Stato/Marsili

Lorenzo Marsili, Yanis Varoufakis- Il terzo spazio. Oltre establishment e populismo – Laterza (2017)

Esiste un’errata equivalenza fra abbandono dell’euro e recupero della sovranita’ monetaria.
In presenza di una banca centrale indipendente e, 
nel caso italiano, addirittura in buona parte privata – le quote sono detenute dalle principali banche private –, la politica monetaria non sara’ sovrana, meno che mai democratica, al di la’ del fatto che questa sia una banca nazionale o europea.
Disfare la Banca centrale europea per ricostruirla tale e quale in Italia non servira’ a nulla.
La via per recuperare sovranita’, invece, e’
democratizzare il sistema finanziario.
E si puo’ iniziare a farlo proprio a livello nazionale.
La Banca d’Italia puo’ tornare di proprieta’ pubblica.
Il suo direttore deve essere espressione del Parlamento italiano – con maggioranza qualificata, cosi’ come per le cariche istituzionali piu’ importanti quali i giudici costituzionali – e lo stesso Parlamento deve avere il diritto di esercitare un’influenza sulle politiche portate avanti dalla Banca.
Perche’ non si fa?
Perche’ una classe politica schiacciata sul pensiero unico non vuole.
Ed e’ ri
dicolo sentire tanti attaccare ‘l’Europa’ per le storture della BCE quando non riusciamo ad avere una maggioranza parlamentare nazionale neanche per ben piu’ timide politiche sulla Banca d’Italia.

Info:
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858128282

 

 

Stato/Fana

Marta Fana, Simone Fana – Basta salari da fame – Laterza (2019)

Nel 1981 viene sancito il divorzio tra Banca d’Italia e Ministero del Tesoro.
La Banca d’Italia diventa un organo indipendente, liberato da qualsiasi meccanismo di controllo politico-democratico.
Il nuovo assetto istituzionale esprime una rottura piu’ ampia, che riguarda direttamente il rapporto tra democrazia e capitalismo. Le istituzioni democratiche si liberano dagli intralci del conflitto sociale e divengono mere esecutrici dei dettami “tecnici” delle oligarchie economiche.
A farne le spese sara’ ancora una volta la classe lavoratrice.
L’opera di smantellamento delle conquiste sociali degli anni precedenti viene portata a termine tra il 1983 e il 1984.
La notte del 22 gennaio del 1983 con il primo accordo tra governo, sindacato e industriali si apre il processo di revisione della scala mobile, con la previsione del taglio del 15% del punto di contingenza. Nell’anno seguente il governo presieduto da Bettino Craxi propone un ulteriore taglio della scala mobile.

Info:
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858138878
http://www.leparoleelecose.it/?p=37065
https://www.pandorarivista.it/articoli/basta-salari-da-fame-marta-fana-simone-fana/