Capitalismo/Bauman

Zygmunt Bauman – Capitalismo parassitario – Laterza (2009)

Rosa Luxemburg aveva scritto il suo tudio sull’«accumulazione del capitale», dove sosteneva che il capitalismo non puo’ sopravvivere senza le economie «non capitalistiche» esso e’ in grado di progredire, seguendo i propri principi, fintanto che vi sono «terre vergini» aperte all’espansione e allo sfruttamento; ma non appena le conquista per poterle sfruttare, le priva della loro verginita’ precapitalistica e cosi’ facendo esaurisce le fonti del proprio nutrimento.
Il capitalismo, per dirla crudamente, e’ in sostanza un sistema parassitario. Come tutti i parassiti, puo’ prosperare per un certo periodo quando trova un organismo ancora non sfruttato del quale nutrirsi. Ma non puo’ farlo senza danneggiare l’ospite, distruggendo quindi, prima o poi, le condizioni della sua prosperita’ o addirittura della sua sopravvivenza.

Info:
https://www.anobii.com/books/Capitalismo_parassitario/9788842090984/01abb5bcf2e0394500
http://www.quilibri.eu/ledera-infestante-del-capitalismo-moderno-la-lucida-analisi-di-zygmunt-bauman/

Economia di mercato/Chang

Ha-Joon Chang – Economia. Istruzioni per l’uso – il Saggiatore (2016)

L’economia e’ una questione politica. Non e’, e non potra’ mai essere, una scienza. Non tratta verita’ oggettive che si possano stabilire indipendentemente da valutazioni di carattere politico, e spesso, etico. Pertanto, quando ci si trova di fronte a una questione politica, bisogna porsi l’antica domanda «cui bono?» (a chi giova?), resa celebre dallo statista e oratore romano Marco Tullio Cicerone […]
Valutazioni politiche ed etiche sono presenti persino in processi apparentemente sganciati da ogni valore, come la definizione dei confini del mercato.
Decidere che cosa deve rientrare nell’ambito del mercato e’ un esercizio profondamente politico. Non appena vi facciamo entrare qualcosa (per esempio l’acqua), si puo’ applicare la regola «un dollaro, un voto» alle decisioni che la riguardano, rendendo piu’ facile ai ricchi influenzarne gli esiti.

Info:
http://giustiziaintergenerazionale.it/tag/ha-joon-chang/
http://temi.repubblica.it/micromega-online/critica-dell%E2%80%99espertocrazia-economica/?printpage=undefined

Lavoro/Harvey

David Harvey – Diciassette contraddizioni e la fine del capitalismo – Feltrinelli (2014)

[Riguardo alla] relazione fra cambiamento tecnologico, futuro del lavoro e ruolo del lavoro in rapporto al capitale […] bisogna che il potere d’acquisto, delle “famiglie” cessi di dipendere dal volume,di lavoro che l’economia consuma. E’ necessario che la popolazione, anche se fornisce un numero decrescente di ore di lavoro, guadagni di che acquistare il volume crescente di ricchezza prodotta: la riduzione della durata del lavoro non deve comportare la diminuzione del potere d’acquisto […] Segmenti sempre piu’ ampi della popolazione mondiale saranno considerati ridondanti e inutili come lavoratori produttivi, dal punto di vista del capitale, e avranno grandi difficolta’ a sopravvivere, sia materialmente che psicologicamente.
Alienati da ogni prospettiva di un’esistenza dotata di significato nel regno del lavoro necessario come definito dal capitale, dovranno cercare altrove per costruirsi una vita dotata di significato. Dall’altra parte, la produzione aumentera’, ma da dove potra’ arrivare il corrispondente aumento della domanda?

Info:
https://www.anobii.com/books/Diciassette_contraddizioni_e_la_fine_del_capitalismo/9788807105098/01fd0894dd446aabd4
https://www.sinistrainrete.info/crisi-mondiale/3569-david-harvey-qdiciassette-contraddizioni-e-la-fine-del-capitalismoq.html