Lavoro/Silver

Beverly J. Silver – Le forze del lavoro. Movimenti operai e globalizzazione dal 1970 – Bruno Mondadori (2008)

Il lavoro, la terra e il denaro sono tutti fattori essenziali per la produzione, ma non sono vere merci, perche’ non vengono del tutto prodotti (come la terra) o quantomeno sono prodotti per ragioni diverse dalla vendita sul mercato (come il lavoro e il denaro): «Il lavoro e la terra non sono nient’altro che gli esseri umani stessi, di cui ogni societaì consiste, e l’ambiente naturale nel quale essa esiste.
Includerli nel meccanismo di mercato significa subordinare la sostanza della societa’ stessa alle leggi del mercato»

Info:
https://www.anobii.com/books/Le_forze_del_lavoro/9788861592117/013ceb1c2bb826dec4
https://www.lacittafutura.it/economia-e-lavoro/lavoratori-di-tutto-il-mondo-intervista-a-beverly-silver-parte-i

Capitalismo/Srniceck

Nick Srniceck, Alex Williams – Inventare il futuro Produzioni Nero (2018)

Sotto il dominio del neoliberismo, nella creazione dei mercati «naturali» un ruolo fondamentale e’ giocato proprio dallo Stato: il neoliberismo esige cioe’ che sia lo Stato a difendere i diritti di proprieta’ privata, che sempre lo Stato faccia rispettare i contratti, che imponga una legislazione antitrust, che reprima il dissenso sociale, e che mantenga sempre e comunque la stabilita’ dei prezzi.
Quest’ultimo ruolo in particolare si e’ fatto sempre piu’ urgente dopo la crisi del 2008, fino ad assumere la forma di un completo controllo della produzione del denaro tramite le banche centrali.
Sarebbe quindi sbagliato credere che l’obiettivo dello Stato neoliberale sia semplicemente tirarsi indietro e non interferire coi mercati: gli interventi senza precedenti delle banche centrali sui mercati finanziari non sono sintomi del collasso dello Stato neoliberale ma, al contrario, gli effetti prodotti dalla sua funzione centrale: creare e sostenere i mercati a tutti i costi.

Info:
https://www.anobii.com/books/Inventare_il_futuro/9788880560098/01b82e055beaceae9c
http://www.exasilofilangieri.it/presentazione-del-libro-inventare-futuro-un-mondo-senza-lavoro-n-srnicek-williams/

Economia di mercato/Mazzucato

Mariana Mazzucato – Il valore di tutto – Laterza (2018)

Aziende come Google, Facebook e Amazon – e le nuove aziende dell’“economia condivisa” (sharing economy) come Airbnb e Uber – amano definirsi come “piattaforme”. Non fanno parte di un mercato tradizionale, dove un’azienda produce un bene o un servizio e lo vende a potenziali consumatori.
Essi operano, invece, in quello che gli economisti chiamano mercato a due facce, sviluppando la domanda e l’offerta del mercato, e operando come cardine, connettore o guardiano.
Da una parte c’e’ il servizio offerto agli utenti.
Dall’altra, c’e’ un mercato che si offre ad altre imprese – dalle vendite, agli spazi pubblicitari, alle informazioni sul comportamento degli utenti […]
Per esempio, non dovremmo pensare che Google offra servizi gratis ai propri utenti. Sono invece gli utenti che danno a Google gli input necessari per il suo processo di produzione: la loro opinione sugli annunci pubblicitari e, cosa piu’ importante, i loro dati personali. In cambio, essi ottengono ricerche online e altri servizi.
Il grosso degli utili di Google proviene dalla vendita di spazio pubblicitario e dalla vendita dei dati degli utenti.
Se c’e’ qualcosa di gratis online, tu non sei il cliente sei il prodotto.
I modelli di business di Facebook e Google sono costruiti sulla mercificazione dei dati personali, trasformando con l’alchimia di un mercato a due facce le nostre amicizie, i nostri interessi, i nostri pareri e le nostre preferenze in proposizioni vendibili.
La cosiddetta “economia condivisa” e’ basata sulla medesima idea.

