[In Italia] la spesa pubblica complessiva – comprendente tutti i servizi pubblici (sanita’, istruzione, ecc.) e la protezione sociale (pensioni, sussidi di disoccupazione) ma non gli investimenti – e’ diminuita in termini reali di 16 miliardi tra il 2011 e il 2015.
Oltre alla spesa corrente, anche gli investimenti pubblici (strade, infrastrutture, ecc.), che nel 2009 avevano fatto registrare un aumento rispetto agli anni precedenti, hanno registrato un vero e proprio crollo (-15 miliardi nel 2013 rispetto al 2008; -20 miliardi rispetto al 2009; -10,5 miliardi dal 2011), per poi stabilizzarsi a tale livello piu’ basso dal 2013.
Disaggregando la spesa corrente, gli autori notano che i servizi che hanno subito la riduzione maggiore sono la sanita’, che ha registrato un taglio in termini reali di 8,5 miliardi dal 2011 al 2013 (pari al -7 per cento), e l’istruzione, con un’ulteriore sforbiciata di 2,6 miliardi nello stesso periodo (all’interno della ben piu’ prolungata stagione di tagli che ha comportato una riduzione del 20 per cento, pari a circa 15 miliardi, tra il 2007 e il 2015).
Una delle conseguenze di cio’ e’ stata una pesante erosione dello Stato sociale, particolarmente in campo sanitario […]
Sono calati in termini reali anche le spese per servizi pubblici (-17 miliardi dal 2012 al 2015) e quelle per gli affari economici (-4 miliardi dal 2011 al 2015).
Complessivamente, dunque, il taglio di spesa tra servizi, protezione sociale e investimenti pubblici e’ stato di 46,5 miliardi tra il 2009 e il 2015, di cui 26,5 a partire dal 2011. Nello stesso periodo, inoltre, si e’ anche avuto un aumento della pressione fiscale legato, tra l’altro, all’aumento dell’IVA
Info:
https://www.retemmt.it/sovranita-o-barbarie-intervista-a-thomas-fazi/
http://www.marx21.it/index.php/internazionale/europa/29438-sovranita-o-barbarie-il-ritorno-della-questione-nazionale
http://temi.repubblica.it/micromega-online/quando-sovranismo-fa-rima-con-socialismo/