Stato/ Deneault

Alain Deneault – Governance. Il management totalitario – Neri Pozza (2018)

Il governo, il cui ruolo viene ridotto a quello di semplice partner nell’ordine della governance, non inquadra piu’ l’attivita’ pubblica, ma vi partecipa alla pari di chiunque altro.
Si vede cosi’ anch’esso vincolato al “consenso” prodotto dai gruppi di dibattito che la danno vinta sempre al piu’ forte – ossia: le multinazionali, gli investitori privati e i difensori di interessi personali che si presentino come i piu’ idonei a intraprendere progetti condotti secondo l’ortodossia della governance.
Il governo mischia i “suoi” interessi – paradossalmente percepiti come privati – a quelli concertati, del “gruppo”, ossia agli interessi del piu’ forte.
Com’e’ ovvio, dovendo aderire al progetto situato al centro delle discussioni e dovendo integrare i propri interessi a quelli del gruppo, esso fara’ di tutto per favorirne la realizzazione.
Il governo conserva solo a questo titolo tutte le prerogative di istituzione pubblica: soltanto nella misura in cui esso si avvale di tali prerogative nel quadro di un progetto rigorosamente privato (al quale crede come partner), la dottrina della governance riconoscera’ immediatamente gli attributi di autorita’ pubblica che gli competono.
Il gruppo si varra’ cosi’ delle prerogative costituzionali dello Stato ai fini del proprio progetto privato e potra’ fare da intermediario per riorganizzare il territorio, emendare la legislazione, deregolamentare settori mirati, privatizzare patrimoni specifici, defiscalizzare i dividendi, per non parlare del finanziamento pubblico che otterra’ a colpo sicuro in nome dello sviluppo, per costruire qui un gasdotto, la’ una rete viaria a esclusivo profitto dell’industria […]
Lo Stato si trova ne’ piu’ ne’ meno che privatizzato.
Nel processo che porta alla sua subordinazione, esso non abdica ai poteri di cui dispone, ma li mette al servizio di un qualcosa che non ha piu’ niente a che fare con il bene pubblico ne’ con la coscienza sociale.
Non solo contribuisce con finanziamenti e con una modifica delle regole pubbliche al progetto privato di cui si mette al servizio, ma anche con la legittimita’ conferita, in quanto attore rappresentante dell’insieme della popolazione, a progetti appartenenti esclusivamente a gruppi e a istanze private, che lo istruiscono a questo fine.

Info:
https://www.doppiozero.com/materiali/dopo-la-democrazia-la-governance
https://ilmanifesto.it/il-prezzo-senza-volto-di-un-ingranaggio/

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