La costruzione dell’eurosistema e’ stato un capolavoro storico con cui il neoliberismo si e’ istituzionalizzato con la separazione fra sovranita’ monetaria e sovranita’ politica a favore della prima.
La sovranita’ politica lasciata nominalmente in capo agli stati membri (o meglio ad alcuni di essi) e quella monetaria trasferita alla Banca centrale di Francoforte, dove il sistema finanziario internazionale puo’ esercitare la sua presa sugli stati membri tramite una “governance” che lo garantisce appieno […]
E’ difficile non vedere quanto l’Italia ne sia uscita indebolita e sconfitta.
Da quinta, secondo alcuni addirittura quarta, potenza economica del mondo alla vigilia di Maastricht, l’Italia e’ entrata in una spirale di declino senza fine perdendo capacita’ produttiva industriale e vieppiu’ credibilita’ internazionale a causa di una classe dirigente sempre meno prestigiosa e sempre piu’ prona rispetto alle pretese del capitale internazionale e dei suoi imperativi di riproduzione […]
Il capitalismo italiano doveva essere necessariamente privato, europeista e confermato nel suo atlantismo ora divenuto neoliberale. La concorrenza, tradotta in competizione, doveva sovvertire la solidarieta’ nella scala dei valori nazionali se l’Italia voleva essere pronta alle “sfide” della globalizzazione. Lo stato doveva ritirarsi dall’economia per non ostacolare il virtuoso processo di crescita che doveva potersi svolgere senza l’intralcio di “lacci e lacciuoli”. Il sindacato doveva confermarsi “responsabile” e privilegiare la concertazione rispetto al conflitto e allo sciopero.
Info:
https://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__diritto-essere-contro-ugo-mattei-libro.php
https://officinebrand.it/offpost/il-diritto-di-essere-contro-ugo-mattei-a-bussoleno-presenta-il-nuovo-libro/
https://sinistrainrete.info/articoli-brevi/24874-davide-miccione-il-diritto-di-non-essere-a-favore.html?highlight=WyJ1Z28iLCJtYXR0ZWkiLCJtYXR0ZWknIiwidWdvIG1hdHRlaSJd