Economia di mercato/Klein

Naomi Klein – No logo – BUR (2010)

Molte multinazionali cercano oggi di svincolarsi dai prodotti materiali per arrivare a un significato piu’ profondo del marchio, capace di trasmettere valori quali spirito d’individualita’, atleticita’, natura incontaminata e senso di appartenenza alla collettivita’.
Questo atteggiamento sprezzante nei confronti dei prodotti tangibili ha fatto si’ che il settore marketing, che si occupa appunto dell’identita’ del marchio, consideri il proprio lavoro come qualcosa che non ha nulla a che fare con la fabbrica e che addirittura entra in competizione con il processo produttivo

Info:
https://www.anobii.com/books/No_Logo/9788884900074/017732114b39814fc1
http://www.musil.it/letture/NoLogo/NoLogo-recensione.htm

 

Stato/Mazzucato

Mariana Mazzucato – Lo stato innovatore – Laterza (2014)

Considerando che le imprese moderne spesso sono organizzazioni globali che fanno affari con molteplici governi che rispondono alle esigenze di altrettanti Stati sviluppisti, e’ praticamente impossibile stabilire se le imprese attive in un certo paese ricambino adeguatamente il supporto all’innovazione fornito dalle autorita’ locali.
A causa dei movimenti di capitali (delle imprese) non e’ detto che il paese che piu’ si impegna per finanziare l’innovazione sia anche quello che ne ricava i maggiori benefici economici, per esempio in termini di creazione di posti di lavoro e introiti fiscali.
Presumere che il sistema di tassazione sia in grado di intercettare adeguatamente la giusta quota del reddito prodotto dagli investimenti pubblici e’ tanto discutibile quanto ingenuo.

Info:
https://www.anobii.com/books/Lo_Stato_innovatore/9788858113332/01b596b6e85e38699c
https://www.pandorarivista.it/articoli/lo-stato-innovatore-di-mariana-mazzucato/
https://www.libreriavolare.it/recensioni-libri/saggistica/lo-stato-innovatore/
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858113332

Economia di mercato/Harvey

David Harvey – Breve storia del neoliberismo – il Saggiatore (2007)

Sorge […] la questione, molto dibattuta, se questa nuova configurazione di classe [capitalista] debba essere considerata transnazionale o se possa ancora essere intesa come un’entità che rientra nei confini dello stato-nazione […]
Per semplificare le cose, [se] ha ancora senso parlare di interessi della classe capitalista statunitense o britannica o coreana, perche’ interessi aziendali come quelli di Murdoch, di Carlos Slim o del Salim Group traggono vantaggio da specifici apparati statali che al tempo stesso appoggiano. Tuttavia ciascuno di loro puo’ esercitare – e in genere di fatto lo esercita – un potere di classe in più di uno stato simultaneamente […]
Questi individui possiedono inoltre, grazie a organizzazioni come il World Economic Forum di Davos, gli strumenti per scambiarsi idee, associarsi, consultarsi con i leader politici. Esercitano un’immensa influenza sugli affari globali e possiedono una liberta’ d’azione che a nessun cittadino comune e’ concessa.

Info:
https://www.anobii.com/books/Breve_storia_del_neoliberismo/9788842813767/018355f59cc01714a4
https://www.sinistrainrete.info/neoliberismo/12763-jason-hickel-breve-storia-del-neoliberismo-con-alcuni-antidoti.html

Lavoro/Crouch

Colin Crouch – Postdemocrazia – Laterza (2009)

[L’]azienda classica aveva una proprieta’ piu’ o meno stabile, una forza lavoro composta da personale dipendente, spesso incoraggiato da contratti a lungo termine, e una reputazione presso i clienti acquisita tramite l’esperienza prolungata nel settore.
L’azienda contemporanea archetipica e’ proprieta’ di una costellazione sempre mutevole di azionisti, che si scambiano le loro quote via computer; fa uso di una miriade di forme di lavoro per poter raccogliere combinazioni fluttuanti di lavoratori evitando di assumerli da dipendenti: chi lavora per questa azienda di rado e’ in condizione di identificarvisi e porsela come obiettivo.

