Curiosamente, mentre le politiche migratorie balzavano ai primi posti della classifica delle priorita’ degli elettori, i principali partiti politici tendevano a eludere l’argomento.
La sinistra, che in quel periodo era ampiamente favorevole alla migrazione, sembrava intenzionata a sdrammatizzare la questione e consentire l’immigrazione del maggior numero possibile di persone, sostenendo che in quel modo si aiutava la crescita.
La destra, che in quel periodo era ampiamente contraria all’immigrazione, sembrava intenzionata a opporre una debole resistenza all’immigrazione, neanche troppo esplicita, per timore di essere equiparata ai razzisti e accusata di rallentare la crescita.
La natura ha orrore del vuoto e cosi’ anche gli opportunisti politici.
Lo spazio lasciato vuoto dai partiti di maggioranza e’ stato rapidamente occupato da una galleria di personaggi grotteschi: razzisti, xenofobi e psicopatici si sono trovati di fronte a un pubblico di onesti cittadini sempre piu’ preoccupati dal silenzio dei principali partiti […]
Benche’ abbia senso chiedersi se gli effetti delle migrazioni siano positivi o negativi, porsi un simile interrogativo equivale a chiedersi se sia giusto essere nati.
Info:
https://www.pandorarivista.it/articoli/il-futuro-del-capitalismo-di-paul-collier/
https://www.theguardian.com/books/2013/sep/19/exodus-immigration-paul-collier-review
https://blogs.lse.ac.uk/lsereviewofbooks/2013/08/05/book-review-exodus-how-migration-is-changing-our-world/