Economia di mercato/Fazi

Thomas Fazi, Guido Iodice – La battaglia contro l’Europa. Come un’eilite ha preso in ostaggio un continente. E come possiamo riprendercelo – Fazi (2016)

E’ altrettanto vero che in molti paesi europei, tra cui l’Italia (e in generale in tutti i paesi avanzati), negli ultimi trent’anni il debito pubblico e’ effettivamente aumentato in maniera molto significativa. Ma questo non e’ dovuto a un aumento della spesa pubblica in questo periodo – come sostengono i fautori dell’austerita’ – quanto all’erosione delle entrate pubbliche, dovuta a una debole crescita economica, alla stagnazione dei salari e soprattutto alla controrivoluzione fiscale degli ultimi trent’anni.
In base alla convinzione – del tutto smentita dai fatti – che tasse piu’ basse stimolino la crescita e finiscano per aumentare le entrate dello Stato, secondo la dottrina della trickle-down economics [teoria del gocciolamento dall’alto], gli Stati europei come del resto tutti i paesi avanzati, hanno iniziato dal 1980 a imitare la politica fiscale americana. Sono cosi’ proliferati i tagli alle tasse e ai contributi sui profitti delle societa’, sui redditi dei piu’ ricchi, sui grandi patrimoni, sui contributi degli imprenditori ecc. […]
Tali politiche fiscali hanno costretto i governi a prendere a prestito denaro dalle famiglie piu’ ricche e dai mercati per finanziare i deficit cosi’ creati. Si potrebbe a questo proposito parlare di effetto “jack-pot”: con i soldi risparmiati sulle tasse, i ricchi hanno potuto acquistare i titoli del debito pubblico emessi per finanziare il deficit causato dalla riduzione delle tasse.
E’ sorprendente come i leader politici siano riusciti a convincere i cittadini che i lavoratori, i pensionati e i malati siano i responsabili del debito pubblico.
L’incremento del debito pubblico in Europa o negli USA non e’ dunque il risultato di politiche keynesiane espansive o di costose politiche sociali, ma e’ piuttosto il risultato di politiche in favore di pochi fortunati: tasse e contributi piu’ bassi hanno aumentato il reddito disponibile di coloro che ne hanno meno bisogno.

Info:
https://fazieditore.it/catalogo-libri/la-battaglia-contro-leuropa/
https://keynesblog.com/2016/07/08/michele-salvati-recensisce-la-battaglia-contro-leuropa-di-thomas-fazi-e-guido-iodice/

Europa/Balibar

Etienne Balibar – Crisi e fine dell’Europa? – Bollati Boringhieri (2016)

La «crisi greca», con tutto cio’ che rivela, continua a essere una delle cause principali della paralisi della societa’ e dell’economia europee, malgrado l’apparente sproporzione tra le dimensioni della Grecia e quelle dell’Europa nel suo insieme. E’ vero che il governo Tsipras, dopo essere stato costretto a subire il diktat europeo del luglio 2015, oggi applica docilmente le istruzioni della troika in fatto di compressione dei salari e delle pensioni, di disciplina di bilancio e di privatizzazioni, anche se tenta di fare in modo che questa politica di austerita’ e di espropriazione della ricchezza nazionale risulti meno ingiusta possibile nei confronti della parte piu’ stremata della popolazione.
Tuttavia, questa politica non ha in nessun modo l’effetto di rilanciare l’economia della Grecia (e in realta’ non e’ neppure il suo obiettivo), ma sta facendo sprofondare il Paese in una grave recessione: il prodotto interno lordo e’ sceso a un livello di gran lunga inferiore a quello di prima dell’inizio della crisi (2008), la disoccupazione (soprattutto giovanile) rimane altissima e la percentuale della popolazione che vive al di sotto della soglia di poverta’ aumenta continuamente.
Non bisogna dimenticare che la troika continua a rifiutare (o a rinviare a un futuro indeterminato) la ristrutturazione del debito pubblico greco, richiesto con insistenza dal FMI stesso, e che i crediti promessi, versati con il contagocce, non vanno a finanziare nessun programma di risanamento nazionale, ma vengono assorbiti quasi interamente dal pagamento degli interessi o dai rimborsi di prestiti pregressi – cioe’ sono recuperati dal sistema finanziario.
In parole povere, i contribuenti europei, se pagano direttamente o indirettamente per questi crediti, non fanno altro che sovvenzionare le banche.
La domanda che si pone allora e’: che rapporto c’e’ tra questa strategia distruttiva (di cui ho detto che si avvicinava a una «vendetta» politica prolungata) e le prospettive deprimenti dell’economia europea nel suo insieme, che accentuano il suo ritardo nella congiuntura mondiale?

Info:
https://www.illibraio.it/libri/etienne-balibar-crisi-e-fine-delleuropa-9788833928449/
https://www.lindiceonline.com/osservatorio/economia-e-politica/balibar-crisi-europa-ordoliberale/
https://www.sinistrainrete.info/politica/9646-etienne-balibar-populismo-e-contro-populismo-nello-specchio-americano.html

Stato/Mazzucato

Mariana Mazzucato – Lo stato innovatore – Laterza (2014)

Non basta, naturalmente, parlare di «Stato imprenditoriale »: bisogna costruirlo, dedicando attenzione a quelle istituzioni e organizzazioni specifiche, all’interno dell’apparato statale, che sono in grado di creare strategie di crescita a lungo termine e «accettare»  serenamente gli inevitabili insuccessi.
Non e’ un caso che i paesi piu’ deboli dell’Eurozona siano proprio quelli che spendono meno per cose che oggi appaiono onerose, ma che portano crescita: per esempio la R&S e la formazione del capitale umano […]
Tutto questo ha implicazioni importanti per la crisi dell’Eurozona: le condizioni che vengono imposte ai paesi piu’ deboli attraverso il fiscal compact non dovrebbero consistere in un dimagrimento indiscriminato del settore pubblico, ma in incentivi per i governi a spendere in aree chiave come l’istruzione e la R&S, e a trasformare il settore pubblico dall’interno per renderlo piu’ strategico, meritocratico e dinamico.
Puo’ sembrare un’impresa difficile, ma non e’ certo piu’ difficile che imporre un’austerita’ che sta minando la struttura socioeconomica e la competitivita’ futura dei paesi piu’ deboli.

Info:
https://www.anobii.com/books/Lo_Stato_innovatore/9788858113332/01b596b6e85e38699c
https://www.pandorarivista.it/articoli/lo-stato-innovatore-di-mariana-mazzucato/
https://www.libreriavolare.it/recensioni-libri/saggistica/lo-stato-innovatore/
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858113332