ladro in pieno giorno. Il potere all’epoca della postumanita’ – Ponte alle Grazie (2019)

La chimica nella sua forma scientifica e’ diventata parte di noi: ampi settori delle nostre vite sono caratterizzati dalla gestione delle nostre emozioni attraverso le medicine, dalle pillole per dormire agli antidepressivi fino ai narcotici piu’ pesanti. Non siamo solo controllati da poteri sociali impenetrabili, ma le nostre stesse emozioni vengono «date in appalto» alla sollecitazione chimica.
I compiti di questo intervento chimico sono duplici e contraddittori: usiamo delle medicine per tenere sotto controllo le sollecitazioni esterne (shock, angosce, ecc.), per renderci meno sensibili ad esse, e per generare un’eccitazione artificiale se siamo depressi e privi di desiderio.
Le medicine vengono dunque impiegate per far fronte alle due contrapposte minacce delle nostre vite quotidiane, la sovreccitazione e la depressione, ed e’ fondamentale osservare in che modo l’uso di queste medicine si relazioni con la nostra vita privata e pubblica: nei paesi sviluppati dell’Occidente, le nostre vite pubbliche sono sempre piu’ manchevoli di eccitamento collettivo (ad esempio quello portato da un genuino impegno politico), mentre le medicine sostituiscono questa mancanza con forme di eccitamento privato (o, piuttosto, intimo); operano una sorta di eutanasia sulla vita pubblica ed eccitano artificialmente quella privata.

Info:
http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/unlibroalgiorno/2019/03/16/zizek-e-la-discrezione-non-oppressiva_d6041a60-8893-4969-9332-a8cd1bf07ba9.html
https://ilmanifesto.it/il-gusto-del-paradosso-e-della-liberta/

Capitalismo/Crouch

Colin Crouch – Il potere dei giganti. Perche’ la crisi non ha sconfitto il neoliberismo – Laterza (2014)

E’ impossibile immaginare un’economia in cui i giganti
imprenditoriali non svolgano un ruolo di primo piano e non detengano un potere economico inevitabilmente destinato a tradursi in influenza politica, e dunque e’ difficile pensare che i governi smettano di dedicare particolare attenzione alle loro pressioni.
Cio’ significa che qualsiasi tentativo di utilizzare lo Stato come strumento per frenare o regolare il potere delle grandi imprese procedera’, nel migliore dei casi, al ritmo di “due passi avanti e uno indietro.

Info:
http://tempofertile.blogspot.com/2013/09/colin-crouch-il-potere-dei-giganti.html
https://tramedoro.eu/?p=2447
https:/www.pandorarivista.it/articoli/disuguaglianze-intervista-colin-crouch/

Capitalismo/Gila

Paolo Gila – Capitalesimo – Bollati Boringhieri (2013)

In quest’ultimo ventennio abbiamo assistito alla diffusione di villaggi vacanze su tutto il globo.
La rete dei paesi dei balocchi si e’ estesa a tal punto da diventare un asset economico importante per imprese e amministrazioni del territorio, stimolando anche business affini.
Cosi’ ad esempio, il 14 marzo del 2012 il grande villaggio EuroDisney di Parigi ha festeggiato i suoi primi 20 anni di vita. Un successo commerciale senza precedenti, con 250 milioni di visitatori.
«Con questi numeri, tanto per avere un’idea, EuroDisney non e’ solo la meta turistica piu’ visitata di Francia (battuto il Museo del Louvre e doppiata la Tour Eiffel) ma anche d’Europa»

Info:
http://www.spazioterzomondo.com/2013/04/recensione-paolo-gila-capitalesimo-bollati-boringhieri/
https://www.sololibri.net/Capitalesimo-Paolo-Gila.html

Capitalismo/Gila

Paolo Gila – Capitalesimo – Bollati Boringhieri (2013)

[E’] assodato che queste istituzioni [umanitarie] hanno in molti casi risorse economiche gigantesche, che pesano insieme quanto il Pil di alcune nazioni progredite.
E perche’ non si controllano?
Perche’ non si verifica quanto delle risorse raccolte venga effettivamente impiegato per lo scopo che si prefiggono? Viviamo in una civilta’ che numera e misura ogni cosa, le banche e il fisco fanno le pulci ai piccoli imprenditori come se fossero strani animali, ma nulla si dice e si chiede alle luccicanti Ong.

