L’obiezione contro tale sistema [neoliberista] e’ semplice: accoglierlo significa accettare che non abbiamo alternativa a un regime di eterna accumulazione di capitale e di crescita economica illimitata, incurante delle conseguenze sociali, economiche o politiche.
A sua volta, l’accumulazione illimitata di capitale richiede che il sistema neoliberista dei diritti sia esteso geograficamente, se necessario, attraverso la violenza (come in Cile e in Iraq), le pratiche imperialiste (come quelle del WTO, dell’FMI e della Banca mondiale) o l’accumulazione originaria (come in Cina e in Russia).
In un modo o nell’altro, i diritti inalienabili alla proprieta’ privata e al profitto devono essere universalmente affermati […] Ma i diritti alla proprieta’ privata non sono gli unici che abbiamo a disposizione. Anche la concezione liberale, espressa nella Carta dell’ONU, include diritti come la liberta’ di espressione e di parola, il diritto all’istruzione e alla sicurezza economica, o a organizzarsi in sindacato.
Applicare questi diritti significa sfidare il neoliberismo; rendere primari questi diritti derivati e trasformare in diritti derivati quelli primari alla proprieta’ privata e al profitto costituirebbe una profonda rivoluzione delle pratiche politico-economiche.
Info:
https://www.anobii.com/books/Breve_storia_del_neoliberismo/9788842813767/018355f59cc01714a4
https://www.sinistrainrete.info/neoliberismo/12763-jason-hickel-breve-storia-del-neoliberismo-con-alcuni-antidoti.html