Populismo/Mounk

Yascha Mounk – Popolo vs. Democrazia.Dalla cittadinanza alla dittatura elettorale – Feltrinelli (2018)

A un attento esame delle cause principali della nostra era populista,  dobbiamo riconoscere che e’ necessario agire almeno su tre fronti.
In primo luogo, dobbiamo riformare la politica economica, a livello nazionale e internazionale, per attenuare le disuguaglianze e tenere fede alla promessa del rapido aumento degli standard di vita.
Da questo punto di vista, una distribuzione piu’ equa della crescita economica non e’ solo una questione di giustizia distributiva; e’ una questione di stabilita’ politica […]
In secondo luogo, dobbiamo ripensare il concetto di appartenenza nello stato-nazione moderno.
La promessa della democrazia multietnica, in cui individui di ogni credo e colore sono considerati davvero uguali, non è negoziabile […]
L’unica societa’ capace di trattare tutti i suoi membri con rispetto e’ quella in cui ogni individuo gode di diritti per il fatto di essere un cittadino, non per il fatto di appartenere a un determinato gruppo […]
Infine, dobbiamo imparare a resistere all’impatto trasformativo di internet e dei social media […] Per far si che l’era digitale sia sicura per la democrazia […] dobbiamo riuscire a incidere non solo su quali messaggi vengono diffusi sui social media, ma anche su come e’ piu’ probabile che vangano ricevuti.

Info:
https://www.linkiesta.it/it/article/2018/05/12/yascha-mounk-il-populismo-fa-paura-ma-nel-lungo-periodo-la-democrazia-/38075/

Populismo/Müller

Jan-Werner Müller – Cos’e’ il populismo – Universita’ Bocconi (2017)

L’antipluralismo di principio e l’impegno per la «rappresentanza diretta» spiegano un’altra caratteristica della politica populista, che spesso e’ commentata separatamente.
Mi riferisco al fatto che i partiti populisti sono quasi sempre monolitici al loro interno e i loro membri sono chiaramente subordinati a un unico leader (o, piu’ raramente, un gruppo di leader). Dunque, la «democrazia interna » dei partiti politici – che alcune costituzioni ritengono effettivamente la cartina di tornasole della loro democrazia e dunque della loro legittimita’ (e, in sostanza, legalita’) – puo’ essere solo un pio auspicio. Molti partiti sono ancora cio’ che Max Weber affermava: macchine per selezionare ed eleggere dei leader o, nella migliore delle ipotesi, arene per una micropolitica dominata da una personalita’, anziche’ una tribuna per un dibattito ragionato.
Mentre questa e’ la tendenza generale dei partiti, quelli populisti sono particolarmente inclini a un autoritarismo interno. Se esiste un solo bene comune e un unico modo per rappresentarlo fedelmente (invece di una sua interpretazione consapevolmente faziosa ma anche consapevolmente fallibile), allora non e’ ovviamente ammissibile il disaccordo all’interno del partito che pretende di essere l’unico rappresentante legittimo del bene comune.

Info:
https://giornatedilettura.wordpress.com/2018/04/12/che-cose-il-populismo-la-risposta-di-jan-werner-muller-recensione-di-vittorio-panicara/
https://www.anobii.com/books/Cos%27%C3%A8_il_populismo/9788883502620/016bf048de71cc1e17

Populismo/Mounk

Yasca Mounk – Popolo vs. Democrazia – Feltrinelli (2018)

Donald Trump negli Stati Uniti, Nigel Farage in Gran Bretagna, Frauke Petry in Germania e Marine Le Pen in Francia sostengono che le soluzioni ai problemi piu’ urgenti del nostro tempo siano molto piu’ immediate di quanto l’establishment politico non voglia farci credere, e che la grande massa della gente comune sappia istintivamente cosa fare.
Sotto sotto, per loro la politica e’ una faccenda molto semplice. Se la voce autentica della gente potesse prevalere, le ragioni del malcontento popolare svanirebbero in fretta.
L’America (o la Gran Bretagna, o la Germania, o la Francia) sarebbe di nuovo grande.
Questo ci porta a una domanda piuttosto ovvia.
Se i problemi politici del nostro tempo sono cosi’ facili da risolvere, perche’ esistono ancora?
Non essendo disposti ad ammettere che in effetti il mondo reale potrebbe essere complesso – e che le soluzioni potrebbero sfuggire anche alle persone benintenzionate – i populisti hanno bisogno di dare la colpa a qualcuno.
Ed e’ quello che fanno.

