Si delineano alcune evidenze:
1. C’è un disallineamento tra domanda e offerta di lavoro. Ma se chi non innova perde occupazione, chi innova puo’ crearne.
2. Per ora, l’intelligenza artificiale non riduce il lavoro, anzi ne crea. Ma alcune tecnologie eliminano posti in fretta e creano occupazione lentamente.
3. La lentezza e’ dovuta al fatto che per usare bene il digitale occorre una cultura nuova.
4. Per adattare il modo di pensare alla grande trasformazione non occorre tanto “flessibilita’”, quanto “strategia” progettuale.
5. Un’azienda che coinvolge i collaboratori nel progetto di migliorare la produttivita’ e creare prodotti straordinari puo’ crescere, automatizzare la produzione e aumentare l’occupazione.
6. Le aziende innovative tendono sempre meno a comprare il tempo delle persone e sempre piu’ a comprare la loro capacita’ di realizzare progetti.
7. Esiste una tendenza alla polarizzazione: da una parte, persone con elevate conoscenze e ottimi risultati economici; dall’altra, lavoratori con capacita’ e reddito limitati.
8. Mentre le grandi aziende tendono a espellere manodopera alle dirette dipendenze, possono candidarsi come abilitatori di ecosistemi capaci di sviluppare piu’ posti di lavoro.
9. Due scenari si consolidano: a) le piattaforme parcellizzano il lavoro in microattivita’ sottopagate e b) servono alla cooperazione necessaria per generare beni comuni.
10. Occorre una formazione che specializzi e nello stesso tempo apra la mente alla consapevolezza del cambiamento.
11. L’ambito nel quale si progettano e realizzano le soluzioni piu’ concrete e’ quello territoriale. Con la partecipazione di imprese, universita’, enti locali.
12. Per affrontare il futuro occorre saper cambiare, mantenendo pero’ una direzione di fondo: ci si prepara ibridando i saperi e assorbendo in profondita’ le materie fondamentali.
13. Anche i direttori delle risorse umane si modernizzano, e lo fanno guardando al lungo termine: come si investe nelle macchine, si deve investire nelle persone.
Info:
https://www.pandorarivista.it/articoli/lavoro-del-futuro-luca-de-biase/
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