Info:
https://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858127841
https://www.anobii.com/books/Il_valore_di_tutto/9788858127841/01dd6d24ba48fe41d4
https://www.pandorarivista.it/articoli/valore-di-tutto-mariana-mazzucato/

Lavoro/Harvey

David Harvey – La crisi della modernita’ – il Saggiatore (2010)

La conversione del lavoro in lavoro salariato significa  «separazione del lavoro dal suo prodotto, della forza lavoro soggettiva dalle condizioni oggettive del lavoro».
Questo e’ un tipo di scambio di mercato molto diverso.
Quando comprano la forza lavoro, i capitalisti la trattano necessariamente in termini strumentali. Il lavoratore e’ visto come «mano» piuttosto che come persona intera […] e il lavoro retribuito e’ un «fattore» (si noti la reificazione) della produzione.

Info:
https://www.anobii.com/books/La_crisi_della_modernit%C3%A0/9788851520366/012ddde8b392d53a07
http://www.leparoleelecose.it/?p=10178

Capitalismo/Castronovo

Valerio Castronovo – Le rivoluzioni del capitalismo – Laterza (2007)

Un altro interrogativo scaturito dal successo dell’economia di mercato e’ di sapere che genere di capitalismo avra’ la meglio e, quindi, quale configurazione potrebbe assumere la societa’ di domani […]
Due in particolare vengono oggi considerati gli archetipi del capitalismo: quello anglosassone e quello germano-nipponico. Il primo modello (che ha per capostipite gli Stati Uniti e per proseliti, da due decenni, anche l’Inghilterra, il Canada e l’Australia) e’ contraddistinto in genere da un forte spirito competitivo, dalla preminenza della tradizione utilitaristica individuale, dalla massimizzazione dei profitti a breve termine, dalla supremazia del mercato finanziario e delle corporation.
Il secondo modello (tenuto a battesimo dalla Germania e condiviso pur in diversa misura, oltre che dal Giappone, da vari paesi del nord Europa) si fonda su una combinazione fra iniziativa privata e politiche economiche pubbliche, sulla partecipazione e sul consenso sociale, su un intreccio piu’ o meno stretto fra banche e imprese, sulla programmazione degli investimenti a medio-lungo periodo.

Economia di mercato/Chang

Ha-Joon Chang – 23 cose che non ti hanno mai detto sul capitalismo – il Saggiatore (2012)

Riconoscere che i confini del mercato sono ambigui e non possono essere determinati in modo oggettivo ci permette di capire che l’economia non e’ una scienza pura come la fisica e la chimica, ma un fatto politico.
Gli economisti liberisti potrebbero far credere che e’ possibile determinare scientificamente i limiti esatti del mercato, ma non lo e’.
E se i limiti di quello che si studia non possono essere determinati scientificamente, non si sta facendo scienza […] Cosi’, quando gli economisti liberisti affermano che una certa normativa non deve essere introdotta perche’ limita la «liberta’» di un determinato mercato, stanno semplicemente esprimendo un’opinione politica […] Emanciparsi dall’illusione dell’oggettivita’ del mercato e’ il primo passo per capire il capitalismo.

Info:
https://www.anobii.com/books/23_cose_che_non_ti_hanno_mai_detto_sul_capitalismo/9788842817765/012bbaa6060194138a
http://www.mangialibri.com/libri/23-cose-che-non-ti-hanno-mai-detto-sul-capitalismo

Capitalismo/Gila

Paolo Gila – Capitalesimo. Il ritorno del feudalesimo nell’economia mondiale – Bollati Boringhieri (2013)

[Le istituzioni umanitarie] sono multinazionali della missione caritatevole che appaiono simili alle istituzioni medievali come gli Ospitalieri e i Templari, che godevano ovunque di ampio credito (sia nel senso della reputazione che sotto l’aspetto «bancario »). I Templari erano riconosciuti dagli stati, ma la loro natura li collocava sopra e oltre ogni stato.
Anche oggi si assiste alla nascita di una nuova corporazione, un clero missionario laico, extra-statale e multinazionale, che si concretizza e si appalesa sotto le forme di Onlus, di Ong, di associazioni senza scopo di lucro.
Realta’ di cui non conosciamo la reale portata economica. Chi tiene i conti delle somme erogate e raccolte?
A quanto ammontano le ricchezze e le risorse finanziarie di queste organizzazioni?
Chi certifica la contabilità?
Chi decide se e come assegnare patenti di credibilita’ ai presidenti e agli incaricati di queste realta’ neo-templari?