Info:
https://www.linkiesta.it/it/article/2018/05/12/yascha-mounk-il-populismo-fa-paura-ma-nel-lungo-periodo-la-democrazia-/38075/

Populismo/Feltri

Stefano Feltri – Populismo sovrano – Einaudi (2018)

Questi leader, e i loro elettori, sono cresciuti in un’epoca in cui le conquiste della cooperazione erano cosi’ consolidate che potevano essere rimesse in discussione in nome della liberta’ individuale, dei singoli, degli Stati, delle Regioni.
Sono tutti nati in un’epoca di pace, e quindi la pace la danno per scontata. Non propongono di tornare a un mondo diverso, perche’ l’eta’ mitica in cui gli Stati erano autonomi e gli elettori liberi di poter decidere il proprio futuro senza condizionamenti esterni non e’ mai esistita.
E l’ultima stagione del benessere che questi politici e i loro elettori ricordano – il quindicennio tra la meta’ degli anni Ottanta e la fine dei Novanta – e’ proprio quello in cui si e’ costruita la globalizzazione che ora vogliono smantellare.
Gli eurocritici e i cantori della sovranita’ non vogliono ricostruire un equilibrio distrutto dal capitale, dalle multinazionali, dalla tecnologia.
Evocano semplicemente, senza mai offrire dettagli sul come, il quando e il cosa, un assetto diverso. Che, nel concreto, si traduce spesso nella promessa di fruire dei benefici della globalizzazione senza affrontarne gli impegni e i costi che comporta.

Info:
https://www.corriere.it/cultura/18_aprile_12/stefano-feltri-populismo-sovrano-einaudi-bf94cf06-3e62-11e8-aea7-b22f62e05f02.shtml
https://www.letture.org/populismo-sovrano-stefano-feltri/
https://www.lavoce.info/archives/52126/cosa-unisce-populismi-destra-sinistra/

Populismo/Bauman

Zigmunt Bauman – Retrotopia – Laterza (2017)

In effetti, poiche’ tutt’e tre le gambe – militare, economica  e culturale – su cui si regge lo sgabello ormai precario della sovranita’ politica degli Stati territoriali nazionali vengono erose, distrutte e travolte dalle ondate crescenti di globalizzazione che investono la finanza, i commerci e l’informazione, e’ possibile che questa si riveli l’unica «saggezza politica» che un numero sempre maggiore di leader politici (o aspiranti tali) cerca, trova e utilizza, non avendo da offrire molto altro ai propri elettori, se non una «coscienza dell’unita’» radicata in un remoto e torbido passato che sembra trovare sonora conferma negli scaltri complotti e nelle occulte trame orditi da «loro» – gli sconosciuti, i forestieri, gli estranei che si accalcano alle nostre porte e tra noi.

Info:https://www.lindiceonline.com/focus/storia/zygmunt-bauman-retrotopia/
http://www.spazioterzomondo.com/2018/04/recensione-zygmunt-bauman-retrotopia-laterza/
https://www.anobii.com/books/Retrotopia/9788858127346/01451cd8783f930df2
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858127346

Populismo/Dahrendorf

Ralf Dahrendorf, Antonio Polito – Dopo la democrazia – Laterza (2014)

Il principio piu’ difficile da applicare oltre il livello degli Stati-Nazione e’ il ruolo protagonista dei popoli, la loro sovranita’, la possibilita’ di esprimere la propria opinione e il proprio volere. Si possono trovare modi per garantire il cambiamento senza violenza; si possono trovare mezzi per stabilire un efficace sistema di controlli.
Ma non troveremo modi per far sentire la voce del popolo. […] La verita’ e’ che oggi noi non sappiamo come in futuro il popolo potra’ esprimere la sua volonta’ e in che modo potra’ determinare la decisione politica […]
Una delle perdite maggiori […] e’ proprio il dibattito democratico, la discussione informata e ponderata sulle grandi questioni. Questa funzione, nella democrazia tradizionale, la svolgevano i Parlamenti. Piu’ i Parlamenti si indeboliscono e perdono questo ruolo, meno opportunita’ ci sono per un dibattito democratico, piu’ poteri impropri vengono assunti dai nuovi intermediari.
Il populismo sollecita deliberatamente questo processo, proprio al fine di scavalcare il dibattito e cercare cosi’ di guadagnare consensi sfruttando presunti o reali sentimenti popolari, piu’ o meno profondi. Questa e’ sempre stata la base di ogni politica antidemocratica: usare il popolo contro i diritti del popolo, usare il popolo per scipparlo del suo diritto all’autogoverno.

Info:
http://tempofertile.blogspot.com/2015/09/ralf-dahrendorf-dopo-la-democrazia.html
https://www.anobii.com/books/Dopo_la_democrazia/9788842064411/018aba80648e9ca2f5

Populismo/Boeri

Tito Boeri – Populismo e stato sociale – Laterza (2017)

[Il populismo] considera la societa’ come composta da due gruppi omogenei, da due blocchi monolitici, tra di loro contrapposti: da una parte il popolo, dall’altra l’elite corrotta (declinata al singolare).
Il pregio di questa definizione e’ che mette in luce come il peggior nemico del populismo sia “tutto cio’ che sta nel mezzo” i cosiddetti corpi intermedi della societa’ civile: dall’associazionismo ai partiti, dalle rappresentanze di interessi (a partire dai sindacati) alle istituzioni di garanzia, dalle autorita’ indipendenti di controllo ai dirigenti indipendenti di amministrazioni pubbliche.
La democrazia dei populisti e’ la democrazia diretta che assegna un potere assoluto alla maggioranza, trasformandosi paradossalmente nella dittatura della maggioranza.

