L’eguaglianza – questo il punto centrale – si deve realizzare «a tutela delle differenze e in opposizione alle disuguaglianze» […]
Come ha scritto Luigi Ciotti: La democrazia, con il suo sistema di pesi e contrappesi, di divisione e di controllo dei poteri, rappresenta un ostacolo per il pragmatismo esibito da certa politica come segno di forza.
Le richieste di delega, la sollecitazione a fidarsi delle promesse e degli annunci, l’ottimismo programmatico, cosi’ come l’accusa di disfattismo o di malaugurio (il «partito dei gufi») verso chi critica o solo esprime perplessita’, rivelano una concezione paternalistica e decisionista del potere, dove lo Stato rischia di ridursi a una multinazionale gestita da supermanager e il bene comune a una faccenda in cui il popolo non deve immischiarsi […]
I ricchi non vogliono le stesse cose che vogliono i poveri.
Ai primi serve la governabilita’: cioe’ che la societa’ sia governabile secondo i loro interessi. Senza conflitti, senza fastidiose rappresentazioni del pubblico interesse, senza che i loro governi abbiano a patire intralci di alcun tipo.
Ai secondi, ai poveri, serve invece la rappresentanza: serve un Parlamento davvero centrale, in cui portare i conflitti e in cui vedere combattuta la loro battaglia, che non ha altri luoghi per risultare, almeno a tratti, vincente.
Ai primi servono i capi, ai secondi serve una collettivita’, una comunita’ critica.
L’astensione elettorale di meta’ del paese e’ il risultato di una comprensibile e fondata sfiducia nella reale possibilita’ del Parlamento di rappresentare le lotte sociali […]
La verita’ e’ che difendiamo con i denti uno stile di vita fottutamente ingiusto: pensiamo di stare dalla parte della liberta’ e della democrazia, ma in verita’ stiamo dalla parte dei nostri stessi sfruttatori.
Dovremmo invece stare dalla parte nostra: la parte dei poveri. Perche’ «i poveri, che provano tutti insieme a difendere e a rendere migliore la propria vita, sono gli unici che possono salvare il mondo dallo sfacelo. Dallo sfacelo provocato dai consumi e dalla cultura dei ricchi».
Info:
https://www.carmillaonline.com/2020/02/25/dalla-parte-del-torto/
https://www.forchecaudine.com/dalla-parte-del-torto-a-proposito-dellultimo-libro-di-tomaso-montanari/
https://www.pressenza.com/it/2020/08/la-sinistra-che-non-ce-dalla-parte-del-torto-di-tomaso-montanari/
https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2020/01/23/dalla-parte-del-torto-per-la-sinistra-che-non-ce/