La pubblicita’ attribuisce un significato speciale ai loghi e all’immagine di un marchio, cercando di convincere la gente ad acquistare cose non necessarie a un prezzo superiore al loro valore.
La conseguenza e’ che a prodotti che in realta’ non differiscono affatto in termini di «valore d’uso» (utilita’) viene aggiunto un fattore di novita’ tramite la brandizzazione.
Cose banalissime si trasformano in prodotti attraenti, unici nel loro genere. Si tratta di una modalita’ tipica per creare artificialmente scarsita’ in un’epoca di sovrabbondanza di merci simili in circolazione.
Dal punto di vista della carenza, la brandizzazione puo’ essere vista come la creazione di una «scarsita’ relativa».
Si punta a ottenere uno status sociale piu’ elevato rispetto agli altri attraverso la differenziazione […]
Le persone vengono spinte a lavorare e poi a consumare di continuo per poter acquistare cose e raggiungere cosi’ quella che ritengono essere la loro forma ideale, i loro sogni e aspirazioni.
E’ un processo senza fine. La societa’ consumista puo’ spingere le persone al consumo perpetuo solo applicando ai prodotti il principio che le promesse non verranno mantenute. L’insoddisfazione, ovvero la sensazione legata alla scarsita’, e’ il motore del capitalismo.
Ma questa strada non porta alla felicita’.
Per di piu’, i costi associati a questa insensata brandizzazione e alla pubblicita’ sono enormi.
L’industria del marketing e’ diventata la terza piu’ grande industria al mondo dopo quella del cibo e dell’energia. Si dice che il packaging rappresenti dal 10 al 40 per cento del prezzo del prodotto finale, e nel caso dei cosmetici puo’ arrivare a costare fino a tre volte in piu’ rispetto al prodotto stesso. Per realizzare design di packaging attraenti si utilizzano enormi quantita’ di plastica che poi finisce nei rifiuti.
In tutto questo, il «valore d’uso» del prodotto non subisce alcuna modifica.
Info:
https://www.sinistrainrete.info/marxismo/29907-city-strike-genova-saito-1-vs-saito-2-ecologismi-a-confronto.html
https://www.einaudi.it/approfondimenti/intervista-saito-kohei/
https://www.cdscultura.com/2024/02/il-capitale-nellantropocene/
https://businessweekly.it/recensioni-libri-business/il-capitale-nellantropocene-il-capitalismo-e-responsabile-della-crisi-climatica/
https://www.micromega.net/il-capitale-antropocene-marx
https://naufraghi.ch/dinosauro-non-e-marx-ma-il-capitalismo/
https://www.antropocene.org/index.php/321-saito
https://journals.openedition.org/anuac/484?lang=it