Il termine populista descrive meglio tre aspetti fondamentali del campo politico in cui oggi si schierano molti movimenti sociali:
1) l’opposizione fra un Noi che raggruppa la quasi totalita’ del corpo sociale e un Loro che rappresenta un’infima minoranza;
2) l’assenza di una analisi della composizione di classe interna al Noi, per cui il conflitto e’ giocato sul terreno delle rappresentazioni politiche e simboliche piu’ che su quello socio-economico;
3) il depotenziamento della coppia oppositiva destra/sinistra, che appare riassorbita nella coppia elite/popolo.
L’ultimo punto chiama in causa il tema della «ambiguita’» ideologica del populismo e del suo linguaggio politico: non e’ un caso se molti movimenti populisti prendono accuratamente le distanze dai partiti tradizionali […]
Cio’ si spiega con il fatto che il risentimento nei confronti del ceto politico, percepito in blocco come una casta corrotta che – a prescindere dalle ideologie – rappresenta esclusivamente gli interessi delle oligarchie, e’ una delle piu’ potenti spinte motivazionali delle rivolte popolari degli ultimi decenni, e rappresenta quindi uno strumento decisivo per raccogliere ampi consensi trasversali.
Info:
https://sinistrainrete.info/teoria/9639-alessandro-visalli-la-variante-populista-di-formenti.html
https://www.lacittafutura.it/cultura/la-variante-populista-secondo-formenti