Le big tech – la stampa europea le ha giustamente riunite in un accattivante acronimo, GAFA (Google, Apple, Facebook, Amazon) – stanno facendo a pezzi i principi che proteggono l’individuo.
Offrono dispositivi e siti web che annientano la privacy e non hanno rispetto per il valore dell’autorialita’, vista la loro ostilita’ nei confronti della proprieta’ intellettuale.
In campo economico, giustificano il monopolio con la fondata convinzione che la concorrenza ostacoli la ricerca del bene comune e il tentativo di raggiungere traguardi ambiziosi per l’umanita’. E riguardo al pilastro centrale dell’individualismo – il libero arbitrio – le societa’ tecnologiche hanno una visione tutta loro: vogliono automatizzare le scelte, grandi e piccole, che facciamo nell’arco della giornata.
Sono i loro algoritmi a suggerire le notizie che leggiamo, gli articoli che acquistiamo, il tragitto che seguiamo e le persone che invitiamo nella nostra cerchia di amici. […]
Amazon, Facebook e Google puntano a modificare le nostre abitudini di lettura. Le big tech sono anche i filtri piu’ potenti mai esistiti: Google ci aiuta a muoverci su Internet dando una gerarchia alle informazioni, Facebook usa i suoi algoritmi e la profonda conoscenza delle nostre cerchie sociali per mettere in ordine le notizie che visualizziamo, Amazon influenza la pubblicazione di libri grazie al suo dominio schiacciante sul mercato editoriale.
Uno strapotere cosi’ ampio offre a queste aziende la possibilita’ di controllare interi settori e quindi di trasformarli. Come i colossi dell’industria alimentare, anche le big tech hanno creato una nuova scienza, volta a realizzare prodotti che si adattino ai gusti dei consumatori, con l’intenzione di rivedere l’intera catena di produzione culturale per ottenere maggiori profitti.
Info:
http://www.mangialibri.com/libri/i-nuovi-poteri-forti
https://luz.it/spns_article/franklin-foer-intervista/
https://www.anobii.com/books/I_nuovi_poteri_forti/9788830451117/01b615ecf78e1d30ad