La cultura di Internet e’ stata caratterizzata, fin dagli esordi, da cinque grandi promesse: 1) una democratizzazione dell’economia che avrebbe consentito alle startup di competere alla pari con le corporation e avrebbe appiattito le gerarchie aziendali, rafforzato la capacita’ di autogestione dei knowledge workers, ampliato i margini di autonomia di freelance e indipendenti, ridotto le barriere all’ingresso nei settori a piu’ elevato contenuto di innovazione; 2) un’illimitata possibilita’ di accedere liberamente a informazioni e conoscenze, che avrebbe favorito l’ascesa al potere della «classe creativa»; 3 ) un processo di empowerment dei consumatori, sempre piu’ in grado di controllare e condizionare le politiche commerciali e produttive delle imprese; 4) una messa in trasparenza dei meccanismi di funzionamento del potere politico, che si sarebbe esposto al controllo dei cittadini attraverso nuove forme di democrazia diretta, partecipativa e deliberativa; 5) un potenziamento del ruolo dei movimenti sociali, i quali, grazie alla nuova capacita’ di organizzazione e mobilitazione ottenuta dalla Rete, avrebbero svolto un ruolo strategico nell’arena politica del XXI secolo.
Ebbene: queste promesse non si sono realizzate; o si sono realizzate in modo parziale, a causa di processi che hanno operato in direzione opposta.
Info:
http://temi.repubblica.it/micromega-online/la-prefazione-a-utopie-letali-di-carlo-formenti/
http://www.inchiestaonline.it/libri-e-librerie/valerio-romitelli-le-utopie-letali-che-si-aggirano-per-il-mondo-secondo-carlo-formenti/
http://www.inchiestaonline.it/libri-e-librerie/valerio-romitelli-le-utopie-letali-che-si-aggirano-per-il-mondo-secondo-carlo-formenti/