Non voglio dire che una mossa di questo tipo sia inevitabile, ma dico che esistono segni premonitori che il progetto neoliberista sia in pericolo e stia perdendo legittimazione, e che quelli che perseguono il progetto neoliberista, all’interno della comunita’ degli affari, stiano cercando meccanismi di supporto popolare.
L’oligarchia globale al governo e’ estremamente concentrata e molto piccola. Dall’ultimo rapporto di Oxfam sulla distribuzione della ricchezza, per esempio, risulta che otto persone controllano una ricchezza pari a quella del 50 per cento piu’ povero della popolazione mondiale. Vent’anni fa, quel livello di ricchezza e di potere era appannaggio di 340 individui.
In un certo senso, il progetto neoliberista ha avuto fin troppo successo nel perseguire il suo obiettivo di una crescente concentrazione della ricchezza e del potere nella classe capitalista.
Come questa concentrazione della ricchezza venga giustificata e legittimata e come verra’ conservata sono le grandi domande con cui dobbiamo confrontarci.
Abbiamo intenzione di tollerare questa presunta alleanza fra economia neoliberista e forme politiche neofasciste?
Alleanze del genere stanno gia’ iniziando a emergere in tutto il mondo, in modi preoccupanti. Il fenomeno Bolsonaro in Brasile e’ reale. Vediamo Duterte nelle Filippine, Erdogan in Turchia, Orban in Ungheria e Modi in India. Consideriamo tutte queste persone e vediamo una situazione palesemente pericolosa.
Info:
https://www.idiavoli.com/it/article/cronache-anticapitaliste
https://www.kulturjam.it/editoria-narrazioni/david-harvey-cronache-anticapitaliste/
https://www.marxist.com/david-harvey-contro-la-rivoluzione-la-bancarotta-del-marxismo-accademico.htm
https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/21563-guido-maria-brera-cronache-anticapitaliste.html
https://www.doppiozero.com/materiali/david-harvey-laccumulazione-come-spoliazione