Sono gli Stati che consentono ai mercati di funzionare e di crescere, non il contrario.
Perfino il mercato finanziario non regolato per eccellenza, il regno del denaro caldo (cioe’ il mercato dell’euro-dollaro, costituito dai depositi di dollari al difuori degli Stati Uniti e basato a Londra e Parigi), non puo’ essere considerato un esempio che contraddice questa regola.
Nato in apparente contraddizione con il regime di controllo globale dei movimenti di capitale che vigeva negli anni Sessanta (e quindi in contrasto con le due massime potenze finanziarie dell’epoca, gli Usa e la Gran Bretagna), questo mercato non sarebbe potuto nascere senza precise politiche a suo favore da parte di entrambe.
Il mercato dell’eurodollaro fu considerato come un modo per riservare uno spazio al tentativo della Gran Bretagna di ripristinare almeno in parte l’egemonia finanziaria perduta, e come uno strumento per consentire alle multinazionali americane di scavalcare i controlli sul rimpatrio dei loro profitti e di finanziare piu’ agevolmente le loro attivita’ oltreoceano.
Info:
https://www.interris.it/news/esteri/chi-sono-i-padroni-della-finanza-mondiale/
https://www.edizionipolis.it/magazine/2019/03/29/economia-e-finanza-mondiale-arlacchi-il-neoliberalismo-oggi-vive-una-profonda-crisi/