Info:
https://www.pandorarivista.it/articoli/postdemocrazia/
https://www.anobii.com/books/Postdemocrazia/9788842076728/01fad7210efb1e685f
https://ilmanifesto.it/il-paradosso-democratico-di-colin-crouch/
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788842076728

Economia di mercato/Stiglitz

Joseph E. Stiglitz – La grande frattura. La disuguaglianza e i modi di sconfiggerla – Einaudi (2016)

Vi sono, in realta’, importanti differenze in termini di strategie di crescita, che rendono altamente probabili esiti del tutto diversi.
La prima riguarda il modo stesso di concepire la crescita, che non vuol dire semplicemente innalzare il Pil.
La crescita deve essere sostenibile: se si basa sul degrado ambientale, su consumi sfrenati finanziati attraverso il debito, sullo sfruttamento di risorse naturali sempre piu’ esigue, senza reinvestirne i proventi, non e’ sostenibile.
La crescita deve essere anche inclusiva e deve poterne beneficiare quanto meno la maggioranza della popolazione.
La cosiddetta teoria del trickle down, quella dell’effetto a cascata, non funziona: un aumento del Pil, in realta’, puo’ comportare un peggioramento della situazione economica per la maggior parte dei cittadini.

Info:
https://www.anobii.com/books/La_grande_frattura/9788806226855/01612546eb4c023d52
https://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2015-05-30/la-disuguaglianza-divide-mondo-103340.shtml?uuid=ABnHMRpD
https://palomarblog.wordpress.com/2016/03/06/stiglitz-la-grande-frattura/

 

Capitalismo/Jha

Prem Shankar Jha – Il cals prossimo venturo. Il capitalismo contemporaneo e la crisi delle nazioni – Neri Pozza (2015)

L’ascesa delle grandi aziende transnazionali [TNC] ha anche trasformato il commercio mondiale.
Un terzo di quello che viene ancora classificato come commercio internazionale e’ di fatto costituito da transazioni tra societa’ appartenenti alla stessa TNC operanti in paesi diversi. Un altro terzo del commercio internazionale corrisponde alle attivita’ «indipendenti» delle singole affiliate, quali subappalti, concessioni in licenza, franchising e formazione di alleanze strategiche, che non prevedono la partecipazione azionaria della multinazionale capogruppo.
Le TNC controllano cosi’ i due terzi del commercio internazionale.

Info:
https://www.anobii.com/books/Il_caos_prossimo_venturo/9788854501614/0116bf78de66ec23c1
http://tempofertile.blogspot.com/2017/06/prem-shankar-yha-il-caos-prossimo.html

Lavoro/Srniceck

Nick Srniceck, Alex Williams – Inventare il futuro. Per un mondo senza lavoro – Produzioni Nero (2018)

Il lavoro e’ un fenomeno comune a tutte le societa’, ma all’interno del sistema capitalista acquisisce qualita’ storicamente uniche.
Nelle societa’ precapitaliste, nonostante il lavoro fosse necessario, le persone avevano accesso comune alla terra, praticavano forme di agricoltura di sussistenza e avevano la disponibilita’ dei mezzi necessari quantomeno a sopravvivere […] L’avvento del capitalismo cambio’ tutto: attraverso il processo conosciuto come accumulazione originaria, i lavoratori precapitalisti furono sradicati dalla loro terra ed espropriati dei mezzi di sussistenza
[…] La nuova figura sociale del proletariato venne dunque definita proprio dalla mancanza di accesso ai mezzi di produzione e di sussistenza e dal bisogno di lavoro salariato per sopravvivere […] Il proletariato e’ semplicemente quel gruppo di persone costrette a vendere la propria forza lavoro per sopravvivere, che esse abbiano un impiego fisso o meno, e la storia del capitalismo e’ la storia della trasformazione della popolazione mondiale in proletariato tramite l’espropriazione progressiva della forza lavoro rurale.
[…] Con l’avvento del proletariato e’ emersa pero’ anche una nuova forma di disoccupazione; […] privato dei mezzi di sussistenza, sulla scena della storia irrompe per la prima volta un nuovo «surplus di popolazione » composto da persone incapaci di trovare un’occupazione retribuita.

