Nel mondo attuale, caratterizzato dal primato del liberalismo commerciale-finanziario e capitalista, l’economia si basa unicamente sul profitto.
Per raggiungere gli agognati risultati, aziende e Stati devono vendere il piu’ possibile.
Per farlo, oltre ad accaparrarsi, mantenere e ampliare mercati solventi e stabili – che bisogna di continuo espandere e salvaguardare, contrastando la concorrenza –, hanno la necessita’ di sostenere e potenziare una produzione industriale efficace e redditizia, che generi beni «vendibili»: risorse naturali (minerali, legna eccetera), energia (principalmente idrocarburi ed elettricità) e tecnologia.
Ed e’ qui che ha inizio la battaglia, poiche’ si tratta di risorse finite e, di conseguenza, invidiate e ambite.
Le risorse naturali sono di diversi tipi. In questo ampio insieme sono compresi il legno e i minerali strategici, che vanno da quelli impiegati nell’industria a quelli che servono per la produzione di energia o a quelli usati per i prodotti di alta tecnologia, tra cui per esempio il rame, il nichel, l’uranio, i diamanti, l’oro, la bauxite o il coltan
Info:
https://dasapere.it/2020/11/22/pedro-banos-racconta-come-si-controlla-il-mondo/
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