Info:
https://www.ilfoglio.it/economia/2017/07/04/news/populismo-e-stato-sociale-142828/
https://www.anobii.com/books/Populismo_e_stato_sociale/9788858129647/01147533c377354a4d
https://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2017-05-30/perche-populismo-minaccia-anche-stato-sociale-195141.shtml?uuid=AEz9euVB

Populismo/Mounk

Yascha Mounk – Popolo vs. Democrazia. Dalla cittadinanza alla dittatura elettorale – Feltrinelli (2018)

Via via che la crescita si e’ fermata, la disuguaglianza e’ cresciuta e l’ansia e’ aumentata, un’ampia fetta della popolazione ha smesso di concentrarsi sul valore dell’autorealizzazione.
Al contrario, oggi gli elettori rivolgono di nuovo la loro attenzione agli strati inferiori della piramide dei bisogni di Maslow. Preoccupati della propria sussistenza, i bianchi sono piu’ risentiti nei confronti di immigrati e minoranze etniche che rivendicano le risorse collettive.
E minacciati da forze che sembrano incontrollabili, quali la globalizzazione e il terrorismo, stanno tornando a posizioni meno tolleranti verso le minoranze etniche e religiose.

Info:
https://www.linkiesta.it/it/article/2018/05/12/yascha-mounk-il-populismo-fa-paura-ma-nel-lungo-periodo-la-democrazia-/38075/

Populismo/Müller

Jan-Werner Müller – Cos’e’ il populismo ? – Universita’ Bocconi (2017)

Dovrebbero essere chiare le principali differenze tra democrazia e populismo: la prima consente a una maggioranza di autorizzare dei rappresentanti le cui azioni potrebbero risultare piu’ o meno conformi alle sue attese o ai suoi desideri; il secondo pretende che non si possa mettere in discussione alcuna azione del governo populista, perche’ «il popolo» ha cosi’ voluto.
La prima presuppone che maggioranze mutevoli abbiano giudizi fallibili, contestabili; il secondo immagina un’entita’ omogenea esterna a tutte le istituzioni la cui identita’ e le cui idee possono essere pienamente rappresentate […]
La prima presuppone che le decisioni prese nel rispetto di tutte le procedure democratiche non sono «morali» in un senso tale per cui ogni opposizione debba invece essere considerata «immorale »; il secondo postula una decisione propriamente morale persino in circostanze di profondo disaccordo sulla moralita’ (e sulla politica).
L’ultimo e piu’ importante punto, e’ che per la democrazia «il popolo» puo’ apparire solo in un modo istituzionalizzato e, in particolare, una maggioranza (e persino una «maggioranza schiacciante », espressione cara a Vladimir Putin) in parlamento non e’ «il popolo» e non puo’ parlare in suo nome; il populismo presuppone esattamente il contrario.

Info:
https://giornatedilettura.wordpress.com/2018/04/12/che-cose-il-populismo-la-risposta-di-jan-werner-muller-recensione-di-vittorio-panicara/
https://www.anobii.com/books/Cos%27%C3%A8_il_populismo/9788883502620/016bf048de71cc1e17

Populismo/Feltri

Stefano Feltri – Populismo sovrano – Einaudi (2018)

Oggi […] i capi di Stato e di governo, soprattutto in Europa ma non solo, non osano piu’ ammettere la necessita’ di cooperare con i Paesi vicini e lontani per raggiungere obiettivi fuori dalla portata di qualunque governo nazionale, ad esempio gestire l’immigrazione, competere nella globalizzazione, contenere l’espansione economica, culturale e militare dei grandi rivali strategici dell’Occidente, come la Russia e la Cina. Questi governanti, vittima dell’egemonia culturale del «populismo sovrano », preferiscono promettere ai propri elettori soluzioni nazionali a problemi globali: muri, fili spinati, distribuzione di risorse recuperate tagliando i contributi alle istituzioni internazionali, tariffe, protezionismo e svalutazione della moneta.

Info:
https://www.corriere.it/cultura/18_aprile_12/stefano-feltri-populismo-sovrano-einaudi-bf94cf06-3e62-11e8-aea7-b22f62e05f02.shtml
https://www.letture.org/populismo-sovrano-stefano-feltri/
https://www.lavoce.info/archives/52126/cosa-unisce-populismi-destra-sinistra/