Cosi’ si e’ lasciato solo a soggetti religiosi – come Papa Francesco, il Papa che ha definito il neoliberismo «l’economia che uccide», che denunzia il male che provochiamo alla «nostra sorella Terra», che grida «non reddito ma lavoro per tutti» – di mostrare una persistente forte sensibilità al binomio lavoro/persona, tornando a ribadire con veemenza che il diritto al lavoro e’ primario, superiore alla stesso diritto di proprieta’, e che il rapporto che ha per oggetto una prestazione di lavoro non tocca solo l’avere ma l’“essere” del lavoratore, chiedendo di non ridurre la persona umana a puro elemento dei fenomeni economici e riaffermando la natura di relazione tra soggetti del rapporto lavorativo, soggetti «titolari di una “dignita’” e non solo di un “prezzo”» (com’e’, invece, nella concezione mercificata del lavoro).
Info:
https://www.rivisteweb.it/doi/10.7384/101090
http://www.castelvecchieditore.com/2021/03/06/democrazia-economica-di-laura-pennacchi/