Quasi tutte le persone comuni non possono scegliere quante tasse pagare; possono spostare i propri averi in conti di banche straniere, ma non possono essere certi che anche il piu’ tenace dei segreti bancari non venga infranto e che non vengano perseguiti per evasione fiscale.
Per le corporation e’ molto piu’ semplice scegliere quante tasse pagare.
Possono semplicemente creare un’entita’ legale in una giurisdizione con un’aliquota bassa, e attribuirle gli introiti tassabili. Questo meccanismo funziona anche se uno stato impone le proprie tasse sui ricavi mondiali di una corporation, visto che il pagamento delle tasse delle sussidiarie straniere puo’ essere preteso solo quando quei guadagni vengono portati a casa.
Una corporation capogruppo puo’ inoltre acquisire una nazionalita’ diversa, e con essa un nuovo regime fiscale, quando viene re-incorporata in un diverso sistema giuridico.
Lo si puo’ fare, ad esempio, con una tecnica chiamata “esterovestizione”. In questa transazione, una grande corporation appartenente a una giurisdizione dove le tasse sono alte ne acquisisce una piu’ piccola in una giurisdizione con tasse inferiori e si fa assorbire da quest’ultima. E’ come sposarsi per ottenere la green card anche se non ci si ama; la grossa differenza e’ che basta seguire le regole e l’esterovestizione e’ legale.
Info:
https://www.pandorarivista.it/articoli/il-codice-del-capitale-di-katharina-pistor/
https://www.laciviltacattolica.it/recensione/il-codice-del-capitale/
https://www.affaritaliani.it/milano/il-codice-del-capitale-come-il-diritto-crea-ricchezza-disuguaglianze-730254.html
https://www.economiaepolitica.it/in-punta-di-teoria/il-diritto-al-servizio-del-capitale-note-a-margine-di-un-libro-di-katharina-pistor/