Uno dei grandi miti delle scienze sociali occidentali e’ quello che vede nella nascita degli stati nazionali e nella loro organizzazione in un sistema interstatale due invenzioni europee.
In realta’, con l’eccezione di pochi stati creati dalle potenze coloniali europee (soprattutto Indonesia, Malaysia e Filippine), le principali formazioni politiche dell’Oriente asiatico (Giappone, Corea, Cina, Vietnam, Laos, Thailandia e Cambogia) erano gia’ degli stati nazionali quando ancora in Europa non esisteva alcuna struttura del genere.
Inoltre, essi erano stati tutti collegati fra loro, o direttamente o per il tramite della Cina, dai commerci e dalla diplomazia ed erano tenuti insieme da una condivisa comprensione dei principi, delle norme e delle regole che informavano le loro reciproche relazioni facendone un “mondo” fra altri “mondi”.
Come hanno mostrato studiosi giapponesi che si sono occupati della ricostruzione della rete di commerci tributari che si diramava dalla Cina, quel sistema era sufficientemente simile a quello interstatale europeo da rendere analiticamente fruttuoso il loro studio comparato […]
Quando si mettono a confronto le dinamiche dei due sistemi emergono immediatamente due differenze fondamentali. Primo, come argomentato in capitoli precedenti, la dinamica del sistema europeo era caratterizzata da una continua competizione militare fra le singole entita’ nazionali e da una tendenza all’espansione geografica sia del sistema nel suo complesso che del suo continuamente mutevole epicentro. In Europa i lunghi periodi di pace sono stati piu’ l’eccezione che la regola […]
In stridente contrasto con questo tipo di dinamica, il sistema di stati nazionali dell’Oriente asiatico si distingue per la pratica assenza sia di scontri militari interni al sistema stesso che di espansione geografica esterna […]
Questa scarsita’ di eventi bellici fra gli stati dell’Oriente asiatico si associa a una seconda differenza cruciale rispetto al sistema interstatale europeo: l’assenza fra gli stati dell’Oriente asiatico di ogni tendenza alla costruzione, in concorrenza fra loro, di imperi oltremare nonche’ di una corsa agli armamenti anche lontanamente paragonabile a quella che caratterizzava gli stati europei.
Anche fra gli stati asiatici c’era competizione […] Si trattava di un tipo di competizione, pero’, che indirizzava il percorso di sviluppo piu’ verso la costruzione dello stato e dell’economia nazionale che nella direzione opposta presa dallo sviluppo europeo[…] L’“estroversione” della lotta per il potere in Europa era una caratteristica fondamentale della specifica combinazione di capitalismo, militarismo e ambizione territoriale che e’ stata la forza propulsiva della globalizzazione del sistema statale europeo […] La dinamica opposta […] ha caratterizzato il sistema dell’Asia orientale – nella quale invece la crescente “introversione” della lotta per il potere generava una combinazione di forze economico-politiche non motivate a perseguire un’espansione territoriale senza limiti –
Info:
https://www.sinistrainrete.info/estero/22190-sandro-mezzadra-il-modello-cinese-e-lo-spazio-del-conflitto.html
http://effimera.org/il-modello-cinese-e-lo-spazio-del-conflitto-di-sandro-mezzadra/
https://www.mimesisedizioni.it/download/12739/e816dca0af4b/simone-pieranni-il-manifesto-4-febbraio-2022-sfide-e-quesiti-intorno-al-modello-cinese-su-adam-smith-a-pechino-di-arrighi.pdf
https://www.mimesisedizioni.it/download/12571/6eb5c7fab8b8/simone-pieranni-il-manifesto-29-dicembre-2021-lanno-della-tigre-nelle-mani-del-serpente-xi-su-adam-smith-a-pechino-di-arrighi.pdf
https://www.pandorarivista.it/articoli/adam-smith-a-pechino-giovanni-arrighi/
http://www.proteo.rdbcub.it/article.php3?id_article=747