Info:
https://www.sololibri.net/Capitalesimo-Paolo-Gila.html
http://www.spazioterzomondo.com/2013/04/recensione-paolo-gila-capitalesimo-bollati-boringhieri/

Capitalismo/Jacobs

Michael Jacobs, Mariana Mazzucato – Ripensare il capitalismo – Laterza (2017)

Il crac finanziario del 2008 e’ stato il piu’ grave della storia dopo quello del 1929.
Ma […] da quando la quasi totalita’ dei paesi ha intrapreso la strada della liberalizzazione finanziaria, negli anni Settanta e Ottanta, la frequenza delle crisi bancarie e’ aumentata notevolmente […] a livello mondiale, nel periodo compreso tra il 1970 e il 2007, il Fondo monetario internazionale ha registrato 124 crisi bancarie sistemiche, 208 crisi valutarie e 63 crisi di debito pubblico.
Per il capitalismo moderno, l’instabilita’ non e’ piu’ l’eccezione, ma una caratteristica apparentemente strutturale.

Info:
https://www.pandorarivista.it/articoli/ripensare-capitalismo-mazzucato-jacobs/
https://www.sinistrainrete.info/neoliberismo/12017-lorenzo-cattani-note-su-ripensare-il-capitalismo-di-m-mazzucato-e-m-jacobs.html
https://www.anobii.com/books/Ripensare_il_capitalismo/9788858127445/0151bee1e81a684e52
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858127445

Capitalismo/Braudel

Fernand Braudel – La dinamica del capitalismo – Il Mulino (1987)

Il capitalismo […] nella sua accezione piu’ lata risale all’inizio del ventesimo secolo […] Il termine capitalismo puo’ essere posto sotto controllo, definito e messo al servizio della spiegazione storica solo se situato con precisione tra i due termini che lo sottendono e che gli danno significato: “capitale e capitalista”.
Il “capitale”, realta’ concreta, tangibile, e’ un insieme di mezzi facilmente identificabili, costantemente all’opera; il “capitalista” e’ l’uomo che controlla o cerca di controllare l’immissione del capitale nell’incessante processo di produzione al quale tutte le societa’ sono destinate; il capitalismo e’ in linea di massima (ma solo in linea di massima) il modo in cui e’ gestito, con finalita’ generalmente poco altruistiche, questo gioco di costante immissione.
La parola chiave e’ capitale.
Nelle opere degli economisti essa ha assunto il significato piu’ specifico di “bene capitale” che non designa solo le forme di accumulazione di denaro, ma anche i risultati utilizzati di ogni lavoro compiuto in precedenza: una casa e’ un capitale; il grano ammucchiato nel granaio e’ un capitale; una nave, una strada costituiscono dei capitali.

Info:
http://tempofertile.blogspot.com/2016/09/fernand-braudel-la-dinamica-del.html
https://www.anobii.com/books/La_dinamica_del_capitalismo/9788815020277/0168ecdce387f69672

Capitalismo/Chang

Ha-Joon Chang – Economia. Istruzioni per l’uso – il Saggiatore (2016)

La nostra prosperita’ dipende in tutto e per tutto da un livello avanzato di integrazione economica internazionale.
D’altra parte, pero’, questo non significa che tutte le forme e i gradi di integrazione siano ugualmente desiderabili.
In quali settori e fino a che punto un paese dovrebbe aprirsi all’esterno, quanta integrazione internazionale globale debba perseguire, in quali aree e a quali livelli, dipende dai suoi obiettivi e dalle sue capacita’ di lungo termine: il protezionismo puo’ essere positivo se e’ applicato nel modo giusto per il settore giusto.

Info:
http://giustiziaintergenerazionale.it/tag/ha-joon-chang/
http://temi.repubblica.it/micromega-online/critica-dell%E2%80%99espertocrazia-economica/?printpage=undefined

Capitalismo/Gila

Paolo Gila – Capitalesimo. Il ritorno del feudalesimo nell’economia mondiale – Bollati Boringhieri (2013)

Centri commerciali grandi come paesi, multisala cinematografici per emozionanti visioni tridimensionali, sale bingo dotate di ogni comfort dove giocare e scommettere.
Le cittadelle dello svago e del divertimento, la nuova agora’ del passatempo consumistico, sono la nuova frontiera degli investimenti: un crocevia dove si intrecciano i capitalisti del mattone e quelli dei servizi avanzati. […]
I villaggi turistici sono diventati le chiese laiche del divertimento, aperte ai credenti di ogni razza, fede ed eta’.
Il modello e’ stato copiato e duplicato, tanto che oggi, oltre alle societa’ che gestiscono le reti dei villaggi, esiste anche la florida realta’ delle crociere, una forma mobile del centro turistico, una variante del villaggio, che da stanziale diventa itinerante, un paese della cuccagna in navigazione. Le fortezze recintate per le vacanze spensierate si isolano dal mondo reale, dando maggiore forza all’idea di «utopia concreta e realistica» che realizzano.

Info:
http://www.spazioterzomondo.com/2013/04/recensione-paolo-gila-capitalesimo-bollati-boringhieri/
https://www.sololibri.net/Capitalesimo-Paolo-Gila.html