Info:
http://www.spazioterzomondo.com/2013/04/recensione-paolo-gila-capitalesimo-bollati-boringhieri/
https://www.sololibri.net/Capitalesimo-Paolo-Gila.html

Finanziarizzazione/Chang

Ha-Joon Chang – Economia. Istruzioni per l’uso . il Saggiatore (2016)

La nuova finanza non ha influenzato solo il settore finanziario. Ha profondamente modificato anche il modo in cui sono gestite le grandi aziende non finanziarie […]
Oltre ad accorciare l’orizzonte temporale delle grandi aziende, il nuovo sistema finanziario le ha anche rese piu’ «finanziarizzate», ossia piu’ dipendenti dalle loro attivita’ finanziarie.
Considerando i maggiori profitti derivati dalle operazioni finanziarie rispetto a quelle tradizionali, molte aziende hanno progressivamente trasferito risorse in questo settore. Tale spostamento degli obiettivi le ha allontanate da questioni quali la costruzione di capacita’ produttive di lungo periodo basate sulla tecnologia, coinvolgendole sempre piu’ in cio’ che era necessario per soddisfare la crescente pressione degli azionisti dall’orizzonte corto.

Info:
http://giustiziaintergenerazionale.it/tag/ha-joon-chang/
http://temi.repubblica.it/micromega-online/critica-dell%E2%80%99espertocrazia-economica/?printpage=undefined

Capitalismo/Harvey

David Harvey – Breve storia del neoliberismo – il Saggiatore (2007)

Il neoliberismo e’ in primo luogo una teoria delle pratiche di politica economica secondo la quale il benessere dell’uomo puo’ essere perseguito al meglio liberando le risorse e le capacita’ imprenditoriali dell’individuo all’interno di una struttura istituzionale caratterizzata da forti diritti di proprieta’ privata, liberi mercati e libero scambio.
Il ruolo dello Stato e’ quello di creare e preservare una struttura istituzionale idonea a queste pratiche.
Lo Stato deve garantire, per esempio, la qualita’ e l’integrita’ del denaro; deve predisporre le strutture e le funzioni militari, difensive, poliziesche e legali necessarie per garantire il diritto alla proprieta’ privata e assicurare, ove necessario con la forza, il corretto funzionamento dei mercati. Inoltre, laddove i mercati non esistono (in settori come l’amministrazione del territorio, le risorse idriche, l’istruzione, l’assistenza sanitaria, la sicurezza sociale o l’inquinamento ambientale), devono essere creati, se necessario tramite l’intervento dello Stato.

Info:
https://www.anobii.com/books/Breve_storia_del_neoliberismo/9788842813767/018355f59cc01714a4
https://www.sinistrainrete.info/neoliberismo/12763-jason-hickel-breve-storia-del-neoliberismo-con-alcuni-antidoti.html

Capitalismo/Jha

Prem Shankar Jha – Il caos prossimo futuro. Il capitalismo contemporaneo e la crisi delle nazioni – Neri Pozza (2015)

Il capitalismo sta per spezzare definitivamente lo stampo dello stato-nazione. E in questo processo sta cominciando a generare enormi pressioni per fare a pezzi l’ordine internazionale che e’ stato al servizio di un mondo fatto di stati-nazione.
La conseguenza e’ che ogni istituzione umana, dallo stato sociale allo stato-nazione, si trova sotto assalto, perche’ tali istituzioni, che fino a poco tempo fa erano considerate conquiste supreme della societa’ civile, sono divenute ostacoli allo sviluppo del capitalismo globale.
La globalizzazione, pertanto, non e’ altro che un «ritorno al futuro». In ogni nuovo ciclo di espansione, il compito di smantellare le vecchie istituzioni politiche ed economiche al fine di edificarne delle nuove e’ spettato a una potenza egemonica.

Info:
https://www.anobii.com/books/Il_caos_prossimo_venturo/9788854501614/0116bf78de66ec23c1
http://tempofertile.blogspot.com/2017/06/prem-shankar-yha-il-caos-prossimo.html