Info:
https://www.anobii.com/books/Inventare_il_futuro/9788880560098/01b82e055beaceae9c
http://www.exasilofilangieri.it/presentazione-del-libro-inventare-futuro-un-mondo-senza-lavoro-n-srnicek-williams/

Capitalismo/Gila

Paolo Gila – Capitalesimo. Il ritorno del feudalesimo nell’economia mondiale – Bollati Boringhieri (2013)

Per certi aspetti gli enti no-profit entrano a gamba tesa sul mercato nei confronti della concorrenza commerciale a tutti gli effetti, che non ha armi per affrontare la competizione di operatori avvantaggiati da facilitazioni e dall’ampio ricorso al volontariato.
Il terzo settore viene in soccorso della popolazione e aiuta a soddisfare i bisogni della gente, ma al contempo riduce gli spazi del mercato e dell’azione politica.
Alcuni sociologi  definiscono questa situazione una «distorsione», ma appaiono inascoltati perché le associazioni di volontariato del no-profit suggeriscono all’opinione pubblica che si occupano del bene della gente (come se una societa’ commerciale onesta non lo facesse).
E se un industriale o un finanziere d’assalto volesse ridurre al silenzio i suoi concorrenti? Potrebbe farlo finanziando associazioni che si intromettano nel sociale con enti di facciata e organizzazioni di volontariato?

Info:
http://www.spazioterzomondo.com/2013/04/recensione-paolo-gila-capitalesimo-bollati-boringhieri/
https://www.sololibri.net/Capitalesimo-Paolo-Gila.html

Finanziarizzazione/Mazzucato

Mariana Mazzucato – Il valore di tutto – Laterza (2018)

La crisi finanziaria globale, che e’ iniziata nel 2008 e continuera’ ad avere ripercussioni in tutto il mondo ancora per anni, ha scatenato una miriade di critiche del moderno sistema capitalistico: e’ troppo “speculativo”; ricompensa i “cercatori di rendite” anziché i “creatori di ricchezza”; e ha consentito la rapida crescita della finanza, permettendo che gli scambi speculativi di attivita’ finanziarie fossero retribuiti piu’ degli investimenti che portano a nuove attivita’ reali e alla creazione di posti di lavoro.
I dibattiti su una crescita non sostenibile sono diventati piu’ forti, con preoccupazioni non solo sul tasso di crescita ma anche sulla sua direzione.
Una riforma seria di questo sistema “disfunzionale” include una varieta’ di rimedi, come rendere il settore finanziario piu’ concentrato su investimenti a lungo termine; cambiare la struttura di governo delle imprese in modo che esse siano meno attente al prezzo delle azioni e ai risultati trimestrali; tassare piu’ pesantemente veloci operazioni speculative; limitare gli eccessi nelle retribuzioni degli alti dirigenti.

Info:
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858127841
https://www.anobii.com/books/Il_valore_di_tutto/9788858127841/01dd6d24ba48fe41d4
https://www.pandorarivista.it/articoli/valore-di-tutto-mariana-mazzucato/

Stato/Crouch

Colin Crouch – Postdemocrazia – Laterza (2009)

L’interessante paradosso della classe politica: vuole escludere il piu’ possibile la massa dei cittadini dal coinvolgimento diretto nel sondare i suoi segreti, organizzare attivita’ all’opposizione, disturbare il rigoroso controllo esercitato dall’ellissi politico-affaristica.
Ma vuole disperatamente che le offriamo sostegno passivo e teme la possibilita’ che possiamo perdere interesse nelle sue attivita’, smettere di votarla, non dare soldi ai partiti che la costituiscono, insomma ignorarla […]
E’ preoccupata dal calo degli iscritti, lancia campagne di marketing per incoraggiare i sostenitori a sottoscrivere, ma fa ben poco per garantire agli iscritti un’attivita’ interessante e valida.

Info:
https://www.pandorarivista.it/articoli/postdemocrazia/
https://www.anobii.com/books/Postdemocrazia/9788842076728/01fad7210efb1e685f
https://ilmanifesto.it/il-paradosso-democratico-di-colin-crouch/
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788842076728